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Lettera pubblicata il 7 Gennaio 2024. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore gabrieleo.
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MG, ovviamente ti auguro di non ammalarti mai, ma volendo arrivare a una sintesi banale, ma vera, se hanno ragione i no vax, trecento anni di metodo scientifico non sono serviti a niente.
Come ho anticipato per fenomeni che hanno toccato anche altri ambiti scientifici, con l’avvento dei social è bastato che un pazzo (o un furbo, dipende dai punti di vista) si svegliasse con un idea balzana, ma capace di colpire la fantasia “sociale”, ed ecco che scoppia “il caso”, che immediatamente viene moltiplicato dal contributo suggestivo di migliaia di “esperti” autonominatisi tali dalla “sensazione” che sì, è così che stanno le cose. Ecco allora nascere una serie di leggende metropolitane che conosciamo: dallo sbarco sulla Luna fake, alle Torri Gemelle abbattute dagli americani, alle scie chimiche (sempre americane) alla farsa del Covid e ai vaccini col grafene per controllarci con la tecnologia 5G. Io so solo che Albert Sabin ha salvato miliardi di bambini dalla poliomielite, eppure non ha ancora una strada intitolata a suo nome.
MG: “La verità Suzanne è che quando parli di me tu parli a sproposito inventandoti le cose perché non sai più come screditarmi”
Mi ricorda qualcuna che immagina il nostro aspetto fisico pessimo, senza averci mai visto.
“Di gente che la pensa come me ne ho trovata anche nella vita reale, laureati compresi. (…) Sei convinta che un titolo accademico conferisca automaticamente la conoscenza di ogni cosa”
MG, avvalori le tue idee perché sarebbero condivise anche da laureati, ma allo stesso tempo affermi che la laurea sia ininfluente.
“L’informazione non ufficiale si trova anche fuori dal web, ma quella in rete per ovvi motivi è più accessibile e più facilmente fruibile”
Si, ma bisogna sapere distinguere le stupidaggini dalle informazioni reali e utili. Io stesso traggo tantissime informazioni da internet. Tanti dati, statistiche, i bilanci delle aziende li scarico da internet. Ma non mi rivolgo al sito del sedicente trader che vende segnali di rialzo fasulli.
” Se io vivessi solo in rete il mio canale youtube e il mio blog ( che tu conosci ) sarebbero aggiornati con molta più frequenza.”
Non è vero. Potresti stare tutto il tempo su internet senza aggiornare il tuo blog e il tuo canale YouTube.
Maria, ti devo spiegare tutto. “Vivere nel virtuale” ha un significato molto piú ampio : significa credere che tutfi siano invidiosi di noi, che i vicini di casa ci perseguitino, che
ci sia un complotto
mondiale per fare i
tavoli con le ossa umane,
che saremo sempre
giovani pur non essendo
Dorian Grey. Significa
aver perso un minimo di
contatto con la realtà
là fuori e dentro di noi.
Significa essere completamente alienati, al limite del patologico.Che è molto
ma molto piú pericoloso di fare due video su
youtube.
Golem, per me invece ci vuole piú sforzo a credere in certe puttanate come lo sterminio mondiale piuttosto che in ipotesi verosimili. E amo immensamente la fantascienza, in particolare distopica, ma quella di livello, non uma caricatura demenziale per menti disconnesse.
Golem, qui bisogna capirsi sul concetto di “scienza”, che non vuol dire fede cieca e dogmatica in un assunto ( come quello secondo cui esiste il covid ed esiste il modo – rapido e facile – per debellarlo: un siero miracoloso ). Scienza vuol dire ricerca, DUBBIO COSTANTE, approfondimento. Tutto questo richiede tempo e avviene lontano dal clamore mediatico. Del resto molti appartenenti al settore medico ( e che nulla hanno a che fare con il mondo dei complottisti ) sostengono quelle che tu chiami “le tesi di un pazzo”, e a ciò si aggiungono i riscontri concreti di cui ho parlato prima. Ecco, io a casa mia ho imparato che 2+2 fa 4 e non 5. Ma ripeto, umanamente comprendo lo stato d’ animo di chi si è sottoposto al siero RNA e ora com’è prevedibile cerca elementi che avvalorino la sua scelta.
