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Lettera pubblicata il 10 Marzo 2008. L'autore, giurisprudenza, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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i proprietari hanno un cortile comune che devo dare il diritto di passaggio carraio attraverso il mio cortile. Fra i due cortili è esistente da decenni un cancello che delimita le due proprietà.
Il cancello lo pretendo che sia chiuso e purtroppo per negligenze o altro non viene rispettata la norma.
Quali diritto ho per pretendere che avvenuto il passaggio venga chiuso.
Non ha assolutamente nessun aggravio. Il suo dovere è quello di consentire il passaggio a chi ha il DIRITTO di passaggio. Non c’è nessun presupposto per automatizzare il cancello, poichè Lei non ha limitato il diritto di passaggio, ha consegnato le chiavi addirittura. Non deve agevolare nessuno, non deve rendere più comodo niente a nessuno. Se Lei impedisse il passaggio opponendo resistenze allora avrebbe torto, ma in questo caso Le stanno chiedendo una cosa che nulla ha che vedere col diritto e la giurisprudenza. Non faccia l’automazione del cancello, su pressione dei Suoi vicini. Non è la comodità la questione, la questione è l’esercizio derivato dal transito temporaneo nella proprietà altrui per raggiungere la propria, mancando altre vie di accesso. La comodità non c’entra nulla.
Veniamo al quesito 61: da un punto di vista civilistico, dipende cosa c’è scritto nell’atto di costituzione di servitù. Ovviamente ‘sta cosa della chiusura non la hai fatta scrivere, colpa tua.
Dal punto di vista dell’educazione, se fossero educati, il cancello lo chiuderebbero.
Dato che non lo chiudono, puoi solo fartene una ragione, capendo che abiti vicino a delle capre, oppure passare il tuo tempo a tirare biastemmie orribili tanto indescrivibili quanto – ahimè – inutili.