Caro direttore dopo una vita di lavoro mi sento a terra, i miei datori di lavoro tutti ne hanno approfittato con la messa in regola partime. Così mi ritrovo a 65 anni senza i dovuti contributi e per ultimo anche senza riscuotere il Tfr perché mi faceva delle buste paga fasulle dove risultava che due volte all’anno me lo dava. Mi faceva firmare e mi diceva o così o te ne vai, restavo perché avevo un contratto a tempo indeterminato. Adesso sono in grosse difficoltà economiche, lavoro nei ristoranti e in due anni ho fatto sei mesi di lavoro.
Come si può vivere in questa maniera, non chiedo la luna vorrei vivere dignitosamente e in Italia ormai mi vergogno di viverci, mi sento presa in giro.
Lettera pubblicata il 12 Maggio 2021. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Patrizia Lemme.