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Lettera pubblicata il 17 Aprile 2016. L'autore, generazione1000euro, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Hai un lavoro, uno stipendio, una famiglia non sei povero.Quando vedi persone che sembrano avere di più in realtà pensa che molte( alcune io ne conosco) si fanno i debiti perche’ siglano contratti di acquisti e non pagano le rate, conosco chi cambia cellulari ogni tre mesi altrimenti poi non hanno soldi per pagare le
rate e vengono rotti le scatole dal recupero crediti… poi ci sono anche persone che se ne fragano e si indebitano o anche peggio vivono sulle spalle dello stato beh…non credere siano ricche, i ricchi sono sempre meno, l ‘importante è non essere poveri nell’animo
Caro povero, leggendo sto pensando che ti senti talmente povero che hai perso anche il nome. Scherzavo. Ma come ti chiami? Io sono Roberto. Il tuo affitto é troppo caro. Hai pensato ad un prestito per acquistarti un appartamento? Ti costerebbe meno.
In Italia ci sono 5 milioni di poveri,
e portroppo queste situazioni esistono a meno di mettere il paraocchi
e il ceto medio un pò alla volta comincia a scendere verso la soglia della povertà.
Dato che in italia siamo in 60 milioni
è ovvio che ci sono anche quelli che
fanno le vacanze magari due volte l’anno e vanno al ristorante
e magari a prenotare c’è il tutto esaurito.
Le due realtà coesistono, è così da sempre.
La povertà va combattuta e pur coi suoi difetti non da poco
sono favorevole al reddito di cittadinanza
e qualunque legge che possa ridurla.
Sono contraria ad ogni ostentazione di ricchezza, ognuno deve avere ciò che gli
serve per vivere con dignità.
Generazione1000euro,
se leggi ancora e se vuoi parlarne: com’è oggi la tua situazione, a distanza di qualche anno dalla tua lettera? Le cose sono rimaste uguale, migliorate o peggiorate?
Dipende dal tuo punto di vista. Se pensiamo all’Italia degli anni Ottanta, beh, allora va sempre peggio e ci siamo impoveriti, se pensiamo ad alcune realtà fuori dall’Occidente, allora stiamo messi ancora bene perché possiamo mangiare, scaldarci e comprarci le medicine. C’è una cosa che però proprio non mi piace dell’Italia, ossia lo Stato che aumenta sempre più i controlli stringendo il cappio intorno alla gola delle persone. Nei Paesi poveri se non altro vige l’anarchia e se hai qualcosa ti puoi mettere per strada a venderlo senza troppi controlli e in questo modo arrangiarti un po’. In Italia sta diventando impossibile persino arrangiarsi.
Con 1300 euro al mese, diviso per il numero di bocche da satollare e considerato un affitto pari al 50% del reddito… chiaro che il postatore del 2016 era già allora un povero certificato, e di quelli seri. Spero che abbia trovato il modo di alzare il reddito familiare, se no non restano che i due pacchi di pasta che ti danno in parrocchia.
“Affamare la Bestia” ossia ridurre le tasse,
in modo da costringere lo stato a non fare spese
inutili è la teoria propagandata e anche
con abbastanza successo da Reagan.
Da noi c’è il problema che invece verrebbe
scaricata sul debito pubblico aumentandolo.
In effetti c’è una troppa presenza dello stato
nella vita dei cittadini.
Pensare di essere ricco cambierebbe qualcosa? Essere ricchi, non vuoldire essere tranquilli rispetto al futuro. Quello che non si tiene conto è che uno può essere ricco avere molti soldi, ma di conseguenza, dovrà avere a che fare con persone nelle sue stesse condizioni, cioè dovrà essere in confronto con altri ricchi, cioè c’è tutto un tenore di vita da mantenere, invidiando magari il povero, che avendo meno soldi è più felice, poichè ha libertà di ridere sguaiatamente quanto vuole. Senza contare che ci sono un sacco di spese e l’aspettativa che hanno gli altri, che siccome sei ricco, con un tenore di vita alto, si debbano buttare i soldi dalla finestra. Ma poi c’è la fine. È la fine è uguale per tutti, cioè si va in bagno e si fa la cacca, e la modalità è la stessa, che tu sia donna o uomo, che tu sia bella o brutta, che tu possa essere alto 1.90 oppure 1.71( io ho il complesso dell’altezza); puoi essere “RICCO” o “POVERO”, ma la cacca la fanno tutti nello stesso modello di WC che hai tu, tipo Dolomite, Grohe ecc.
Non farti pare, per certi versi sei molto più ricco tu, Perchè molti pensieri, tipo trasformare i soldi in altri soldi, non ne hai, ed è una posizione invidiabile
Dico solo 2 parole al riguardo anche io. Per me infatti, con certe eccezioni, il ceto medio, almeno fino a poco fa, era quello più vantaggioso. Perchè si riusciva a vivere più che dignitosamente, magari senza essere sottoposto a troppo stress. Non bisogna dimenticare infatti che nessuno ha mai regalato niente. Le persone ricche, che ci sono tutt’ora, spesso hanno però molte preoccupazioni. I soldi che hanno (se non sono stati ereditati o qualcosa del genere) sono quasi certamente frutto di un durissimo lavoro, di rischi corsi, di stress e di mancanza di tempo libero e di vita privata. Ma come ha osservato qualcuno, ormai anche il ceto medio scivola verso la povertà. Irreversibilmente e inesorabilmente, secondo me. Le cause le conosciamo tutti.
La morale di tutto questo quale è? Che forse dopotutto quelli che hanno meno preoccupazioni sono proprio i poveri. Almeno dal punto di vista psichico. Perchè loro alla loro povertà ci sono abituati. Gli altri invece vivono nella paura (più che giustificata) di perdere le loro ricchezze e i loro beni.
Bhe ti capisco è oramai da anni che non vado dal dentista non vado in vacanza non vado fuori a mangiare non mi godonla vita.
Sto facendo una vita di merda non so neanche perché la sto facendo… A volte mi viene voglia di porre fine alla mia vita e cmq 1300 euro sono tanti mio padre non lavora mi madre prende 600 euro e siamo in 5 in famiglia più il cane.
Siamo con molti debiti non abbiamo vestiti bho…