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Sentirsi una nullità, fuori posto, costruito..

di francescocutre

Salve a tutti, mi presento, mi chiamo Francesco ho 17 anni e abito in un piccolo paese dell’entroterra calabrese. Ho talmente tante cose da dire, che non so nemmeno da dove iniziare. Bene, da quando sono piccolo non ho mai avuto distinzioni nel stare con maschi o con femmine, mi trovavo bene con entrambi, ma qui c’è una distinzione netta, Maschi con Maschi, Femmine con Femmine, da qui hanno iniziato a chiamarmi “Ricchione”, “Femminuccia”, ho passato un intera parte della mia vita sotto le ingiurie di tutti, sono sempre stato un tipo tranquillo e sono sempre rimasto zitto, ad incassare. Entro nell’adolescenza, sempre gli stessi problemi, Francesco che si veste in maniera strana, Francesco che ha anche amiche femmine, Francesco che si fa i capelli in maniera diversa, mi sono sempre considerato diverso dagli altri, fino a restare solo, più o meno. Passo interi pomeriggi a casa, tranne quando i miei “amici” rimasti soli mi chiamano per uscire, odio tutti, non riesco a non fregarmene del giudizio altrui, mi faccio mille complessi e mi devo anche adattare sotto un certo aspetto. A casa non va di certo meglio, i miei non si parlano ma non divorziano (mentalità) , con mio padre non ho nessunissimo rapporto e mia mamma per quanto la posso amare non mi capisce, tutta la rabbia, le delusioni, la vergogna accumulata dentro in questi anni mi ha portato ad una forma di Gastrite, che sto cercando di curare. Nessuno mi ha mai dato fiducia, solo “non ce la farai” “dici così ma non farai nulla”, tutto questo mi ha portato a sentirmi sempre inferiore a tutto e a tutti. Sono in quinta superiore, e quest’anno come finisco vorrei partire per Milano, a cercare di realizzare il mio sogno, lavorare in Radio! Amo parlare, comunicare, ridere, essere me stesso, stare in compagnia, sballarmi, godermi la vita! Cosa che non ho mai fatto ancora. Spero solo di riuscirci, ma ho sempre 284749 però, se, ma poi li rimarrò solo, non conoscerò nessuno e sarà un altro incubo.. ho paure.. vorrei solo convincermi di potercela fare, che non sono un fallito come gli altri pensano, voglio vivere, voglio essere LIBERO!

Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amicizia - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Angelo -

    Caro Francesco, credo che il problema principale sia l’intolleranza, o meglio ancora, la mancanza di amore e di rispetto. Ci si riempie di belle parole, si assumono atteggiamenti ideologici che strappano il plauso, ma nella pratica gli esseri umani vengono discriminati ed emarginati continuamente se il loro modo di essere non collima con l'”ideologia dominante” o comune. Ti capisco, dunque, benissimo. Chi è più sensibile, come te, soffre maggiormente. Anche io mi trovavo e mi trovo più a mio agio a coltivare amicizie femminili, ma la mia sensibilità viene bollata spesso come debolezza, infantilismo, eccesso o non so che altro. Peraltro,mia moglie mi ha sposato proprio per la mia indole. L’unico consiglio che mi permetto di darti è di non lasciarti schiacciare dagli altri, di agire con serenità ma determinazione. Andare a Milano, cambiare aria, può essere una soluzione al momento. Gli amici te li farai, devi avere fiducia in te stesso ma anche nel prossimo. Le persone non sono tutte insensibili, solo che chi si comporta in un certo modo – anche se in minoranza – fa molto male e ci sembra che il mondo sia uniformemente cattivo, ma non è così. In bocca al lupo. Ti ammiro perchè alla tua età sei già molto profondo e maturo.

  2. 2
    whyme -

    Ciao Francesco,
    Prima di tutto coraggio, sii forte come lo sei stato finora, non ti abbattere e non farti abbattere dagli altri. Molte persone hanno la bocca, ma non il cervello per parlare.
    Da quello che ho letto mi ricordi un mio amico conosciuto a milano. Anche lui calabro, si spostò a milano al termine del liceo per l università, ma soprattutto per uscire da quello terra in cui, purtroppo, la mentalità è ancora chiusa. Per lui, omosessuale, venire a Milano fu una liberazione. Quello che posso dirti è di fare lo stesso, vai in una grande città, all’estero o in Italia, fatti un nuovo giro di amici e troverai persone che ti apprezzeranno per quello che sei, buttati nelle nuove esperienze!

  3. 3
    Mould -

    Francesco, vai così! Milano ti aspetta! Dimostra quello che puoi fare, lavora, fatica e, con tutta la determinazione e la voglia di rivalsa che ti si è accumulata in corpo, sono certa che raggiungerai tutti i tuoi obiettivi!
    Per le paura che provi, sappi che è sbagliato che tu le senta ora. L’euforia di essere in una nuova città, di vivere nuove esperienze, nuovi rapporti, cancellerà tutte queste preoccupazioni. Sii solo te stesso e troverai coloro con cui ti sentirai a tuo agio.
    Ciao!

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