Salve a tutti, è la prima volta che scrivo qui. Volevo raccontarvi di una storia d’amore diciamo, che capita a pochi, ma anche dannatamente triste. Premetto anche io sono una tipa che spera nel cosiddetto lieto fine (come tutti, insomma!) ma che, dopo innumerevoli batoste sentimentali, riconosce il comportamento delle persone e sa come non illudersi.
Ero appena uscita da una storia di un anno (l’ennesima finita male) , che mi ha veramente sfiancata e amareggiata, ecco che per caso al pub della città dove vado all’università (sono fuori sede), incontro un tipo carino che mi da a parlare e con cui scambio il contatto facebook. Pochi giorni dopo però sono dovuta tornare per due settimane alla mia città natale, quindi non ci siamo potuti rivedere, però ho iniziato a scrivergli. Ci troviamo subito bene, lui si fa avanti, mi invita a uscire quando tornerò, ci scambiamo i numeri, ci sentiamo ogni giorno in modo naturalissimo. Scopriamo di avere tantissime cose in comune, anche quelle più profonde ed intellettuali. Arriva il giorno in cui ci vediamo: va tutto a meraviglia. Usciamo insieme, pranziamo insieme, parliamo di tantissime cose, lui mi da da subito tantissima confidenza e per una volta nella vita mi sento naturale, sento che non devo sforzarmi ad apparire super tirata e che posso essere me stessa al 100%. Ovviamente, lui mi bacia nel classico posto da tramonto romantico, e stiamo tutto il giorno e tutta la sera insieme (mi presenta anche ai suoi amici). Passano altri 2/3 giorni così, dove usciamo, parliamo, scherziamo, riusciamo perfino a studiare insieme (entrambi siamo due tipi che si concentrano soli). Io mi sento felice come non lo ero da troppo tempo, sento voglia di vivere, passione, tutto in modo naturale. Lui lo vedo preso, premuroso in tutto, mi viene a dire -ero un po’ in crisi mentre scrivevo la tesi (sta finendo, deve laurearsi alla specialistica a breve) ma grazie a te, a come ti ho vista appassionata, mi sono dato una mossa. grazie.- Dal punto di vista sessuale, beh, dormivamo insieme e facevamo preliminari, ma non siamo andati al sodo subito, preferivo aspettare e lui era d’accordo. Ecco che la magia finisce. Il terzo giorno, dopo momenti di crisi avuti col relatore, mi dice -perchè mi sei capitata in questo periodo di macelli, tra l’altro proprio quando sto per andarmene da questa città e finire tutto?- Io mi allarmo, ma cerco di stare tranquilla e proporgli di stare in pace quei 10 giorni che ci restavano da passare insieme, senza troppi pensieri. Inizialmente mi da ragione, ma poi la notte stessa succede l’inferno. Lui si sente male, io vado per tenergli compagnia, e riesco a capire che è un male dovuto alla somatizzazione dello stress. A quel punto mi fa un discorso, mi racconta cose molto personali (che so anche dai nostri amici in comune che di solito non le dice, o se le racconta lo fa dopo amicizie di anni), mi dice poi che sono diversa dalle altre, mi fa un discorso dicendomi che vuole vivermi come si deve, che non gli va di fare sesso con me per 10 giorni e poi chi s’è visto, s’è visto, che però tra la distanza, il tempo contato, i suoi doveri vari, i casini, non può stare con me con calma come vorrebbe perciò è meglio chiudere tutto. Io ci resto molto male, mi sento spiazzata, gli chiedo il motivo di tutto questo visto che stavamo così bene in modo naturale…gli dico di nuovo di godersi i 10 giorni e basta, tanto ci saremo sempre dovuti separare e salutare in ogni caso. Lui in tutto questo rifiuta, rifiuta anche di fare sesso per non usarmi, anche se provava una forte attrazione fisica per me (insomma, era palese, me ne accorgevo). Lì inizia a dirmi che è preso troppo da me, quasi innamorato, che gli faccio troppo effetto e questa cosa oltretutto lo spaventa, che siamo fin troppo simili…e altri discorsi del genere, fino sempre a sfociare sul personalissimo. Finiamo perfino a piangere insieme come gli scemi. L’indomani, io provo a chiedere di restare amici per non perdere il rapporto. Lui accetta, ma non ce la fa, dopo un giorno ammette che deve sforzarsi per essere freddo con me, che non riesce proprio a vedermi come amica quindi è meglio se evitiamo. Io, da povera idiota, scoppio a piangere di nuovo e gli confesso di essermi innamorata di lui. Lui inizialmente dice di non ricambiarmi, perchè (parole sue) se dicesse di ricambiarmi, annullerebbe gli sforzi che fa per evitarmi. Subito dopo però mi svela che aldilà del malessere, della distanza etc etc prova lo stesso per me. Io sono ancora più spiazzata di prima: dopo questo lui decide che vuole evitarmi, e io lo assecondo. Per sette giorni non ci vediamo, non ci sentiamo, io pur sapendo chi frequenta e dove va evito appositamente quei posti. In tutto questo, io avevo un suo paio di scarpe, e lui aveva un paio di scarpe mie, lui non passa a riprendersele. La sera del settimo giorno lo rivedo nello stesso pub in cui ci siamo conosciuti. Lui mi saluta in modo imbarazzatissimo e con la faccia troppo triste. Io gli parlo con naturalezza, gli dico che dovevo dargli le sue scarpe perchè l’indomani ce ne saremo andati ognuno alle proprie città (c’è una distanza notevole tra i posti in cui abitiamo). Lui accetta, lo vedo però a disagio, nervoso. Pure i miei amici e i suoi amici si accorgono che mi guardava in modo strano, e il mio migliore amico mi mette in guardia dicendomi che si è accorto di come mi guardava e sa come ragionano gli uomini: non avrebbe mai accettato di essere mio amico. Beh, aveva ragione. Il giorno dopo lui mi dice che devo andare avanti, che devo accettare la sua scelta, che è felice di aver deciso di evitarmi. Io gli dico -visto che non vuoi che ci sia nulla fra noi, non possiamo essere amici, per non perdere il buon rapporto di base almeno?-…ha reagito male, mi ha detto che io non centro un tubo con i suoi amici o amiche, né che dobbiamo autoconvincerci di poter essere amici, perchè io non sarò mai sua amica. Non c’è verso di farlo ragionare, ci scambiamo le scarpe e ci salutiamo, alla fine gli regalo una collanina chiedendogli di non dimenticarmi e sperando che nel futuro riusciremo a riappacificarci e a creare anche un’amicizia vera senza perderci, non importa dove o con chi staremo. Lui accetta il dono e ringrazia, dice poi che deve andarsene, che non ce la fa a stare ancora con me, che la situazione lo fa stare male…mi da l’ultimo bacio a stampo e da quel momento addio. Non lo vedo nè lo sto sentendo, mi sono fatta da parte. Ora io mi chiedo, perchè? Io non sono una scema, e ovviamente mi sento presa in giro e insultata nell’orgoglio e nell’intelligenza da comportamenti simili. Perchè dire che vuoi bene a una persona e che sei preso, che ricambi i suoi sentimenti, quando non è vero? Poteva benissimo dirmi: sai, sei bella, intelligente, ti stimo, sei simpatica ma non voglio impegnarmi, ma vedo che tu sei molto più presa e tagliamola qua, quando ti riprendi magari si prova un’amicizia. Perchè tirare un rifiuto per le lunghe, soprattutto se hai altro da fare e se la persona la conosci da poco? Io mi ritengo matura, e gli ho ripetuto fino allo sfinimento che se non gli piacevo abbastanza doveva dirmelo, che se mi avesse rifiutata senza ricambiarmi, e me lo avesse detto in modo gentile ma diretto io avrei accettato tutto con molta più tranquillità. Sarebbe stato molto più facile per entrambi, invece di spiegazioni, pianti etc etc. Invece no, fino alla fine negava, fino alla fine addirittura diceva di provare dei sentimenti per me, ma che doveva soffocarli. Io non ho mai chiesto la luna a questo tipo, anzi, ho cercato di proporgli 10 giorni di relax, mi sono fatta da parte quando lo ha chiesto, e gli ho pure proposto un’amicizia senza impegno. Quindi sono tutt’altro che stalker ossessionata. Non sto nemmeno chiedendo di lui ai suoi amici che tutt’ora sento spesso. Lui però bah, ha rifiutato le mie proposte sensate. Presto quasi sicuro lo rivedrò e non vi nego che ho in mente di affrontarlo e chiedergli perchè è stato così meschino da dirmi falsità e inventarmi scuse fin dall’inizio, e soprattutto cosa ci ha guadagnato, visto che non si è goduto granché dal nostro rapporto e dalle sue bugie. Ma dall’altro lato so che dovrei ignorarlo. Ancora sono amareggiata, inutile nasconderlo, più che altro perchè trovo stupido mentire in questa maniera. Se sei preso da una persona, o le vuoi bene, non la abbandoni, se vuoi evitarla significa che non non te ne frega niente. E c’erano milioni di modi per dirmelo, sia con le buone che con le cattive, ma lui non solo non lo ha fatto, ma lo ha pure negato, insultando la mia intelligenza. Che ne pensate?
