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Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2014. L'autore, Dylan809, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Guagliò, se continui con queste evocative descrizioni cominciamo ad invidiarti.
Insomma, la “frutta” va mangiata matura, via..
Golem dici bene! zie e nonne andavano forte negli erotic-movies anni ’70. era una guerra spietata tra loro e le “lolite”. quasi sempre immancabile la figura della signora sofisticata e porcona e della servetta intimidita. quelle rare volte che nel film vi si introduceva l’ elemento “culturale”, sbucavano fuori ragazze che facevano l’ autostop e manifestavano accanto ai comunisti con le corone di fiori in testa e le tette al vento. altri tempi 🙂
nell’immaginario collettivo le zie sono vecchie con i capelli bianchi, vestite con palandrane grigie e nere, con le rughe, grasse, qualche baffo e pelacci sulle gambe, magari tristi e rassegnate all’età che avanza, invece accade sempre più spesso che siano mature non vecchie, giovani psicologicamente e desiderose, ben vestite, sempre in perfetto ordine, fisicamente attive e in buono stato come la mia, quindi non potevo rimanere indifferente a cotanta femminilità, che nelle mie coetanee è difficilissimo trovare.
Peccato che la relazione stia scemando di intensità, lo avevamo previsto che accadesse, dopo esserci parlati per settimane e fatta chiarezza per capire cosa ci aspettasse, lei avendo più esperienza lo disse che con il tempo il rapporto avrebbe perso di passione, ma per la peculiarità dovuta alla parentela non possiamo sparire per non vederci più, quindi sarà necessario rielaborare l’affetto normale tradizionale tra zia e nipote in altro di più sofisticato, infatti mi sto accorgendo che ciò sta avvenendo naturalmente.
Crew, ma la cosa che mi fa impazzire di piacere è che quando a casa dici “faccio un salto su dalla zia che è sola ” i vostri comuni famigliari pensano a che nipote affettuoso e dedito ha questa donna. Un bastone per la vecchiaia. E che bastone.
questo forum è uno spasso! 🙂
Quoto Maria Grazia, il n 54 mi ha fatto crepare dalle risa. Il bello è che magari è pure vero!
ahaaa 🙂 simpatico Golem!
Fortuna che la zia single non abita nella stessa città.
Questa situazione anomala per la nostra cultura mi ha dato la possibilità di avere una vita sessualmente appagante, una vita regolare anche per raggiungere obiettivi formativi.
Lo accennavo, i giovani maschi sono prevalentemente “selvatici”, è (era) il mio caso come di tanti vivere la sessualità libertina e promiscuamente spesso condizionando negativamente la propria vita, la relazione con una donna matura se di carattere, impone regole forma la psiche velocizzando la maturazione, grazie a ciò ho raggiunto gli obiettivi prefissati e nei tempi corretti e prima di altri miei coetanei.
Confermo che l’amore ha mille livelli e sfaccettature, la definizione che ne diamo nella nostra società laica o religiosa non può e riesce a contemplarle tutte.
E’ bellissimo non avere il pensiero o il problema di avere un partner disponibile meglio di un rapporto occasionale, di un trombamico/a o relazione di coppia stabile con progetti matrimoniali ecc.. nel mio caso basta un semplice reciproco sms: ho bisogno di te. Et voilà il gioco più bello tra esseri umani è fattibile con zero problemi.
Mi sei simpatico anche tu Crew e anche la zia naturalmente.
In realtà la figura della donna matura che alleva il giovane virgulto è antica quanto quella di chi svolge il lavoro piu antico del mondo, e entrambi andrebbero rivalutate per la funzione sociale che si accollano: l’educazione sessuale.
Questa figura è stata mirabilmente descritta dalla vicenda di un giovane cadetto dell’Accademia Navale di Livorno, che a causa del suo girovagare per gli oceani, non poteva accreditarsi fidanzato di alcuna per ovvi motivi, soffrendo di deprimenti astinenze per lunghi periodi.
Rientrando in porto, un giorno il bel giovane venne notato in un caffè da una matura e ancora procace signora, che constatandone il giovanile vigore e l’immaginabile frustrato desiderio, lo convinse ad accompagnarla a casa stante il cattivo tempo invernale e il buio dell’ora tarda. Cosa che l’educato cadetto non si fece pregare di fare.
Invitato a bere qualcosa per ringraziarlo della cortesia e scaldarlo dal freddo che aveva patito , dopo un goccetto di Narda stravecchia (probabilmente) lei si assentò un momento, ripresentandosi poco dopo in abbigliamento discinto, coperta solo da veli trasparenti tanto da somigliare a Salomè per chi ne conosceva la storia, mentre a lui, per deformazione professionale e l’imponenza della figura matronale, appariva come l’Amerigo Vespucci con le vele spiegate al vento.
Consumato il fiero pasto e spossati entrambi, ma appagati come non mai, si resero conto però che si era fatto molto tardi, e l’aitante cadetto avrebbe dovuto giustificare un ritardo biasimevole per un futuro ufficiale.
“E adesso, cosa racconto al comandante? Che scusa trovo? Quello minimo mi dà una settimana di arresti, sicuro”
“Ma no”, dice lei sorniona, ancora sotto l’effetto rilassante dei focosi amplessi, “sei un cadetto no? Stai imparando ad andare per mare vero? “, “si certo, e che c’entra”, “e tu digli che hai fatto un salto sulla… NAVE SCUOLA, e che adesso sei più esperto di come si devono governare le imbarcazioni”.
Il giovane rise soddisfatto della battuta, immaginando che il comandante (a sua volta noto “bon vivant “) avrebbe ne apprezzato lo spirito, graziandolo, e rientrò sulla nave che quasi faceva giorno. Il guardiamarina di picchetto prese nota e il mattino il capitano chiamò a rapporto il cadetto, ne ascolto il racconto e gli diede una settimana di arresti. Per aver paragonato la Vespucci a quello che lui riteneva – erroneamente – fosse una normalissima stagionata mignotta e quella del cadetto una scusa del c.....
Ciao Crew ( che poi significa equipaggio praticamente, no?)
esatto 🙂 🙂 il nomignolo me lo ha dato lei perchè sono il suo unico equipaggio nella sua barca, quando la prima volta mi disse cazza la randa rimasi perplesso e poi già a ridere, oppure quando mi consigliò con le donne di comportami con sicurezza e dignità di fare come il mezzo marinaio inteso come gancio per avvicinare la “natante”, non come mezzo maschio simil tappetino.
Donne così non se ne trovano facilmente, con un educazione novecentesca ma inserita benissimo nella realtà odierna nuda e cruda.
Ecco vedi come sei Crew? Mi rispondi col “mezzo marinaio che cazza la randa” e mi hai fatto piangere.
Ogn volta che vedo nascere su LaD una persona che “capisce” io mi commuovo.
Cominciano a essere tanti e io mi faccio vecchio e più sensibile,
Scusami, ma mi devo ricomporre. A dopo.
Saluta la zia. Ha scelto bene.