Buongiorno a tutti, non scrivo molto su questo forum ma questa volta sento particolarmente il bisogno di esternare il mio stato d’animo.
È un periodo veramente pessimo, ho una sensazione in me che mi distrugge, mi sento terribilmente solo, questa cosa mi causa una tristezza ed apatia verso ogni situazione.
Ho la fortuna di avere una professione in proprio, la quale però si rivela essere anche una lama a doppio taglio, infatti passo intere settimane completamente solo. Al momento vivo ancora in famiglia, ma sento che tra non molto dovrò trovare una sistemazione indipendente il che non farebbe altro che aumentare le ore di solitudine.
Personalmente penso che la causa scatenante di questa mia situazione siano una serie di delusioni in campo affettivo derivate da storie finite male ed altre situazioni simili.
Il fatto è che al momento non riesco a vedere la fine di tutto questo a volte mi verrebbe anche di lamentarmi della mia vita, ma so che non posso farlo, sarebbe un insulto a chi ha veri problemi ben più importanti dei miei. Come dicevo ho una professione che mi piace molto, la definirei quasi una passione più che un lavoro, ho fatto tanto per arrivare a questo punto, per creare qualcosa ma ci sono giorni in cui apro gli occhi al mattino e mi chiedo: ”perché dovrei lavorare oggi?, per chi?, che senso ha se davanti a me vedo solo il vuoto?”
Certo ho delle uscite serali con amici, si passano anche dei bei momenti, sì ma poi?…. finita la serata tutti a casa con rispettivi fidanzati o famiglie e la situazione non cambia.
A rendere il tutto ancor più triste è l’avvicinarsi delle festività, passare il Natale in questa condizione non è per niente piacevole, certo c’è la vicinanza della famiglia, ma non serve a molto. Sento la mancanza di una persona vicina con la quale condividere dei momenti piacevoli anche piccole cose, come semplicemente vedere un film insieme oppure fare una passeggiata.
Vivere questa situazione non è per niente facile, tuttavia non voglio neanche rifugiarmi nell’adattarmi alla prima persona che mi si presenta davanti.
Solitamente non sono un forte utilizzatore di questi strumenti multimediali ma ho sentito il bisogno di scrivere, so anche che ognuno di noi ha dentro di se le capacità per superare ogni situazione perché sostanzialmente siamo stati progettati per superare anche questo ma quando ci sei dentro è dura, molto dura!
Ringrazio tutti.
Un cordiale saluto.
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Categorie: - Me stesso
posso dirti che, almeno per, il Natale è un periodo davvero difficile. Mi sento sola dentro, anche se sola non sono, mi allontano da tutti e mi chiudo. Per quanto mi sforzi non riesco ne a dare ne a ricevere amore.. e io sono fidanzata… innamorata (almeno credo!)… ma ci sono momenti in cui mi sento sola in maniera devastante.
Non basta circondarsi d’amore se la solitudine ce l’abbiamo dentro…
Un abbraccio..
@ enduzzo
Ti ringrazio della risposta.
Passare le festività in questa condizione è veramente brutto, speriamo che passi presto.
Ti auguro di ritrovare presto il giusto equilibrio, forse avendo qualcuno accanto è più facile riuscire a ritrovarsi.
Passerà, prima o poi passerà tutto!
Un forte abbraccio anche da parte mia.
A volte leggere situazioni emotive simili alle proprie fa sentire un po’ meno soli. E’ come se si trovasse un appoggio, o meglio, un alleato contro un nemico (il nemico) più temuto dall’uomo: sé stesso.
