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Lettera pubblicata il 15 Ottobre 2013. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore elisa2013.
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io rifletterei anche sul fatto che la “solitudine” e’ vista solo come qualcosa da cui fuggire,che e’ quello che ci viene propinato incessantemente dai media e tutto il resto.
penso invece che bisognerebbe re-imparare a stare da soli,il che non significa isolarsi,semmai esattamente il contrario.
sembra che manchi la terra sotto ai piedi ogni volta che ci si COSTRUISCE DA SOLI il vuoto tutto intorno,ma questo lo si fa unicamente perché in realtà non siamo piu capaci di amare noi stessi in primo luogo,poiché si rimane abbagliati solo dalle cose in superficie.
e finche tutto questo e’ considerato “normale” (cioe’ il vivere in superficie) le relazioni non potranno che avere la stessa identica tendenza.
in generale si puo rispondere,al fatto che si ha la netta sensazione che non esistono piu persone normali,perché non siamo piu persone ma cose,semplici prodotti da consumare.
ciao
D’accordissimo con Elisa e Cristina! 🙂
In risposta alla tua domanda mi sento di dire, purtroppo no. Ma penso che siamo tutti un po’ strani, sono quelli troppo normali che ci devono preoccupare.