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Sensazioni in amore

di epromtec
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Agosto 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    maria grazia -

    “Che c.... te ne fai di essere SOLO amico della donna che senti tua.”

    d’ accordissimo Golem. io non potrei mai accettare che l’ uomo che amo mi veda solo come una presenza rassicurante e amichevole con cui confrontarsi piacevolmente in modo fraterno. a mio parere non c’è niente di più triste. preferisco piuttosto che l’ uomo che amo mi detesti, se proprio non può ri-amarmi.

  2. 12
    maria grazia -

    ehh caro M.! … se tutti riuscissero semplicemente a fare quello che tu suggerisci nel commento 10, quante CATASTROFI umane, sociali, relazionali si eviterebbero. oltre a interminabili quanto inutili dibattiti sulla presunta valenza degli amori non corrisposti.
    ma siamo essere imperfetti e illogici ( proprio perchè “umani” ) e, come tali, VOGLIAMO PER FORZA VEDERE QUELLO CHE NON C’E’. altrimenti, perchè tanta gente continuerebbe a seguire le mode, a cercare di omologarsi alla massa, a frequentare i casinò o a giocare al lotto ?..

  3. 13
    epromtec -

    Ovviamente mi aspettavo commenti di questo genere, anche perchè fossi stato io dalla vostra parte….sarei stato molto ma molto più duro nel dare giudizi!! La sostanziale differenza è che bisogna passarci, bisogna sbatterci la testa…. Vi posso assicurare che non è per nulla semplice; la frase “al cuor non si comanda” non potrebbe essere più veritiera! Comunque a parte questo, ho precisato che ad oggi la situazione è ferma, chiusa, non c’è nulla che ci porti oltre una semplice chiacchierata! Non sono ne amico e ne mi sto facendo prendere per il culo. La mia domanda era: a nessuno di voi è capitato, magari anche a distanza di anni, di realizzare una sensazione di cui era fermamente convinto? Per me l’amore è una cosa che va oltre ogni cosa, e se nel nostro cammino incrociamo una persona che ci fa provare queste emozioni, parlo di emozioni che ti fanno chiudere la gola, che non ti fanno quasi respirare, non può essere un caso…

  4. 14
    Almost-Imperfect -

    epromtec, al di la del fatto che ti ha rifilato tante scuse classiche e scontate, credo che ormai questa relazione si sia raffreddata e difficilmente potrà tornare a quello che era.
    A parere mio quando all’impressione iniziale si aggiunge un reale vissuto ed una consapevolezza sull’altro e sui sentimenti di entrambi e soprattutto, quando il rapporto non ingrana o subisce degli scossoni importanti, non è facile ritrovare l’entusiasmo iniziale.
    Per esperienza personale le pseudo-storie e le “amicizie” che ho avuto e che non si sono mai sviluppate, si sono trascinate così, senza diventare mai niente di più di idee, fintanto che non ho deciso di darci un taglio.
    Certo se pensi di aver trovato una persona particolarmente affine è più difficile, ma la realtà e che non hai avuto la possibilità di viverla appieno; magari con il tempo potresti esserti accorto che lei in realtà non era quello che credevi

  5. 15
    Golem -

    Epromtec, continuiamo a vivere l’equivoco di chiamare amore l’innamoramento ormonale. Ma una cosa è certa, che sia di testa o di cuore (termine improprio col quale vengono nomate le gonadi, vere artefici degli innamoramenti) te lo ripeto: se la senti tua prenditela. Ti ricordi il film “Ufficiale e Gentiluomo” con Richard Gere, quando lui va deciso in fabbrica e col sottofondo enfatico della colonna sonora solleva lei che lo guarda tra il sorpreso e l’ammirato e se la porta via? Ecco il metodo è quello. Una donna che si senta desiderata in quel modo non ti resisterà. Maria Grazia te lo conferma tra le righe che una “Femmina” casomai ti diventa amica “dopo” ma prima vuole essere amante del suo maschio, e di questo vuole sentire i “muscoli” della sua determinazione a volerla.
    Buona fortuna.

