Il giorno 20 dicembre finalmente la Giunta per le autorizzazioni vota e le polemiche anche se continueranno fin al 26 non potranno che cessare ma quello che mi preme dire, sparando che qualcuno possa leggere senza pregiudizi è quanto segue che spero poter sintetizzare al massimo.
Il reato al quale si fa riferimento è il sequestro di persona per aver tattenuto sulla nave i profughi fino al mometo in cui, concordate da parte della Presidenza del Consiglio, avvennero a livello internazionale le destinzioni( così pare).
I profughi trovandosi su nave italiana erano già in Italia e se fossero sbarcati avrebbero continuato ad esserlo e nella impssibilità, come sulla nave, di potersi allontanare a loro piacimento senza prima essere stati individuati , assegnati e trasfeririti. Quale differenza dunque fra trattenimento sulla nave o trattenimento nel centro di assistenza in attesa di essere messi su un autobus o aereo per essere trasferiti? Il probema si poteva e doveva porre ove ai profughi non si fosse data sulla nave l’assistenza necessaria.Perchè non parlare di ospitalità impropria prolungata ed invece individuare nel comportamento un crimen?
Capisco che se qualcuno ideolizzato avrà la ventura di leggere questa mia visione del Factum penserà che si tratti di un salvinianoo o di un razzista ma io la penso così e credetemi la mia visone della società non è meno a sinistra della Vostra.
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Categorie: - Politica
Il sequestro avviene quando il diritto al nome, all’immagine e alla dignità di persona vengono ricondotte ad azioni formali che sfociano in un regime di semilibertà. Questo può accadere anche quando frequenti una casa per ragioni di cortesia senza avere impegni contrattuali che ti consentono di conservare la sovranità. Per questa ragione aumenta la pressione fiscale. Il tributo ti consente di manifestare una volontà che tuttavia resta molto debole e diventa ancora più debole perché l’altra persona sa che potresti uscirne solo attraverso le passioni e si manifesta come un tiranno sanguinario perché ti mortifica su quelle. Quando ti trovi in questo inferno al massimo puoi recitare. Non sei libero. La persona si comporta come Shahrazād perché spera di riuscire a liberarsi, ma finisce solo per creare l’illusione di una normalità.
Hai capito, l’avreste mai detto? Una lucida riflessione sulla pressione fiscale che se usata come si deve potrebbe dare una svolta alla nostra economia. Però con questa frase che si riporta, Rossella non sa quanto ha sintetizzato in due righe una verità nota a pochi:
“La persona si comporta come Shahrazād perché spera di riuscire a liberarsi, ma finisce solo per creare l’illusione di una normalità.”
Io non avrei potuto fare allegoria più perfetta. È davvero una Sibilla. La amo.
Fantastico.
Secondo Rossella quando ti ricoverano in ospedale (quando frequenti una casa, senza renderti conto che è il reparto di psichiatria) ti mettono la camicia di forza (sequestro, azioni formali in regime di semilibertà). La struttura ospedaliera costa e per questo motivo alzano le tasse.
Il pazzo ricoverato in ospedale psichiatrico si crede Shahrazād. Recita “Le mille e una notte” davanti agli infermieri, sperando che così facendo lo facciano uscire e credendo di essere normale.
Spero che la descrizione di Rossella non derivi da una sua esperienza personale.
Non ancora. Ma sentirsi Sherazade e raccontare una favola può funzionare.
Io invece credo di si Trader, almeno per quanto riguarda il reparto di psichiatria,mi riesce difficile pensare altrimenti.