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Lettera pubblicata il 20 Aprile 2020. L'autore, alessio66, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Senza forza e speranza ..
di
alessio66
La lettera ha ricevuto finora 15 commenti
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Guarda, ti insulterei pure, ma la coscienza mi rimorde troppo facendomi vedere quanto sei fragile. Un bambino si difenderebbe meglio di te. Perciò, ti lascio perdere. Straparla!
Una domanda, per pietà umana, te la faccio: ma in questo mondo surreale, tu che caxxo ci stai a fare da 20 anni? Hai bisogno di sentirti il primo stando sulla m.? Forse nel tuo mondo tanto normale, per te il posto è un divario dopo l ultimo? Che roba. Datti un contegno, rischi di essere oltremodo ridicolo.
PS. Non metterti a piangere correndo sotto la gonna della mamma ora.
Insomma, dopo l’ultimo saggio consiglio si può solo farti un augurio che mi suona come ricordo d’infanza: Torna a casa Alessio.
Qui è tutto surreale, believe me.
Allora…
il consiglio di prendere qualche lezione di dizione nonostante provenga da Yog non è affatto sbagliato. Se il problema può essere risolto alla radice va fatto.
Però qui tu non accetti te stesso, la tua sensibilità e vorresti essere un altro.
Bhè non te ne rendi conto, ma la tua parte diciamo MACHA è già lì, è la tua ombra e ti rifiuti di vederla perché ti spaventa. Portala alla superficie, osservala e vedrai che quell’animo sensibile che credi di essere non è poi in realtà così sensibile, non sei così bravo e buono.
Cerca esempi di questo nel tuo passato. Io l’ho fatto con me stesso e mi sono meravigliato di quanto insensibile e stronzo fossi stato molte volte, mentre mi ero creduto sempre generoso ed altruista.
Nascosta c’è dentro di te la tua parte di “figlio di puttana” che non vuoi vedere. Guardala, accettala e ti accorgerai che sei molto più stronzo.
Ti assicuro che rendersi conto di essere meno “buoni e bravi” di quanto si crede sistema le cose, ti mette alla pari con gli altri.
“Portala alla superficie, osservala e vedrai che quell’animo sensibile che credi di essere non è poi in realtà così sensibile, non sei così bravo e buono.”
Giusto. Lo facessero tutti, quanto meno ci sarebbe meno ipocrisia nei rapporti sociali.
Anche solo qui, c’è tanta di quella mielosa, finta bontà da far venire il diabete mellito a mezza umanità. L’altra metà lo ha già.