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Lettera pubblicata il 25 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 44 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lipsia.
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Sono sinceramente dispiaciuto della tua situazione,anche se oggi a tirare la cinghia siamo siamo un po’ tutti.Stiamo affogando e sentire
parlare i politici,nella speranza di intravedere uno spiraglio, ti fanno salire la febbre. E’ una rissa continua,non si può dire chi sia peggio, si assomigliano tutti,di problemi non ne hanno,hanno solo una grandissima faccia tosta. E le previsioni non sono incoraggianti…io
mi domando se è il caso di mantenere i soldati nelle varie parti del mondo dove ci sono focolai attizzati dagli americani. E’ un lusso che non ci possiamo permettere, la nostra economia è allo sfascio,pagare
milioni di euro per mantenere i soldati all’estero, pagare le facce da galera che siedono in parlamento, loro la crisi non la sentono,nessuno ha fatto una proposta di abbassare le spese riducendo
sia lo stipendio, sia il numero dei parlamentari, tanto per quello che fanno…la vedo proprio nera. Ti capisco quando dici di essere rassegnata, io sono schifato! Ma tu non te lo puoi permettere,devi continuare ad insistere nel cercare lavoro, con poco si vive con niente la rabbia sale fino allo sproposito. Non contare sugli amici o presunti tali, quando sei in difficoltà hanno paura che tu chieda un aiuto. Sperimentato sulla mia pelle. Ho mandato tutti a quel paese e
ho un ultimo desiderio che la mia 2 figlia si scuota e si decida a fare qualcosa, era la prima della classe, si è diplomata col massimo dei voti, ma facendo il liceo non ha nessuna qualifica specifica, avrebbe dovuto fare l’università,ma non se le sentita.Spero di riuscire a tirare avanti ancora per un po’ e poi…sono fatalista:
INSCIAHALLA…sia come dio vuole. ammesso che ci sia. Coraggio lipsia
a Napoli diciamo con Eduardo De Filippo “addà passà ‘a nuttata!”
Forse perchè siamo abituati a convivere alla cattiva sorte. Mario