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Lettera pubblicata il 6 Luglio 2011. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore silvye.
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Ringrazio Paola per il suo esame approfondito della situazione, anche se ogni caso è una storia a sè ed il fatto che lei abbia trovato una persona del genere non significa che tutti siano così. Il mio caso è difficile da spigare e solo se si è dentro a certe situazioni le si può capire fino in fondo. Io non giudico affatto il mio uomo una persona debole che si approfitta di me, del mio senso materno, nè tanto meno giustifico la sua ex moglie nel suo atteggiamento. Vorrei tanto farvela conoscere e di persona e far sentire quello che la gente dice in giro sul suo conto…forse cambiereste idea …
Silvye scusami tanto ma non intendevo ne offendere ne ledere la tua sensibilità poiché è vero la situazione la sai solo tu. Io ho dato l’esempio mio, di donna veramente provata. Non penso che sia uguale poiché la persone e le condizioni sono diverse. Io non essendo ne una psicologa ne un’operatrice sociale, ho pensato di rivolgermi ad un centro dove sono stata ricevuta con molta discrezione e con riservatezza ascoltata. Io non sono in grado, ti ho solo dato il mio esempio. Non sono stata nemmeno prolissa nel descriverla la mia storia, ti giuro che posso scrivere un libro. Nonostante tutto continuo a fare il confronto perché tu me lo permetti: anche io (quando stavo sul piano dove ti trovi tu), continuavo a dare spiegazioni (per giusta causa), sulla sua ex. Voglio continuare a darti un esempio: Ogni volta che sorgevano dei problemi di scontri con la ex. Chissà perché vi era sempre un incontro o per pura casualità o per magia, con qualche amico del mio compagno o qualche amica, ma non finiva quì, spesso la madre di lui, il padre, il fratello e per giunta qualche amica della ex. Perfida che giocava alle due carte. Immagina quante persone le andavano addosso a questa ex. Spesso capitava di incontrare addirittura, compagne di scuola o amici di vecchia data, sue cioè della ex. i quali pur di essere riconosciuti e compiaciuti dal mio ex. e da me, avevano sempre da spezzare una lancia a favore del mio compagno, e da spalare letame nei confronti della Sig.ra ex. Ora stando a quanto racconti, presumo che tu vivi in un centro dove tutti o quasi si conoscono, dunque il giro si chiude in breve e a poche persone per giunta. Bene cara Silvye, anche su questo aspetto ho avuto modo di definire la situazione e a ridurla a i minimi termini e a dare il giusto peso alle voci di popolo nei confronti della ex. del mio compagno. Ripeto per me è stato un percorso lungo e doloroso, ma che mi ha permesso di crescere e di aiutarmi a capire i così chiamati doppi legami che si creano quando non si capiscono i meccanismi. Credimi che siamo noi le prime a crearli senza renderci conto. La sua ex. senza dubbio non è un bel personaggio, ma tu Silvye hai mai sentito una compagna o compagno descrivere la ex. o l’ex. come bella persona? E se lo è (bella), come minimo è lei che ha mollato lui o spesso come capita… la bellezza è relativa ha un peso o a una misura che il suo ex. (attuale ns. convivente) gli dà nei racconti quasi sempre di parte. Quanto detto vale sia che l’ex. è uomo o donna. Ma la regola non fa l’eccezione, dunque vi sono situazioni matrimoniali arrivate al confine dove veramente tutto finisce per pura fine dei sentimenti e non vi sono complicazioni ed in comune accordo tutto si ricompone come un perfetto puzzle, ma non mi risulta che sia ne il mio ne il tuo caso, poiché, quando esistono gli sconfinamenti di questo genere, sotto-sotto vi è qualcosa (che non dico sia in assoluto come la mia storia) che non quadra da parte nostra.