  6. 16
    rossana -

    Epromtec,
    “bisogna passarci, bisogna sbatterci la testa…. Vi posso assicurare che non è per nulla semplice; la frase “al cuor non si comanda” non potrebbe essere più veritiera!” – pur non concordando sul fatto che al cuor non si comanda (in quanto, nella maggior parte dei casi, VOLENDO, gli si comanda, eccome, e pure in tempi abbastanza brevi, sempre VOLENDO davvero, però: operando quindi una completa inversione di marcia mentale), per il resto confermo e sottoscrivo.

    inutili le analisi, gli approfondimenti, le elaborazioni e le statistiche: se certe modalità o certi momenti di crescita in “amore” sono vissuti da sani e da meno sani (sempre opinabile chi lo sia e chi no), questi evidentemente esistono, in quanto facenti parte della natura umana (maschile e femminile), che sarà difficile possa mutare in una manciata di secoli.

    nell’opera Ermione di Rossini (ripresa con variazioni dall’Andromaca di Euripide e dall’Andromaca di Racine) tutto è improntato “a un amore a senso unico, mai ricambiato, ed è questo il suo fulcro: Oreste ama Ermione; Ermione ama Pirro; Pirro ama Andromaca; Andromaca ama ancora il marito defunto. Non esiste un rapporto di amore sano, puro, disinteressato, tutto l’amore è vissuto come qualcosa di morboso: Pirro vuole vendicarsi di Andromaca con l’ucciderle il figlio; Oreste si annulla completamente per compiacere la donna che ama; Andromaca continua a rifiutare qualsiasi contatto con il mondo reale, totalmente presa dalla venerazione per un marito morto, che continua ad accusarla di infedeltà con l’inquietante presenza del figlioletto Astianatte (che la mitologia vuole già morto, ma che nell’opera viene “resuscitato”, per renderlo parte del meccanismo tragico). Lo stesso Coro, gli altri personaggi di contorno, siglano con parole fredde e dure la condanna nei confronti dell’amore (“Di tristi e rie vicende, tu sei cagione” – “Ecco le tue delizie, o amor crudele!” – “Amor mi fa vittima di un crudo poter”).” (parte della recensione di Martino Pinali).

    che piaccia o meno, che si approvi o si condanni, niente di nuovo sotto il sole!

  7. 17
    Summer -

    Sono una donna e ti assicuro che si può davvero essere condizionati fortemente da quello che le persone attorno a te pensano o da quella che credi sia la cosa giusta da fare anche se in cuor tuo senti molto fortemente degli altri sentimenti.
    Il mio consiglio è di non pensare di dover fare solo il tuo fifty, ma fai di più, il massimo, stalle vicino e abbi pazienza! Fai come dice Golem. Poi è possibile che questo ancora non basti però almeno ci avrai provato!

  8. 18
    maria grazia -

    “si può davvero essere condizionati fortemente da quello che le persone attorno a te pensano o da quella che credi sia la cosa giusta da fare”

    già! la gente rimarrebbe davvero esterrefatta nel constatare che la maggioranza delle coppie ufficiali nascono ( o NON nascono ) sulla base di quello che pensano amici, conoscenti e compaesani!

  9. 19
    rossana -

    Summer,
    sono d’accordo con te: se si è convinti delle proprie sensazioni, bisogna sempre provarci fino al totale esaurimenento delle possibili speranze (un giovane che conosco e che ritengo equilibrato lo sta facendo da cinque anni, in modo pure molto più defilato di quanto potrebbe fare Epromtec).

    sono, invece, contraria alle “prese d’assalto”, come se si trattasse di fortini da espugnare oppure dell’osso da “soffiare” al concorrente. poiché le donne hanno sia raziocinio che sentimento, non amo i “convincimenti pesanti” di nessun genere (romantici inclusi), in quanto avviliscono l’esercizio del libero arbitrio trasformandosi in una sottile forma di prevaricazione, che può sempre riservare sorprese, come spesso accade nelle cabine elettorali. secondo me, ci dev’essere un concreto interesse emotivo anche da parte del partner se si vuole avere un minimo di sincere prospettive concrete per il futuro.

  10. 20
    Golem -

    Le interessanti citazioni relative alle tragedie greche come esempi delle ineffabilità dei sentimeni umani, riprese ancira in tempi più recenti , sono iperboli ideali che proiettano le aspirazioni umane su piani NON TERRENI. Condizioni che ci provengono dall’eterno conflitto tra la realtà e l’immaginario.
    La vita che si vive realmente è quella di Ima 76, non quella di Andromaca.

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