Infatti la solitudine non è la causa del tuo malessere, del nostro malessere. La solitudine è una situazione che porta a rifletterti svelando te stesso. Effettivamente non ha torto chi dice che non si è mai soli, che in fondo siamo sempre in compagnia di noi stessi. Ma è proprio questa compagnia, che si fa invadente nella solitudine, che ci angoscia. E questo fatto non riguarda solo chi ha dei problemi esistenziali, ma ci riguarda tutti quanti. Certo chi deve risolvere dei problemi irrisolti probabilmente soffrirà molto nel “vedersi” nella solitudine (e per quanto sia faticoso e sofferente è una tappa necessaria per ritrovarsi) ma ciònonostante anche chi sta bene da solo, alla lunga, sente il bisogno di compagnia. Siamo fatti così, c’è solo da accettare che la nostra stessa identità è in continuo divenire e si nutre della dipendenza sociale, nonché affettiva, dove la dipendenza è da intendere come una condizione esistenziale per l’uomo e non come patologia. Il problema è che, al di là del fatto che trovare una persona affine non è cosa facile, per trovare la persona giusta di certo non si dovrebbe partire con questa necessità di trovarla, perchè altrimenti il velo dell’amore si ispessisce e si rischia di cadere nell’oblio dell’illusione.
Quindi il consiglio che ti (ci) vorrei dare è quello di trovare familiarità con te stesso nella solitudine, senza rifuggirti, conosciti e riempi la tua vita con le cose belle, semplicemente con le cose belle, e non avere fretta di trovare una compagna. E’ difficile al giorno d’oggi stare da soli, forse perchè in una società come la nostra siamo già sempre e comunque troppo soli. Non abbiamo più nemmeno un ideale con il quale cullarci, non abbiamo speranze. Di fronte al crudo dato di realtà siamo annichiliti e per tanto dobbiamo trovare la motivazione solo rivolgendoci al nostro sè. Qualora succedesse, così anche per sbaglio, che si riuscisse a trovare quella sintonia con se stessi, beh allora credo che ogni cosa che ti possa capitare nella vita (compresa la conoscenza di una donna) potrà trarre un godimento maggiore.
Scusa la lunghezza, saluti e buon viaggio =)
Ringrazio Leonardo88.
Concordo pienamente con te su fatto di trovare un equilibrio personale altrimenti non si riuscirà mai a star bene con una persona, qualora dovesse capitare l’occasione d’incontrarla.
Il fatto è che mentre sei in questa sensazione diventa anche difficoltoso affrontarla perchè sei completamente demotivato in tutto e fatichi anche a concentrarti su quelle passioni o interessi che prima ti coinvolgevano.
E’ una situazione paradossale nella quale gli unici elementi che posso portarti alla guarigione sono demoliti dalla malattia stessa.
Quindi ti trovi a poter contare solo sulla tua razionalità per uscirne; la quale a volte vacilla anch’essa.
Ti capisco perchè sono più o meno nella tua condiizione. Ci sono giorni in cui mi sento pieno di vitalità, in cui riesco a imboccare il giusto cammino mentale che mi rafforza e mi stimola. Poi però ripiombo nel peso della solitudine, perchè inevitabilmente ritorna. Non credo esistano parole o consigli giusti da formulare.
Non è cosa facile liberare la testa e pensare solo alle cose che ci fanno stare bene. Però c’è da accettare che bisogna faticare, bisogna tirare fuori le palle e cambiare atteggiamento. E’ quello che sto cercando da mesi di fare io, e riconosco che a volte è quasi impossibile. Anche se lo fai per un certo periodo poi mi dico: e adesso? Mi sto riempiendo la vita con tante cose da fare, nella distrazione si può eludere la solitudine. Ma in realtà è sempre li. Non so quanto reggerò. Probabilmente alla prima occasione mi aggrapperò ad una persona, eppure so che se lo faccio non risolverò proprio nulla. Se non si riesce a stare da soli non si può veramente stare con qualcuno. Beh ci sarebbero tante cose che vorrei dire, ma non vorrei dare potere a certi pensieri, piuttosto cercherò qualcosa che mi distragga…fallo anche tu ogni volta che senti bussare certi pensieri. Puoi anche non aprirgli e concentrarti su altro, anche sforzandoti un po’.