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni
Penso sinceramente che lui sia un cretino. Se è così preso non avrebbe dovuto rinunciare alla possibilità di vivere quegli ultimi giorni con te. Tu hai fatto bene a proporglielo.
Boh da una parte mi verrebbe voglia di dargli il benificio del dubbio, magari troppo stress x la laurea. Però addirittura decidere di non sentirsi più, neanche mantenere un’amicizia… il ragazzo è strano forte!
Lascialo perdere, ignoralo!
Coraggio Nonso91!
Ciao, correggimi se sbaglio, dopo il tuo ritorno nella città ” comune “, le cose sono andate bene x 2/3 giorni e basta; Non ti sembra un tantino prematuro parlare di sentimenti, bugie, inganni, AMORE ? No dico, tre giorni di vissuto, per quanto fantastici ed inimmaginabili possano essere stati, e ti stai facendo tutte queste seghe mentali? Per quanto riguarda lui, secondo me è beatamente fidanzato nella sua città, è probabile tu sia stata uno svago momentaneo e quando ha capito che la situazione avrebbe potuto complicarsi gravemente, ha avuto dei sensi di colpa verso la sua fidanzata ufficiale, ha capito di essere andato oltre, si è spaventato ed ha ridimensionato il tutto ( diversamente avrebbe accettato senza problemi la tua amicizia e se non vuole tu entri ASSOLUTAMENTE nella sua vita non ci vuole molto a capirne il motivo).
Auguri.
Se vogliamo ragionare in buona fede… Potrebbe avere reazioni diverse da quelle che noi riteniamo più giuste, in questo caso non si può condannarlo ognuno agisce secondo la propria natura.
Oppure semplicemente è una persona senza “attributi” che non è riuscita ad essere chiara e trasparente…lasciando te a farti un milione di domande
Dal tuo racconto io gli credo.
E tu non hai nulla da recriminarti né questa cosa deve in alcun modo ledere la tua autostima. Lui non se la sentiva di andare avanti in una situazione per lui stressante e sapendo che vi dovevate separare comunque. Tu saresti andata avanti pur sapendo che sarebbe finita.
Avete ragione entrambi. Una verità univoca non esiste.
Io, per esempio,se mi fossi innamorata, me ne sarei fregata della distanza e non mi sarei mai nemmeno posta il problema.
Per quanto riguarda il non sentirsi, si è strano forte…
Il fatto che siano mie seghe mentali ci può stare, magari ho esagerato un po’. Ma non ho mentito, né mi sono illusa, ho descritto solo delle mie sensazioni.Poi boh, si ci ho pensato avesse un’altra nella sua città, anche se non credo, visto che l’ho sentito parlare di sfuggita al telefono con amici suoi del paese suo, e mi nominava e parlava di me. In più ho visto quanto tempo passa a parlare al cellulare e ho intravisto più o meno chi gli manda messaggi…non c’erano “altre” sospette da come ho notato almeno. In più dal profilo facebook non ho mai visto foto, stati, commenti o like (questo in passato) che facessero riferimento a una lei ufficiale. Poi non so, magari nasconde le tracce benissimo e mi sbaglioXD Nah, io credo solo che mi abbia mentito per il gusto di farlo e che io mi ero sentita in modo diversissimo (nonostante ho avuto storie lunghe e conosciuto tanti uomini), e come una povera scema ci sono cascataXD (capita, dai.).
Potrebbe soffrire di disturbo bipolare.