Salve a tutti,
ho la mente incasinata e avrei bisogno di un parere esterno alla situazione.
Senza girarci troppo intorno: sono innamorata alla follia di un ragazzo da ben 4 anni. Non ho mai smesso di amarlo, mai. Non era un ragazzo qualunque, era/è il mio migliore amico.
Ci siamo conosciuti in prima liceo, andavamo molto d’accordo, insomma come fanno tutti i migliori amici, mi aveva persino fatta conoscere a sua madre (cosa che lui non ha mai fatto con nessun’altra e so che non fa ancora).
A 16 anni mi sono dichiarata a lui, ma lui per paura di rovinare il nostro rapporto ha preferito non far nulla con me, io dopo essermi allontanata da lui, gli sono ritornata vicina, non riuscivo a stare senza di lui, e a malincuore gli ho fatto credere che mi era passato l’innamoramento per lui. Sembrava quasi che gli dispiacesse, avevo saputo tramite i suoi amici che era innamorato di me da sempre, ma siccome lui aveva avuto diversi problemi gravi familiari ci siamo un pò divisi durante l’estate, e lui ha avuto problemi sempre peggiori.
Poi con l’inizio della quarta liceo il nostro rapporto è cresciuto, migliorato, siamo maturati molto, ma in fondo eravamo sempre gli stessi e forse anche qualcosa di più, cominciava a farmi vedere che era geloso di qualche mio amico che mi stava vicino, cominciava a mettere da parte quella timidezza adolescenziale e infantile e a farsi avanti come più dell’amicizia. Una sera mi aveva chiesto di andare a dormire da lui. E un giorno mi aveva chiesto direttamente, guardandomi negli occhi se poteva baciarmi. Può essere stupido raccontato così, ma se ci ripenso mi fa venire ancora i brividi. Io per stupidità non ci sono mai stata. Lui si confidava molto con me, e io anche.
Alcuni suoi amici continuavano a prendermi da parte e a dirmi che lui stava aspettando solo me. Lui spesso mi diceva che non c’era nessuna che le interessava così tanto come era successo con me.
io stupidamente continuavo a ignorarlo, e a trattarlo solo come un amico.
Siamo usciti una volta insieme da soli al cinema, e non smetteva un secondo di fissarmi e a sorridermi.
Mi diceva spesso che lo facevo ridere come nessuno riusciva a fare.
Ed era vero, i suoi occhi erano solo per me, e nonostante fosse un gran bel ragazzo e io invidiata da molte ragazze della scuola, a lui non importava di nessun’altra, se non di me.
Quell’anno sono stata bocciata.
Mi sono ritirata da scuola, e io e lui abbiamo smesso di sentirci per più di un anno. Io sempre per mia stupidità, ho cancellato ogni cosa di lui, mi sentivo stupida ad averlo perso e ad averlo respinto per una mia paura, forse paura di un amore così grande e forte. Credevo che fosse la solita cotta adolescenziale, ma quando mi sono resa conto che il ragazzo con il quale stavo da dopo la mia bocciatura non riusciva a farmi battere il cuore nemmeno per sbaglio o almeno un minimo di come riusciva a farlo il mio migliore amico con naturalezza, io l’ho lasciato e me ne sono stata da sola per un pò. Tramite gli amici del mio migliore amico e i miei, mi avevano detto che era in depressione totale senza di me, non parlava più con nessuno, non si curava più e gli mancavo. E questo era vero, perché me lo ha confermato lui stesso mesi dopo.
Una sera ho rivisto il mio migliore amico in discoteca, ci siamo fermati a parlare, ma nulla di che.
Me ne sono andata.
L’ho ricercato l’anno dopo, a maggio 2013, mancavano pochi mesi ai 19 anni, gli ho scritto, e gli ho chiesto di vederci. Credevo che mi declinasse con una scusa, o che fosse freddo. E invece, mi ha risposto subito molto contento e felice di vedermi. Abbiamo fissato un appuntamento. Ero fredda. Non lo guardavo in faccia. Ero innamorata fortemente di lui, ancora dopo tutto questo tempo. Sembrava che il mio sentimento per lui non se ne fosse mai andato. Dopo quell’uscita non mi ha più cercata e nemmeno io. Mia sorella lo conosce bene e lei sostiene che io sia una grandissima stupida ed è ovvio che lui non mi abbia più cercata dopo l’ennesima dimostrazione di freddura che gli ho dato. Passa un’altro anno, e ci ritroviamo a febbraio 2014. Gli scrivo, stavolta con l’intenzione di riprovarci seriamente. Lui sempre che risponde felice e contento. Lui ha già la patente, io ancora no. Si offre di venire a prendermi e riportarmi. Scherziamo un sacco, e prima di vederci mi scrive per 3 volte nella stessa settimana con la scusa di non aver capito per che ora vederci.
Usciamo la sera, alle 21 e 30.
In macchina scherziamo un sacco, lui è cresciuto parecchio, sopratutto mi sembra più sicuro e determinato.
Non più un ”bambino” come a scuola.
Andiamo a bere qualcosa, e li parliamo di tutto e di più, e io stavolta mi mostro molto scherzosa e sicura di me, e lui lo nota. Mi sorride moltissimo, e spesso rimane incantato a guardarmi. Ci guardiamo come se sapessimo che nonostante il tempo, le cose non sono mai cambiate. Inutile dire che il mio cuore batteva a mille. E le sue mani erano molto agitate, e lui anche.
