Il mio è solo uno sfogo.
Premetto di non saper né scrivere tanto bene, né di saper effettivamente cosa scrivere, anche perchè non so nemmeno come mai mi ritrovo su questo sito, perciò scusatemi in anticipo per il tempo che vi farò perdere (riferito a quei pochi che/se leggeranno).
Ho compiuto vent’anni da poco, e mi rendo conto io stessa che sono pochi per chiudersi nel proprio guscio, ma non riesco ad uscirne.
Gli ultimi tre anni del liceo non hanno fatto altro che trasformarmi ancora di più in un riccio. Ho avuto parecchi episodi in cui non uscivo di casa per mesi perchè ne avevo paura, tant’è che l’ultimo anno mi sono ritirata da scuola ed ho dovuto affrontare la maturità come privatista (da brava scema che sono, ma questa è un’altra storia).
Non voglio incolpare nessuno, mi rendo conto di essere stata io stessa la causa di tutto questo, colei che si è lasciata sprofondare.
E’ solo colpa mia.
Per questo tutto ciò mi irrita. Sono cambiata in senso ultra-negativo:
Primo, non riesco più a parlare con persone che non siano mia madre o quei pochi amici stretti che ho. Ammetto di non essere mai stata una persona socievole, anzi, per quanto mi dia fastidio ammetterlo sono… Estremamente /ma estremamente/ timida, solo che sento come se adesso il mio non riuscire a relazionarmi, vada oltre la timidezza. Appena qualcuno mi rivolge la parola o mi chiede solo un’informazione, mi sento svenire: Comincio a balbettare, a sudare, il battito cardiaco aumenta, e mi sale un’ansia incredibile (poi magari sono solo io che mi preoccupo troppo, ma vabbè).
Oltretutto, il solo parlarne ed il pensiero che qualcuno possa pensare che io sia idiota solo per aver scritto cose del genere, mi fa- In realtà non lo capisco bene, quindi sorvolerò.
Secondo, non riesco mai a capire come sto.
Insomma, una persona in genere riesce a distinguere fra lo stare bene e lo stare male, giusto? Quindi mi chiedo come mai io non ci riesca.
Non sento nulla, anche quando mi dedico a uno dei miei hobby non sento alcuna reazione, e comincio a pormi domande inutili alle quali so che non troverò mai risposta. Oppure, ho il primo esame fra due giorni, e non provo nulla.
Probabilmente uno a riguardo penserebbe ”Ahhh ma meglio così eh, va bene razionalizzare il tutto”- Non è che ”razionalizzo”, anche perchè credo di essere una persona tutt’altro che razionale, ma… E’ tutto così grigio che mi chiedo cosa ci stia a fare lì. O qui. Lo penserei anche se mi trovassi in un parco, credo.
La mia convinzione nel sapere già come andrà, poi, non tanto per pessimismo, quanto ”perchè è così e basta, perchè è la realtà dei fatti”, non aiuta.
Non sono depressa o altro, anche perchè non mi piace sparare nomi di malattie serie a caso, solo che non capisco. Forse sto perdendo solo tempo, chi lo sa.
Ad ogni modo, perdonatemi ancora per questo ammasso di parole buttate come capita, so bene che c’è chi sta peggio, e– Scusatemi ancora, il mio (come ho scritto sopra), era solo uno sfogo, mi dispiace.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni
tu hai bisogno di un uomo che ti dia una bella passata sopra/sotto e davanti/dietro , dopodiche’ vedrai che tutte le tue paure svaniranno.
Non pensare a Gaudente. So io cosa hai. Sei “affetta” da, leggi bene: “IPERSENSIBILITÁ EMOTIVA” lo so perché io ero simile a te boh leggi e vedi se ti ci ritrovi…
http://www.davidealgeri.com/ipersensibilita-e-high-sensation-seeker.html
http://divinetools-raja.blogspot.it/2012/12/ipersensibilita.html?m=1
Ecate,
se il tuo è un modo di essere, sarà difficile che si possa mutare in un altro diverso, anche se, con il tempo e l’impegno, centrandoti maggiormente su te stessa, esistono senz’altro ampi spazi di miglioramento.
ti sei sempre sentita così o c’è stato un momento in cui il tuo equilibrio ha cominciato a sgretolarsi?
anche a me succede di tanto in tanto di non essere/non provare nulla per due o tre giorni. nel mio caso è perché tengo a bada la tensione emotiva magari per lunghi periodi. logico, quindi, che quando questa raggiunge il massimo livello di compressione, si possa manifestare una specie di vacanza obbligata da se stessi, ottenibile sono con il distacco involontario da tutto e da tutti. sensazione non proprio spiacevole, anche se non ottimale.
difficile comprendersi su questi stati d’animo. spero di non averti descritto qualcosa di troppo diverso da quello che ti capita di provare.
un abbraccio.
Dovresti decidere cosa vuoi fare da grande! Secondo me non si può fare tutto: si deve scegliere! Ad oggi dai l’idea di non sentirti libera perché siamo abituati a conciliare l’inconciliabile per ragioni di ordine politico. Quasi tutti i partiti hanno un’anima democristiana… roba che io non ci potevo credere! Ecco: se dovessi iscrivermi ad un partito saprei cosa accantonare! Sono di destra. Ma è così! Dai: come si può? Avere determinate convinzioni religiose e caldeggiare per il divorzio piuttosto che per la pillola del giorno dopo? dal mio punto di vista sarebbe meglio vivere in privato la propria fede o aderire ad un partito che fa di quei valori la propria bandiera! Altra cosa è dire: sono una liberale! Non si può mediare, vedrai che quando riuscirai a recuperare la tua identità ti sarà più facile confrontarti con chicchessia. le mezze verità hanno le gambe corte: sono bugie!