Buona guarigione =)
Affrontare la vita da soli richiede evidentemente tanto coraggio, ritirarsi in se stessi e cercare dentro di se le forze per andare avanti richiede altrettanto coraggio. Sai che nella vita potresti magari perdere le sfide che ti poni, o magari potresti trovarti da solo nel momento in cui avrai un bisogno disperato di una mano. Sai anche che è meglio avere vicino persone che sanno lottare, come te. Ci sono persone che non possono accompagnarti nella tua lotta perchè magari sono disinteressate e hanno paura che tu vinca, o magari anche che tu perda. In entrambi i casi non resta che andare avanti da soli. Io sono una persona che vive meglio nella solitudine piuttosto che nel caos del mondo che mi circonda. Ho riflettuto nei giorni scorsi di quanto sia importante e necessario nella vita di ognuno di noi, la mia in primis, vivere dei momenti di solitudine, ed esserne magari anche orgogliosi senza attrarre o elemosinare attenzioni poichè si riescono a capire delle cose che nel confronto con gli altri, persino con gli amici piu’ stretti, forse sono impossibili da chiarire e da verificare. La solitudine a volte può diventare una scelta di vita, così come la mia. Se raccontassi la mia vita a un qualsiasi ragazzo coetaneo “del giorno d’oggi” o meglio definito come “del mondo e della società di oggi” chissà come la definirebbe. Poche uscite con gli amici, tanto lavoro, tanti spazi creati da me e solo per me. Tanto per fare un esempio, ormai saranno molti mesi in cui non esco il sabato sera, vuoi per colpa dei vari impegni e vuoi per altri motivi quali, tra essi, la mancanza di voglia; Guai per un 24enne non uscire al sabato sera, non andare a ballare, non andare a broccolare in qualche locale, guai! Ma c’è da dire che se la solitudine si è costretti a seguirla allora qui si cade nel fondo del vortice rischiando di farsi male, solo in questo caso bisogna cercare di uscire più velocemente possibile da questo vortice. Quando uno sceglie di stare in solitudine, -nel momento in cui la sceglie- sceglie anche il dolore della solitudine stessa, la gioia della solitudine. Non è una cosa che rende sempre ed esclusivamente felici lo stare da soli. Molte volte mi si rimprovera di non essere partecipe nel gruppo tra persone, oppure il fatto di isolarmi completamente da un discorso. Se il gruppo in quel momento mi piace, mi trasmette qualcosa, sono il primo a rimanere in mezzo agli altri. Se non mi da nulla, mi sento meglio nella mia solitudine. E poi, parlandoci chiaro, a chi non è mai capitato di stare in mezzo a tante persone e di sentirsi solo? A volte si è soli in compagnia e si è soli stando da soli, sinceramente non so quale delle due solitudini sia peggio. Se è una condizione che non vuoi cerca di uscire da questo vortice, ci sono mille modi per conoscere gente nuova. Volere e potere. Tieni duro….
“I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per sè stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci.”
Da “La Soltudine dei numeri primi” di Paolo Giordano
Capisco perfettamente cosa provi, anch’io da un po’ di tempo a questa parte mi sento così, terribilmente sola. E’ molto dura soprattutto quando tutti intorno a te sembrano aver trovato “la persona giusta”. Cominci a chiederti perchè proprio tu non ci riesci, cosa hai meno degli altri, senza riuscire a dare una risposta a questi interrogativi!!!! Io almeno non ci riesco..e per quanto sia importante la presenza della famiglia e degli amici non è mai comunque sufficiente. Potrei darti banali consigli, gli stessi che tanti danno anche a me, ma penso che ne avrai la testa piena :)!!!
Non mollare in ogni caso (anzi non molliamo 🙂 ) i periodi bui toccano a tutti prima o poi vedrai che riuscirai ad uscirne ;)!!!
Ringrazio tutti delle risposte.
@Davidino, sto lavorando molto su me stesso, non mollo, ma a volte è davvero difficile ma sto lottando.
@Anyu, grazie non c’è nulla da aggiunigere a quanto scrivi, si vede che la tua situazione è molto simile alla mia.
Tutto passa, ne son convinto ma quando ci sei dentro è devastante, una lotta quotidiana.
Siamo arrivati al Natale e nulla è cambiato, anzi….
Non vedo l’ora che passino in fretta queste festività.
Un sincero augurio di buon Natale a tutti.