Devo dirgli che è tardi, sennò continuava a camminare per altre ore.
Sembrava tutto bello, fino a quando non gli chiedo come va la situazione sentimentale. Non l’avessi mai fatto.
” Sono quasi fidanzato con una ragazza” – Io con faccia molto ”sorridente” gli chiedo:”e ti piace molto?” e lui:” sì, però sono caduto molto basso per via dell’età, ha 4 anni in meno di me” – e io gli faccio:” se ti piace questo non importa”. Lui non dice nulla e cambia discorso: ” ma tu non passi mai dove lavoro io?” e io:” quasi mai.” – ”magari passa a salutarmi un giorno.”.
Quella sera mi riporta a casa, e io sempre stata abituata a un ‘ciao’ e via, stavolta prima di scendere dall’auto mi blocca per un braccio e mi dice:” ma non mi saluti?” e si avvicina e mi dà due baci sulla guancia e poi mi dice:” spero di rivederti”.
Poi, due settimane dopo, sono andata a trovarlo al lavoro, quasi era sorpreso di vedermi (lui lavora in un bar insieme alla madre). Gli ho chiesto una spremuta, e lui ha esclamato ridendo:” la cosa che detesto di più fare” e la madre gli dice:” se vuoi la faccio io”, e lui:” no, la faccio io per lei.” e poi si volta a sorridermi.
Io rimango a parlare con la madre, e lei crede che io e lui siamo innamorati ma non abbiamo il coraggio di dircelo, e a questo punto non so più che devo fare.
Sembrerebbe una storia adolescenziale, ma non è così.
Credevo che fosse una semplice cotta, ma non riesco a smettere di pensare a tutto ciò che abbiamo fatto insieme.
Non ci siamo mai abbracciati o baciati, e a me sembra di farci l’amore ogni volta che ci guardiamo negli occhi intensamente. E quando ridiamo lo trovo meglio che baciarsi per delle ore. E’ giusto un amore così?
Che cosa dovrei fare con lui? Adesso sono 3 giorni che non lo vedo. Il nostro rapporto è sempre molto basato sullo scherzare reciprocamente, ma allo stesso tempo parlare di cose serie, odiamo litigare e ci capiamo al volo. Abbiamo le nostre differenze caratteriali, ma sembra che combacino perfettamente.
Io lo amo da parecchi anni, e questo amore comincia a non bastarmi più dentro ma ha bisogno di uscire.
Che cosa dovrei fare? Che ”tattica” dovrei usare per uscire di nuovo con lui? E come dovrei comportarmi per far si che tra noi succeda qualcosa di più profondo? Sembra stupido chiederlo a 20 anni, ma seriamente, quando mi innamoro vado fuori controllo e ho paura di sbagliare spesso. Vi ringrazio in anticipo per la vostra comprensione e i vostri possibili suggerimenti.
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Categorie: - Amore e relazioni
Ma scusa, se vi piacete tutti e due, quale è il problema? Diglielo che lo ami, magari ti ha detto la cosa della ragazza solo per farti ingelosire. Non sprecate una bella relazione per le paure.
Diglielo!! Se è vero che ricambia non vedo dove sia il problema.
Anastasia, non è stupido sentirsi insicuri nel proprio comportamento a 20 anni… semplicemente perché lo si può essere a 30, 40, 50…
Se non te l’ha detto nessuno te lo dico io: uno dei peggiori incubi per un ragazzo/uomo innamorato è la cosiddetta ‘friend zone’. Con determinate donne, non poche in percentuale – anzi, comportarsi bene, starle ad ascoltare, comprenderle, …, mentre sei innamorato di loro, rischia di far diventare l’uomo appunto il loro migliore amico, l’orsacchiotto del cuore, in certi casi la loro ‘girlfriend’. Sostanzialmente perdiamo ai loro occhi la capacità di apparire come ‘esseri sessuali’ e, che io sappia, uscire fuori da tale classificazione è impresa disperata e quasi sempre votata all’insuccesso. Il tuo ‘amico’ probabilmente si è sentito così da quello che nel tuo racconto è iniziato in quarta liceo.
Buon per il tuo ‘amico’ se questo in realtà non gli è successo ai tuoi occhi, anche se qualche dubbio mi viene quando dici che ‘ridere con lui è meglio che baciarlo’…
In genere uscire dalla ‘friend zone’ è abbastanza più facile per le ragazze, sia per la psicologia maschile molto più incline a permetterlo, sia perché le donne sono più naturali nei loro comportamenti seduttivi.
L’obiettivo è comunque lo stesso: apparire ai suoi occhi come un ‘essere sessuale’.
Bada che non sto parlando di conquistarlo andandoci a letto (attività piacevole ma che può essere di successo così come di insuccesso ai fini che ti prefiggi), ma di andarci a letto – liberamente rispetto alle tue/vostre scelte – dopo averlo conquistato.
Per fare questo, imparando da ciò che accade da che mondo è mondo, devi usare il tuo corpo, tutto: occhi, mani, viso, capelli, fisico. Avete già attrazione mentale, vi serve attrazione fisica. Inutile che te lo dico io, in fondo.
Consiglio: provate a fare insieme qualcosa che prevede di ‘osservarvi’ e ‘interagire’ fisicamente; nuoto, palestra, jogging, escursioni, …
Fantasia insomma. E meno remore a dire quello che provi.
Sembra la trama del film “One day”… Aspettate ancora 10 anni prima di dichiararvi :-).