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Lettera pubblicata il 17 Aprile 2016. L'autore, generazione1000euro, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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voglio anche dire una cosa a chi pensa che noi donne siamo “favorite” nella carriera perchè possiamo sempre scegliere i compromessi se le cose si fanno “difficili”:
1) chi ti propone un compromesso facendoti proposte strane, non è assolutamente interessato a offrirti un lavoro serio. quindi, anche ammesso che una sia disposta a cedere a questo, non troverà quello che si aspetta e spera di trovare DOPO.
2) noi donne dobbiamo lottare il doppio o il triplo per ottenere credibilità in certi settori. io ad esempio opero nel ramo informatico. su internet, per riuscire ad avere un mio “seguito”, ho dovuto aprire degli account fasulli con i quali faccio credere di essere un nerd bruttino e occhialuto esperto smanettone ( la gente nella sua testa ricollega l’ esperto di informatica a questa figura, ormai nell’ immaginario collettivo è una cosa radicata ), perchè se dicessi chiaramente che sono invece una bella e sensuale gnoccolona, i miei lavori non se li inculerebbe nessuno e riceverei solo e unicamente proposte equivoche. Nulla da obiettare per carità, ma è una cosa alla quale non sono interessata. tutto qui. E d’ altra parte non vedo perchè i miei studi e i miei “esperimenti” sul campo devono essere costantemente messi in dubbio solo perchè non ho il pisello. Così, invece che Maria Grazia mi faccio chiamaro “Mario” e ho risolto la questione. Anche se è molto triste dover arrivare a “nascondersi” e a fingersi qualcun altro pur di spuntarla!
avete capito com’è la storia, cari miei ?? quindi piantatela di scrivere tante idiozie. TUTTI abbiamo le nostre belle grane da risolverci.
saluti.
🙂 maria grazia ho risoooooooo
dai, facciamoci un pisello anche noi! ce lo attacchiamo sul monte di Venere, ci starebbe… :))))
Beh, con 1.300 euro in tre, tecnicamente siete tre poveri. Perciò il tuo sentimento è ampiamente in linea con la realtà, lo dice l’ISTAT. Con una cifra mensile di questo tenore peraltro si resta esposti alle avversità, c’è poco da fare. Basta che pensi a una modesta malattia, a un impianto dentale, alla cinghia di distribuzione da cambiare… purtroppo non è questione di avere o meno il nuovo i-phone. Ti servirà una grande saldezza morale per sopravvivere, ma mi sembri lucido e analitico quanto basta a cogliere la pesantezza della tua situazione. Tuttavia, ha ragione Schopenhauer: la cosa di gran lunga più importante è la salute. Cerca di assumere molta vitamina C.
Maria Graziaaa! pensare che invece fino a qualche tempo fa c’erano uomini di nome Mario che si facevano chiamare “Maria”. Anzi… MERI. Ormai va tutto al contrario!! 😀
Maria Grazia, e cosa dice sempre il dissacratore ?..
Le donne con un cervello:
1. Danno fastidio
2. Fanno paura
3. Scatenano nell’ uomo il senso di competizione
Quindi la tua scelta di “cambiare sesso” per poter lavorare in un settore qualificato è più che ovvia e sensata. So ad esempio di donne che negli incontri d’ affari “de visu” mandano un delegato o un prestanome uomo per presentare i loro progetti, non solo per ottenere più considerazione ma anche per non ricevere inviti inopportuni ( una cosa all’ ordine del giorno se sei carina e hai meno di 55 anni ). io sono piuttosto maschilista ( in realtà tutti gli uomini lo sono, in un modo o in un altro ), però devo ammettere che nel lavoro le donne si impegnano di più sono più oneste e più competenti. E’ nelle relazioni affettive che sono disastrose: troppo emotive, egoiste e manipolatrici. Ma vabbè… pazienza. Se si è furbi si impara a gestire le loro follie uterine 🙂
Riguardo alla povertà non c’è molto da dire: chi sta senza soldi è un derelitto e un rifiuto sociale perchè i poveri come dice Sofia non possono permettersi un c...., non hanno alcun potere e alcuna voce in capitolo, sono solo destinati a mangiarsi la merda che chi sta più in alto di loro gli propina. Puoi avere tutta l’ intelligenza e i principi che vuoi ma se hai le pezze al culo per gli altri resti un povero stronzo, una vita senza soldi è una vita di merda ed è inutile che ce la raccontiamo. Questa è la nuda e cruda verità, mi spiace.
Cassy, pensa che hanno introdotto nel mercato un aggeggio portatile di plastica che permette alle donne di fare la pipì in piedi quando sono fuori casa e si trovano all’ aperto. Anni fa ebbi la stessa idea imprenditoriale e chiesi un finanziamento per poterla realizzare, ma i miei interlocutori ( tutti uomini e tutti conservatori ) mi risero in faccia. Oggi, quella mia idea di tanti anni fa è realtà e sta facendo arricchire. Qualcun altro, però. 😉
Sparky.. ehh già! 😀
dissacratore, bisogna vedere da cosa sono scaturite le nostre “follie uterine” 😉
comunque non parlerei di “manipolazione”, quanto piuttosto di un tentativo per indurre l’ altro a restare con noi cercando di mostrargli il nostro lato migliore. Lo fanno anche i maschi, sta tranquillo!
Per il resto, mi trovo abbastanza d’ accordo con quanto dici, anche se continuo a non capire in cosa saresti maschilista.. io ti trovo invece un uomo lucido e obiettivo. Ciao!
Ho presente maria grazia!
Ma l’invenzione più geniale ancora sono le coppette mestruali in silicone 🙂 vorrei tanto averle inventate ioooooooo…
Non spandono nemmeno una goccia, una figataaaaaaa!!!!
Buona notte anche a te.
Ora vado davvero a dormire, come le galline!
Ah, no sono un’OCA, me n’ero scordata!
uhahaauahahauahaha
:))))
Cassandra, interessante questa cosa delle coppette al silicone per quando hai il marchese, non l’ avevo mai sentita.. comunque mi sa che in questo rimango sul “tradizionale”, con il mio caro vecchio compagno di mille avventure: il supersottile lungo con ali 🙂
🙂
e la spugnetta a forma di cuore per poter fare sesso anche in quei giorni senza sbrodolare?????
🙂
io invece sono una sperimentatrice, le ho provate tutte!!!!
Tornando in tema… osservando le realtà agricole e sociali, noto una penuria di liquidità ed una sovrabbondanza, invece, di burocrazia, regole e cappi che stritolano qualunque volontà.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno di voi conosce, in Italia, qualche realtà allargata (co-housing con orti comuni) che vive principalmente di baratto.