Silvye, l’aspetto della crocerossina può essere un’esempio, che per altro ancora può sembrare strano, ma si innesca in noi quando l’umo sembra forte e noi vogliamo essere altrettanto alla sua altezza come grado di forza x risolvere il loro problema. Ripeto il dolore più assurdo, paradossalmente, per me è stato il fatto di non dire più bugie a me stessa e di dare la giusta valutazione ad ogni singolo aspetto della mia storia, anche quello che mi sembrava il più banale e da trascurare. La mia morbosità di volere a tutti i costi quell’uomo, era mera idiozia mia ed antagonismo nei confronti della Sig.ra ex. una sfida di tutti i giorni. Costruita su frasi di attacco di lei nei miei confronti, e di risposte mie nei suoi, senza considerare le frasi di cortesia del mio ex. che guarda caso lui era sempre la vittima (con la frase io non c’entro niente sono cose di donne smazzatevela voi), ma non solo posso anche descrivere il piacere che provavo ogni volta che di lei qualcuno mi parlava male e quale altro sentimento di rancore-piacere suscitava in me. Se quanto scritto può bastarti… Silvye non è un attacco verso la tua storia ma semplicemente un invito ad una presa di coscienza vera. Sbagliare è umano e perseverare altrettanto, poiché solo un umano a il diritto di sbagliare per poter crescere, anche più volte ricommettere lo stesso errore poiché non ne ha ancora la conoscenza. Beati quelli che non sanno di non sapere, perché quelli che sanno di non sapere commettono sempre gli errori ma li risolvono con gli altri che ne sanno di più. Ecco perché mi sono affidata ad un centro perchè io avevo dei grossi limiti. Ti consiglio veramente di rivolgerti a questi centri, al più vicino alla tua città, non sono dei centri dove devi pagare. Spesso sono dei centri che supportano donne vittime di maltrattamenti o donne che vengono abbandonate dal proprio compagno, casi di abbandono in generale. Scusami tanto nuovamente per la mia drasticità e se qualche volta posso sembrare presuntuosa. Non tutti i casi devono per forza essere come il mio… Ripeto no! È solo un esempio, ma quello da prendere in considerazione per poterti aiutare da sola è la sollecitazione di rivolgerti a centri specializzati e loro sapranno risolvere e capire il tuo caso o tenteranno di darti una mano. Ma non per questo devi lasciare lui, certamente non usano la forza ne la persuasione, ma ti spiegano tante cose che non arriveresti mai a capire da sola ed inoltre voglio precisare che la decisione di tagliare in quel modo e stata mia e solo ed unicamente la mia, senza alcun condizionamento da parte loro anzi…
Pura esclamazione: mamma quanto ho scritto per questa storia, mai scritto così tanto in un blog!!!
Rossana sei favolosa è verissimo.
Se mai qualcuno dovesse leggere…..!!!
Cosa mai possono capire?
Femministe di m…a?
Risposta no!!!
Io reduce da una storia ho letto ben volentieri il lib. Bella Ricca e Stronza. Come del resto ci consiglia un’uomo ma con la U maiuscola…!!!
AhAhAhAh. Ciao
molte grazie per l’apprezzamento, Paola.
è di aiuto alla mia autostima, sempre in bilico…
Cara Rossana sinceramente non mi hai dato quell’impressione! Una donna che scrive come scrivi tu e che ha delle riflessioni giuste e realistiche non può avere degli scompensi sulla stima di se stesse. Forse, presumo che se così è (e questo lo sai tu dentro te) lo è per cause esterne e non perché Rossana si vede così. Per come scrivi, penso che tu sei ad un passo dal farla esplodere. Fatti forza poiché nessuno di noi può dire a se stesse di essere inferiore ad altre. In ognuna di noi c’è sempre qualcosa che ci rende uniche e questo và valorizzato da noi. Tu pensa solo a quale è il tuo punto di forza più importante per te stessa e potenzialo, poi pian piano inizi ad elaborare quelli che sono i tuoi difetti e ad accettarli senza condannarti e dettarti sentenza vedrai che ne hai molto meno di quanto tu pensi se puoi scrivili, ripeto anche a te la frase: umano è sbagliare perseverare altrettanto. Non farti mai condizionare dagli altri, la soluzione migliore sei tu per Rossana, perché sei sempre la migliore nelle tue caratteristiche, diversamente non saresti Rossana. La disistima ha un nucleo nella nostra testa, che è stato costruito da noi stesse con una struttura codificcata dentro di noi grazie a gli altri mediante la nostra approvazione e la nostra forte sensibilità alle situazioni. Tutto questo non può mettere in bilico la stima di noi se ci pensi bene; invece c’è ed è presente perché è lei che ci butta giù e ci mette in discussine come se fossimo delle ottantenni in un reparto di geriatria. Rossana eliminalo del tutto questo nucleo dalla testa, perché solo tu puoi, perché solo tu puoi rafforzarti, perché solo tu sei la migliore, sei Rossana e non puoi essere Paola ne altre, sei grande e la migliore per te stessa e per come sei con tutti i tuoi difetti e sbagli (e che mai saranno poi tutti questi difetti e sbagli…!!! Hai mai ammazzato? No; hai mai rubato? No; hai mai fatto falsa testimonianza? No, e allora!!! Dunque già questo ti mette in una condizione di essere migliore ad altre o altri che lo hanno fatto). Sei la migliore per i tuoi figli perché lo sei prima per te stessa, penso anzi che tu se solo trascrivi tutti quelli che sono i tuoi difetti e pregi con molta sincerità verso te stessa, ti rendi conto di stimarti molto di più di quel che pensi perché sei Rossana. Il giudizio a Rossana lo darai tu e non gli altri, non cercare più da nessuno l’approvazione se giusta o sbagliato quello che è o che fà Rossana, non essere severa con te stessa. Hai un’analisi critica di confronto al top su tutto che vuoi di più? non vuoi sfruttarlo? mettiti sù ed inizia resetta il passato. Ciao
cara Paola,
grazie di cuore per il tuo post. concordo in tutto e per tutto con quanto hai scritto ma soprattutto con questa affermazione: “La disistima ha un nucleo nella nostra testa, che è stato costruito da noi stesse con una struttura codificcata dentro di noi grazie a gli altri mediante la nostra approvazione e la nostra forte sensibilità alle situazioni.”
