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Lettera pubblicata il 10 Maggio 2017. L'autore ha condiviso 30 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Itto Ogami.
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Golem, mi sembrava costasse di meno, ed è vergine se la comperi nuova, a meno che non debbano verificare il funzionamento in fabbrica. Non cammina, ma questo è un difetto relativo. Se me la compro la prendo muta.
Itto, sicuro che tu abbia già tutto? A me pare che tu, con quel modo di fare da dico e non dico, lo faccia supporre quello che sei. Sono quasi certo che a molte donne del forum appari come un uomo affascinante e misterioso, ma qui in definitiva di cose certe su di te se ne hanno poche. Sono di più le supposte.
Sarà quello il segreto del tuo fascino?
Pax, ne hanno migliorato molti aspetti, sia estetici che funzionali. Ecco il motivo che ne ha fatto lievitare il prezzo. Ma oggi come oggi una donna come quella sarebbe perfetta per un integralista gierre.
Ma caro Golem,
io non sono affatto un uomo affascinante. Ci sono uomini molto migliori di me, che io ammiro e stimo, sia per le loro grandi qualità morali, sia per la loro avvenenza fisica che purtroppo ahimè, a me fu negata da madre natura.
Ho sempre saputo di essere un uomo mediocre di classe D, e ho sempre guardato con curiosità ed interesse le capacità comunicative di chi stava nelle classi superiori, C, B e talvolta perfino A.
Ho sempre pensato che ad ogni uomo è associato un “set” di donne legato alla sua classe, quindi non ho mai aspirato ad avere donne di classe A, B o C.
Con mio grande stupore ho sempre ricevuto l’interesse di donne di classe A e B, a mio avviso senza merito da parte mia.
Ad ogni modo che la donna di fronte a me fosse di classe A, B, C o D, ho sempre applicato i miei principi morali, non lasciando che la loro avvenenza soggiogasse il mio raziocinio.
Ed oggi, l’unico campo in cui mi sento un fuoriclasse è la forza delle mie idee, che non ho mai trovato in uomini di classe D,C,B,A.
Se questo attira le donne non saprei.
Talvolta le supposte sono state utilizzate per curarmi, ma senza mai trarne quel godimento fatale che si legge dalle tue parole quando ne parli.
Itto, mi complimento per le tue letture, ma non hai capito quello che ho scritto.
Bambini di tre anni / Kant +
Itto / emancipazione femminile e maschile =
mondi incommensurabili.
Bambini di tre anni : ti presto il mio giocattolo così tu mi presti il tuo = principio di reciprocità.
Itto: io, uomo, elargisco il mio pisellino a destra e a manca, tu donna concedi la tua patatina solo a me = principio di paraciapettismo.
Itto, con un percorso di grande sofferenza, ma anche di grande autorealizzazione, ha capito che non basta avere una donna al proprio fianco. Sta esplorando la rosa dei venti.
E che male c’è. È un piacere che mi doni tu. Non è supposto.
Ahahahahah Suzy, stavo per scrivere lo stesso concetto a Itto nell’altro thread (ma nella mia solita modalità ingarbugliata noiosetta) e tu qui, con la tua solita frizzante eloquenza, lo hai espresso in modo assolutamente perfetto.Sei mitica.
Itto, ovvero l’ABC delle donne 🙂
Suzanne,
la non parità di diritti e doveri non è un banale predominio dell’uomo sulla donna, come da te descritto: ” io, uomo, elargisco il mio pisellino a destra e a manca, tu donna concedi la tua patatina solo a me = principio di paraciapettismo”.
Ci sono aspetti naturali che contraddistinguono uomo e donna che non consentono già di per se stessi la “parità” tra i sessi (si pensi ad esempio al diritto di stabilire se condurre o meno la gravidanza fino al termine, non uguale tra le parti: la donna può decidere se avrà o meno il bambino, mentre il padre non può). Inoltre, senza trascendere in massimi sistemi, è sufficiente osservare le differenze psicologiche tra maschi e femmine per capire che vi sono attività preferite dall’uno o dall’altra (e nessuno si sognerebbe di rivendicarne la parità!).
Vi sono ulteriormente aspetti tipici delle singole persone, delle loro caratteristiche personali, che non rendono paritetica la coppia (si pensi ad esempio all’uomo o alla donna gelosi retroattivi, che assolutamente NON possono stare insieme ad una persona che già ha avuto esperienze ecc., mentre magari al compagno/a non interessa…)
La parità dei sessi è una chimera femminista, che si scontra con la realtà giorno per giorno, causando molta negatività sociale. Sarebbe meglio un altro approccio, in cui le parti stabiliscano un accordo equo, ma non paritetico, onde vivere meglio entrambi.