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Lettera pubblicata il 16 Gennaio 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore pollon.
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grazie, massimo, per quanto hai scritto. per me è molto bello sentirti raccontare di questo tuo percorso.
mi piacerebbe sapere di più, se hai ancora un po’ di tempo da dedicare a noi. quanti anni hai? quanto hai impiegato in questo tuo percorso. secondo te, vale la pena di dare amore anche a chi, di primo acchito, sembrerebbe non meritarlo, in quanto tende unicamente ad approfittarsi di te?
racconta ancora… per favore.
Alcune cose mi viene difficile dirle è difficile descriverle,sono intime e forse anche per quello me le tengo per me =) ho 32 anni e da quando mia madre ha avuto un forte esaurimento nervoso ( e non ci riconosceva piu )e mio padre si è allontanato da casa ne avevo 8,il mio percorso interiore è iniziato qualche anno dopo potevo avere 12 o 13 =) la mia ricerda dura da una ventina d’anni e ancora non è terminata anzi è bene porsi sempre nuove domande e porsi difronte al dubbio pur conservando il proprio personale approccio alla vita,quelle che faccio non sono confessioni da poco o almeno per me che le ho vissute sono state determinanti e non posso dire di non esserne stato in quelche modo influenzato , ho avuto la fortuna di aver due nonni materni forti da riuscire a crescermi nonostante al tempo non li giudicassi importanti quanto invece erano , ma ero molto giovane e non potevo o non volevo capire quale dono sono stati , ho gia’ perso mia madre , mia nonna che era come una madre e mio nonno che di fatto è stato mio padre,mi rimane il mio padre di sangue con cui sono stato in grado grazie anche a lui di ripristinare un rapporto amichevole e mia sorella piu’ grande sposata,vivo da solo.. al momento non è cosa si vede =)
La tua domanda è ben posta in effetti , io credo che non sia giusto dare amore a chi se ne approfitta se questi non ha altri problemi psicologici gravi e io sono particolarmente interessato a risorveglieli , questo anche perche’ siamo tutti la stessa cosa ma allo stesso modo tu hai e devi avere stima e rispetto dei tuei sentimenti quanto qualsiasi altro , come potresti aiutare qualcuno con l’amore se tu stessa sei obbligata a svendere il suo valore ?? Quando ne primo post usavo il termine ‘cinicamante’ intendevo questo , non puoi essere schiavo di nessuno se non di testesso , questo non vuol dire non mettersi in gioco,ma solo alzare il rischio e la posta in gioco , responasbilizza l’amore tuo e degli altri .
Ciauu ho finito i caratteri alla prox
massimo,
mi hai fatto davvero un gran regalo, e di certo l’hai fatto anche a molti altri, che gravitano su questo specialissimo forum.
ti ammiro molto (e per me ammirare significa amare con la mente). mi piacerebbe sapere ancora, se ti va e se la risposta non ti è troppo difficile, da chi o come è nata la scintilla che ti ha avviato, fin dall’adolescenza, su un cammino difficile ma estremamente utile e interessante per te e per la serenità del tuo futuro.
ti auguro, di tutto cuore, di trovare una compagna in grado di apprezzare il tesoro che hai accumulato in te.
ancora grazie!
Questa domanda mi ha impegnato in un interessante viaggio a ritroso,il problema è che la memoria se non il passato stesso cambiano mano a mano che la nostra coscienza si evolve,ripensare oggi all’inizio del viaggio ne da in qualche parte una visione diversa,difficilmente si riesce a rivivere gli identici stati emotivi,posso dire che:il periodo subito precedente ma anche agli inizi ero pervaso da due forti sensazioni la prima,la piu’negativa,era quella del pensiero di essere stato abbandonato e che in qualche senso sarei stato abbandonato sempre dalle persone che amavo,angoscia e solitudine erano le mie migliori amiche allo stesso tempo vi era una sensazione di’essere destinato a qualcosa di piu alto ma non ancora svelatomi’ora attribuisco questa condizione al fatto che era un mio profondo bisogno sentirmi riconosciuto dagli altri,scavando nei ricordi riesco ad identificare che la prima scintilla che ha dato il via alle domande sia stata nei confronti della morte,in questo caso del padre di mio padre,le domande umane piu’ grandi,da dove vengo?dove vado?esiste dio?dovero rispondere,trovare un mio posto nel mondo,successivamente fu una ragazza a spingermi a non pensare solo a rispondere a queste domande universali,ma a migliorare mestesso,il mio modo di pensare e di vedere le cose,lei non mi disse nulla di importante ma era la prima persona che in qualche modo mi spingeva a comprendere la fragilita’ umana mentre io volevo solo essere freddo e distaccato da tutti e da tutto,sparire,questo perche’ lei sapeva aprirsi e raccontarmi i suoi problemi e le sue paure,quello che pensai è che dovevo abbattere i muri e levare le maschere e avrei dovuto comprendere l’altro, capii poi che per capire l’altro devi prima comprendere testesso.
