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Lettera pubblicata il 15 Gennaio 2008. L'autore, vania79, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Io a tre parlamentari,ma nemmeno l’ombra di risposta…mah…una volta
che viene posta una data poi è fatta…comunque è una proposta
decente…penso che ci vuole un pò di fiducia…
ragazzi ci sono news: dal presidente della commissione difesa arriva
questa mail:
non possiamo ancora comunicarLe il quando, ma a breve, compatibilmente
con le altre priorità della Commissione, le proposte di legge Schirru
(3160 e 3161) dovrebbero essere calendarizzate.
Cordiali saluti
Dott. Vito Pastore
consigliere militare del presidente della commissione difesa della
camera dei deputati
mamma mia sul serio , speriamo in fretta, non ci posso credere… che la fortuna ci assista!!!!
Uffi a me non rispondono mai!!!! 🙁 comunque è già qualcosa…dai che
forse l’anno prossimo si fa qualcosa! Spero che questo limite stupido
venga perlomeno abbassato…
eh siamo in tanti a sperare… dai ragazzi…
ps: vi segnalo i seguenti siti e gruppi
su Facebook trovate il gruppo aspiranti soldato e il gruppo abbassate il
limite delle forze armate
e inoltre per info sui concorsi e cose varie visitate militariforum.it
io sono su entrambi con nomi diversi
Siamo in tanti ma purtroppo pochi fanno sentire la loro voce…
Serena, hai novità? A me non rispondono, nemmeno il comitato per le pari
opportunità…
purtroppo ci vuole tanta pazienza e tanto tempo…. tanto tanto tanto
tempo….
tra l’altro le risposte che avrai saranno le stesse che hanno dato a
me.. identiche purtroppo……. questo non vuol dire che non bisogna
lottare.. ^^ continuiamo cosi… appena ho novità (soprattutto se
rilevanti) vi faccio sapere…
un abbraccio a tutti
Ragazze e ragazzi…purtroppo ho cattive notizie…ho ricevuto una
mail dal comitato per le pari opportunità…bhe…questo è ciò che ho
ricevuto… Io avevo parità tra uomini e donne e cmq se fosse stato
possibile in un futuro prossimo abbassare proprio il limite di
entrambi i sessi…
Al riguardo, per inquadrare compiutamente la problematica, è opportuno
specificare che i limiti di altezza attualmente in vigore, 165 cm per
gli uomini e 161 cm per le donne, sono frutto di accurate valutazioni
e considerazioni che tengono conto, soprattutto, dell’atipicità dei
compiti istituzionali che la Difesa è chiamata a svolgere e che
impongono di privilegiare una soddisfacente soglia di prestanza
fisica.
In particolare, i limiti fissati per l’accesso nelle Forze Armate,
congiuntamente agli altri requisiti previsti per il reclutamento –
frutto di studi ed approfondimenti condotti anche con il Dipartimento
pari opportunità – sono stati individuati quale livello minimo
indispensabile per standard fisici che consentano di operare
efficacemente con i mezzi ed i materiali in dotazione alle Forze
Armate, consentendo il pieno assolvimento degli incarichi
istituzionali assegnati ad ogni militare. Tale requisito, peraltro,
tiene anche conto del limite fissato da diversi anni per il personale
della Polizia di Stato, che presenta talune caratteristiche d’impiego
similari.
Ne consegue, quindi, che una riduzione del limite minimo di altezza
potrebbe risultare indirettamente discriminante, precludendo l’impiego
in quegli incarichi dove la prestanza fisica costituisce una
componente rilevante.
In aggiunta, in funzione delle disposizioni introdotte dalla legge n.
226/2004 in materia di reclutamento nelle carriere iniziali delle
Forze Armate e delle Forze di Polizia, va evidenziato che, in ogni
caso, la problematica non può essere circoscritta al solo ambito della
Difesa, atteso che si riverbera su tutto il cosiddetto comparto Difesa
e Sicurezza e potrebbe pregiudicare le possibilità di transi
transito, quantomeno, del personale Volontario nelle Forze di Polizia.
Segnatamente alla modifica introdotta in materia con la Legge 10
luglio 2009, n. 93 “Modifica dell’art. 6 del decreto legislativo 28
febbraio 2001, n. 82, in materia di arruolamento dei congiunti di
appartenenti alle Forze Armate vittime del dovere”, è da sottolineare
come la stessa sia riferita esclusivamente ad una particolare
categoria di soggetti in capo alla quale il legislatore aveva già
ritenuto necessario riservare particolare attenzione (coniuge e i
figli superstiti nonché i fratelli qualora unici superstiti del
personale delle Forze armate deceduto o divenuto permanentemente
inabile al servizio militare, per effetto di ferite o lesioni
riportate nell’espletamento di missioni internazionali di pace ovvero
in attività operative).
Pertanto, la ratio di tale provvedimento, con carattere di
eccezionalità e limitato nel numero, è da rinvenire, così come
affermato in sede politica, in motivi di giustizia sostanziale,
ovverosia consentire pari accesso al beneficio in oggetto, attenuando
sensibilmente l’incidenza del requisito minimo di statura
dell’aspirante.