Egr. Direttore,
sono alcuni mesi che la seguo e ho letto numerosi interventi. Avrei voluto rispondere a molti e soprattutto mi riconosco spesso in molte persone che scrivono. Questo è il mio primo intervento e quindi cercherò di essere preciso e sintetico. Il punto è questo.
Ho quasi 38 anni, una professione più che rispettabile, molto apprezzato nel lavoro. Sono comunque soddisfatto dei traguardi raggiunti, un buono stipendio (in proporzione alla crisi attuale), casa di proprietà (con mutuo) e la possibilità di permettermi a volte anche vacanze interessanti. Detto questo tutto bene. Eppure c’è qualcosa che ancora non mi torna.
Nella mia vita sociale, ormai ridotta veramente all’osso, mi sento quasi sempre come se fossi un estraneo. Qualcosa di strano, non molesto ma comunque diverso e da avvicinare con cautela.
Ripeto che sono molto ben inserito nella società civile e che mi ritengo in tutto umilmente nella media dei nostri giorni. C’è un punto tuttavia. Mi sono chiamato fuori dalle mode social (nonostante sia on line 24He abile nell’uso dei PC – presente sui social agli esordi, ma ora non più), non posseggo Facebook e twitter vari, non mi piacciono i selfie (Autoscatto), non ho tatuaggi, non seguo le mode imposte dai media, cerco di mantenere la stessa scala di valori che esiste da migliaia di anni e che negli ultimi dieci è stata ribaltata. Non faccio parte di quel “pensiero unico” imperante, ma cerco sempre di ragionare con la mia testa. Insomma non proseguo perchè altri in questo sito hanno già scritto meglio queste cose.
Mi ritrovo quindi il più delle volte escluso, in un certo senso emarginato [chiedo scusa a chiunque abbia problemi VERI di emarginazione, la mia è considerazione sulla società attuale], insomma solo. La comunicazione pare basata solo ed esclusivamente su whatsapp.
Concludo quindi, caro Direttore, con questa domanda. Si possono dunque affrontare i tempi moderni in assenza di social, senza essere per forza considerati degli abatini antichi con probabili disturbi mentali e forse con qualche deviazione molesta?
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni
“Abatini antichi” mi piace un sacco….secondo me sei simpatico. Un sacco di persone interessanti e intelligenti si pongono questa domanda, secondo me.
grazie Kati… un saluto per te!!
Certo che si può stare lontani dai social, ma appunto si resta un pò tagliati fuori (anche io non sono su FB o simili) e inoltre la difficoltà sta nel poter incontrare altri outsider essendo per vocazione estranei alla comunicazione rapida.
Ciao! Condivido in pieno il tuo pensiero. Io credo che senza una vita virtuale si possa vivere. Il problema è che noi crediamo in quei valori che, come hai detto tu, da dieci anni sino stati ribaltati. E nella generazione Facebook difficilmente riescono a sopravvivere. Magari saremo degli abatini ma preferisco questo all’omologazione…
Un saluto
Ciao ma a 38 anni non credo tu debba porti il problema… Di essere fuori dai social….
Sei già abbastanza grande. :)))
Quindi va bene così !!!!
Perplessa, è vero che il problema alla mia età conta poco.. anzi conta davvero zero. Il mio è più un discorso di “omologazione” come scrive Stargate (che già ho avuto modo di leggere e apprezzare in altri interventi). La mia perplessità nasce proprio da persone della mia stessa età che sono vittime di questa attuale consuetudine e da cui invece mi aspetterei un realismo di vita ben diverso. Ciao, a presto.
Ciao!
Io su facebook mi sono disattivata da un pezzo. Ho un altro tipo di problemi ben più seri di un social network ma devo ammettere che ho sempre vissuto bene ugualmente sin dall’inizio.