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Lettera pubblicata il 13 Luglio 2010. L'autore, Komoss, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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per Komoss
“L’innamoramento esplode quando due persone sono insoddisfatte della situazione in cui vivono, dei rapporti che hanno e sono pronte a mutare, a realizzare le loro potenzialità nascoste, a creare un futuro migliore. Ciascuno si innamora di chi gli indica simbolicamente il destino che vorrebbe. Però l’innamoramento, per quanto passionale, è sempre progetto di vita e quando non riesce a diventarlo naufraga, fallisce. Un tempo il progetto era sposarsi e mettere su una famiglia.
Oggi vivere insieme una intensa vita amorosa è agire fianco a fianco nel mondo. L’innamoramento «da fuga» nasce da una profonda insoddisfazione verso ciò che stai vivendo, ma non diventa progetto concreto di vita a due. Resta solo una evasione, un modo per sfuggire alla realtà, per dimenticarla.”
estratto di un editoriale di F. Alberoni, pubblicato sul “Corriere della Sera” del 10 maggio 2010
x fabio
Anche io ho questo dubbio, presto me lo toglierò.
x Libera
E’ stato un’incidente, forse voluto da lei per risistemare le cose, in certi momenti della vita, quando non c’è la massima licidità ed in momento di debolezza determinata anche da altri fattori esterni, abbassare la guardia per un attimo ti porta a commettere degli errori.
un figlio non deve essere un’incidente, ma un desiderio venuto dal
cuore! e non è un rimedio per niente e per nessuno, ma se tua figlia
leggesse quello che hai scritto come pensi che ci rimarrebbe?!?
Un’incidente, forse è il termine sbagliato e inappropriato, il significato è quello che non è stato cercato, questo prescinde dal fatto che un genitore ami in tutto e per tutto i propri figli.
L’amore per un figlio è a prescindere, è parte di te!
Rossana, grazie.
Sì mi sono innamorato certo. Se parlo così è per esperienza: certe cose non le capisci finché non le provi sulla pelle.
La mia storia è semplice: non sono né ora, né mai stato sposato, ma recentemente ho vissuto sei mesi con una ragazza che per me era la luce che penetrava le nubi del mondo e della mia vita. E’ stato tutto fantastico per quel che è durato; c’erano tantissimi progetti a breve-medio-lungo termine. Avevamo entrambi i nostri “casini” da persone come tante, ma cose che potevano risolversi camminando assieme… vivendo… niente di patologico o irrisolvibile. Una di queste cose ad esempio erano le rispettive famiglie: la mia allo sbando (e questo mi ha sempre costretto ad essere un po’ autocritico e indipendente) la sua “perfetta”, rapporto direi troppo invasivo con la madre, che alla fine dei conti la condiziona(va) in tutto, in buona fede eh, ma la condizionava e vive(va) sul modello dei suoi genitori.
Parlo con questa vena di ambiguità perché alla fine è un mese che mi ha lasciato, di punto in bianco.
Un giorno mi diceva “mi fai sentire sempre al centro.. sono proprio fortunata” il giorno dopo mi chiesto una “pausa”, una settimana dopo mi ha lasciato definitivamente per sms confermandomi che “non sono l’uomo con le caratteristiche che cerca”.
Tutt’oggi per me è una cosa irrisolta e che mi pesa; ma che per fortuna e per sfortuna affronterò, poiché abbiamo un impegno che ci terrà insieme tre settimane.
Bella roba eh?
Older,
com’è andata a finire?
ciao!