la mia, per la verità, è costituita essenzialmente da una pena che porto nel cuore da più di un decennio, come una spina conficcata nel profondo, che solo un piccolo miracolo potrebbe asportare. è questo dolore che mi ricorda tutti i giorni la mia imperfezione umana, perfettamente legittima ma altrettanto dolorosa quando provoca danni irreparabili a persone care.
non posso e non voglio scendere nei dettagli pubblicamente, e non potrei farlo fino in fondo nemmeno in privato. come quasi tutti quelli che scrivono qui, ho anch’io la mia croce da portare. spesso riesco ad accantonarla per un po’ immedesimandomi nelle difficoltà altrui.
mi ha letteralmente annientata per molti anni. da poco tempo riesco a trascinarla con minor sofferenza e questo già mi è di sollievo. ho persino l’impressione di essere finalmente in grado di cominciare a lavorarci sù… chissà che la mia sensazione dolorosa non possa con il tempo farsi ancora meno pesante…
grazie per esserti voluta prendere cura di me. le attenzioni e le tenerezze sono sempre fra i doni più graditi che la giornata mi possa riservare.
un grande abbraccio.
Cara Paola e Rossana..concordo pienamente in quello che avete scritto..Anche io ho vissuto una situazione simile solo che non ci sono figli per fortuna e io ricopro pero’ il ruolo di ex moglie.. quello che dovrebbe essere della CATTIVA… ma che cattiva non è mai stata ( sono separata da circa 2 anni). Analizzando bene la mia situazione mi sono ritrovata in quello che ha detto Paola . Ovviamente con il mio ex coniuge si è optato per una separazione consensuale avvenuta non subito ma cmq senza una diatriba troppo esagerata soprattutto perchè ad adottare questo tipo di comportamento accomodante sono stata io nonostante la sofferenza atroce che provavo perchè il poverino mi aveva lasciata x l’altra. In tutto questo tempo il mio ex ha tentato di innescare tra me e la sua nuova compagna una spirale di tensione emotiva tale da creare una specie di compezione tra noi due. Riportava determinate cose e situazione spiacevoli alla compagna mentre alla sottoscritta , schiacciato dai sensi di colpa x la separazione , ne diceva altre parlando non bene di lei. La mente labile e confusa del mio ex ha creato una situazione paradossale perchè la povera compagna esasperata dal fatto che potessero esserci questi (finti) problemi di separazione (x le bugie raccontate) ha deciso di contattarmi x staccarmene 4 (tenete presente che quando ho ricevuto la telefonata avevamo firmato la consesuale già da 6 mesi, ma a lei non era stato comunicato). Da questa conversazione è nato un confronto civile che ci ha aperto finalmente aperto gli occhi: il poverino amava tenere il piede in due scarpe a livello emotivo, tirando i fili alle due povere vittime come si fa con i burattini e raccontando solo una montagna di menzogne, e la conclusione è stata quella che la compagna lo ha lasciato ed io ho ripreso a vivere con piu’ consapevolezze la mia vita …
E il poverino???.. beh gli abbiamo consigliato di andare da un bravo psichiatra.
Quindi donne attenzione a cosa vi raccontano questi vs compagni o ex…fate tesoro di quello che è stato scritto.