Ma ammesso che il covid sars esista davvero, SCIENTIFICAMENTE PARLANDO si tratterebbe di un virus in continua mutazione, come quello influenzale o come l’HIV
In questi casi qualsiasi vaccino è pressoché inutile. Non lo dico io ma i ricercatori che da decenni si occupano della sperimentazione in questo campo.
I vaccini tradizionali ( come ad esempio quelli per prevenire la poliomielite ) non c’entrano con quello di cui si sta parlando.
Suzy, tu non ne avrai bisogno, ma il link che allego spiega bene la struttura psicologica del soggetto che tende a credere e a vedere complotti dappertutto. Fondamentalmente è un modo iperbolico di sentirsi “speciali”, laddove ritenere di “conoscere” aspetti di una vicenda che i più non conoscono fa sentire “distinti” rispetto alla massa “indistinta”. Naturalmente qualunque processo di verifica, sia fattuale che scientifica, dei dati viene ignorato a prescindere, perchè la cosa importante è quella sensazione di sentirsi diversi in meglio. Ed è intorno a questo latente “bisogno” che si organizza la narrazione delle vicende nella direzione che è più “conveniente” a quell’obiettivo. Questo articolo lo spiega compiutamente.
https://formazionecontinuainpsicologia.it/la-psicologia-delle-teorie-cosmplottiste-perche-le-persone-ci-credono/.
÷÷÷
MG, la Scienza ha avuto nella Storia un processo di validazione così severo che solo i risultati assodati con certezza ne hanno consentito l’applicazione alle nostre vite》
》I vaccini hanno una vita bicentenaria e di dimostrata efficacia, quelli a base RnA si studiano dagli anni ’80 del ‘900, non sono un’invenzione del 2020, e se ne conoscono anche le percentuali di intolleranza, rientranti in valori dello, 0,00…%, cosa che li pone in un ambito di sicurezza assolutamente accettabile a livello planetario. Inoltre, proprio perchè operanti su base RnA, le eventuali variazioni evolutive del virus vengono combattute con l’ormai consolidata ingegneria genetica, che meno male esiste.
Insomma, detto alla carlona è la stessa logica dei virus informatici sempre più “specializzati”, ma combattuti da antivirus sempre più adeguati a combatterli.
Personalmente, come ho già detto, se un individuo “socializzato” non vuole vaccinarsi è libero di farlo, ma se la sua scelta “ideologica” finisce per ricadere in termini economici sul resto della società, mi sembrerebbe naturale che paghi gli esiti di quella scelta.
Suzanne, forse sei tu che ti spieghi male..
Gli sterminii di massa ci sono sempre stati nel corso della storia e questa non sarebbe certo la prima volta. In pratica tu neghi la realtà.
Si, io arrivo a pensare che i vicini ce l’ abbiano con me se:
1. Tutti quelli a cui affitto casa dopo pochi mesi inspiegabilmente decidono di andarsene
2. I vicini in questione mi mostrano ostilità
3. Questi vicini diffondono maldicenze sul mio conto
4. Fanno regolarmente dispetti e rumori molesti
5. Sono invadenti e inopportuni
Del resto ho avuto un sensazione strana fin dalle prime interazioni con queste persone e il nostro istinto ( per quanto cerchiamo di sopprimerlo in nome del buonismo ) difficilmente sbaglia.
In rete ci sono interi forum che parlano di questo argomento, di casi come il mio ne ho letti a migliaia. La cattiva qualità della vita in condominio è un problema sociale, se non lo conosci sei tu che vivi in un mondo “virtuale”.
Per quanto riguarda l’ invidia, è lampante che certi commenti sono generati da essa e da nient’altro, non ci vuole una laurea in psicologia per capirlo.
Perché dovrei sentirmi vecchia e vivere da vecchia se il mio corpo e il mio cervello sostengono il contrario?