E’ passato molto tempo e vorrei concludere qui,ho vissuto molti processi mentali da allora e l’esperienza continua oggi,percui non mi sento di dire è stato questo,quello,sono state una serie di fatti,persone e condizioni a far partire il viaggio.
di nuovo grazie, massimo!
le tue mail sono state importanti per me, in questo preciso momento, in quanto, soprattutto per quello che hai riferito sulla ragazza, rispondono a mie domande, alle quali mi sarebbe stato difficile rispondere da sola.
hai ragione: l’evoluzione o l’involuzione personali non accadono mai per via di un solo stimolo ma per una concomitanza o una successione di eventi.
mi farebbe piacere poter pensare che i tuoi nonni hanno fatto in tempo ad essere gratificati dal risultato del loro averti voluto bene.
buon proseguimento sul cammino della conoscenza di te che hai intrapreso e da cui già hai potuto trarre risultati così positivi.
Anche io ti ringrazio per aver insistino nel sapere e nel capire =) grazie della tua ammirazzione .
Vi lascio con un ultimo tributo http://aecaosta.it/racconti/html/nessun_luogo_e_lontano.html da leggere quando si hanno 10 minuti di scazzo =)
L’ipocrisia è una cosa che mi ha sempre fatto sentire molto sola. Secondo me la vita è bella, ma c’è molto bigottismo. Io posso capire i giovani e anche le donne, ma secondo me arriva un’età nella vita in cui si va avanti solo con la verità, altrimenti si resta persone prive di spessore. Ma neanche l’uomo che ha dato la vita per me ha mai pensato di potermi amare. Non è tanto presuntuoso. L’unico innamoramento che conosco è quello che porta un uomo ad aspettare. Poi, come ti ho detto, ci sono quelli che non ne sbagliano una perché sono persone che rifiutano i primi posti e altri che manifestano la loro umanità senza per questo ledere la dignità della donna. Ma capirai bene che non ci puoi raccontare il libro cuore… perché in primo luogo siamo adulti e vaccinati, e non ci vergogniamo di manifestarci a qualcuno che sembra al di sopra di ogni sospetto, e poi perché l’amore di cui parli si dimostra come tu non sei mai stato capace di fare. E questo lo rispetto. Anzi sono proprio le aspettative che crei a metterti in cattiva luce. Ovviamente si tratta del mio pensiero.
Pensiero tardivo, Rossè.
A volte non basta l’amore.
Sono fidanzata da 4 anni, e mi sento costantemente sola continuano a dirmi che il problema di fondo è mio,ma non è cosi, il mio ragazzo è completamente diverso da me, ha soldi, una famiglia unita, non sa cosa significa sofferenza e grazie a Dio sta sempre bene.
Io l’opposto, una povera nata con un cancro, viva per miracolo e inferiore al mondo intero ,una famiglia sgretolata e il cuore super sensibile.
È proprio la sensibilità che ci fotte.
Quando si è troppo sensibili ci si resta male per ogni cosa, anche minima, ci si aspettano cose che se poi non arrivano, fanno male.
Insomma, quando la felicita inizia a dipendere da tutti coloro a cui ci leghiamo inizia ad essere sbagliato.
La felicità deve dipendere da noi, la solitudine dipende da noi.
Non servono miliardi di amici, semplicemente stare bene con se stessi e confermo, stare troppo tempo da soli, con se stessi, è l’errore più grande.
Fa paura, vedersi da così vicino.
Fa terrore.
Ve lo…
A me succede il contrario, che più gente mi cerca contemporaneamente. Ogni tanto ho bisogno dei miei spazi.