Con affetto
Cristy molto bene, mancava la testimonianza della terza versione e piacevole leggere storie che poi si risolvono con molta civiltà. Complimenti a te ed alla…sua altra, una lezione del genere gli calzava è più che meritata, CONGRATULAZIONI a tutte due. Magari fossero tutte le storie d’amore a lieto fine per noi donne ed ulteriormente mi complimento con te per aver tenuto duro nel mandarlo via una per tutte, perché spesso sono proprio le ex. che ci ricadono riprendendoli con sé in casa giustificandosi con la mitica frase:<>. Bene donne mi rivolgo al plurale: non commettete mai l’errore del perdono in situazioni di abbandono coniugale per un’altra convivenza, perché l’uomo che abbandona la propria donna perché ha iniziato una relazione con un’altra tenendo i fili come un burattinaio sull’emotività delle sue compagne è un vero burattino, un insicuro che non sa ancora quale è la sua strada, non sa amare perché non è ancora adulto, non sarà mai un buon genitore perché non saprà mai dare nemmeno l’esempio è un bimbo adulto ha bisogno ancora di coccole. Un bravo psicologo spiega, appunto, queste tre fasi della crescita dell’essere umano e quali sono le differenze: Bambino-adulto-genitore; l’essere bambino chiede le coccole, l’essere adulto se fa da solo, il genitore straripa, ne ha in eccesso per poterle donare ad un nuovo neonato, dunque in conclusione per quanto scritto, è inutile donare le nostre coccole ad un adulto che ne ha ancora bisogno e le coccole di una donna solo non gli bastano, poiché non gli basteranno nemmeno al terzo giro di convivenza se non si cura. A questi uomini infantili le coccole non gli sono mai arrivate in tenera età, ed ora riceverle dalle donne sono come dei pasticcini induriti hanno perso la fragranza, quella fragranza che solo la loro mamma gli poteva dare ma che non hanno ricevuto a sufficienza a tempo debito, dunque le cercano inconsapevolmente con le “donne vittime”, stimolando il senso materno (che insito nella donna). Con il loro vittimismo, le donne che non hanno ancora capito questo meccanismo ci cadono perché sono degli eterni bugiardi che riescono a dire tutte quelle frasi che nessun altro uomo direbbe (sono per intenderci dei bravi amanti), perché lui quelle frasi le avrebbe dovute sentire dalla mamma e ricambiarle a suo tempo, ma non lo ha potuto fare perché la mamma era troppo impegnata con il fratellino più piccolo o con il lavoro, o magari perché era troppo giù o depressa per un marito che non gli dava attenzioni o non c’èra mai, o peggio ancora… che la cornificava con un’altra e rientrava a casa e lei (la mamma), questa storia la subiva.
Dunque cara Cristy, gli hai consigliato proprio il medico giusto: lo psichiatra che gli fa psicoterapia e non sedute per asportare il suo trauma (anche se ho i miei dubbi che costui abbia capito il significato ed il valore del Vs. consiglio). Diverso è per noi donne in casi come questo; le quali adulte non cresciute, tenderanno sempre ad imbrogliarsi con uomini simili poiché si ha la tendenza a risolvere una situazione che ci ha colpito durante la nostra fase di crescita e che non si è mai risolta. Il nostro potenziale uomo sarà simile e con caratteristiche di qualcuno a noi familiare che ci ha creato quei problemi. Riflettete su quel che vi scrivo, chiedete aiuto a specialisti in materia. Vedrete che con tanta forza di volontà arriva anche il vostro uomo che vi dona serenità e salubrità mentale piuttosto che meccanismi perversi del cavolo che tormentano l’esistenza. Sveglia non siamo più nel medioevo. Cristy grazie
Cara Rossana posso capire e forse intuire dalla frase che hai scritto: la mia, per la verità, è costituita essenzialmente da una pena che porto nel cuore da più di un decennio, come una spina conficcata nel profondo, che solo un piccolo miracolo potrebbe asportare. è questo dolore che mi ricorda tutti i giorni la mia imperfezione umana, perfettamente legittima ma altrettanto dolorosa quando provoca danni irreparabili a persone care.
Dimmi la tua imperfezione cioè il tuo sbaglio ha portato sofferenza da quqel dì ad altre persone care?
O è un’imperfezione fisica che provoca questo inistimabile danno agli altri? Non puoi chiuderti così cara Rossana. Dimmi Se solo ti posso aiutare senza che io sappia cosa hai in esplicito, non voglio essere invadente, però sappi che ogni notte leggo il blog se posso esserti di aiuto!!! sappi che ci sono. Bacio Cara