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Lettera pubblicata il 14 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Tao.
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@AndreaT.O.
l’ avvento di internet e l’ avanzata dei mercati globali hanno distrutto la nostra economia, e su questo non ci piove. e non sto nemmeno accusando i datori di lavoro che, pensando di essere lungimiranti, preferiscono assumere un uomo. ma non è solo un discorso di approfittarsi delle leggi sulla maternità da parte di tante donne ( comportamento questo che io condanno tassativamente ), ma anche della maggiore prestanza fisica di cui gli uomini dispongono. è inutile girarci attorno: la forza fisica che l’ uomo ha rispetto alla donna lo rende maggiormente idoneo alla maggior parte delle mansioni, per quanto una donna potrebbe sopperire con un forte impegno ed entusiasmo nello svolgere il suo lavoro. ecco perchè c’è questa situazione di forte disparità economica e lavorativa tra i due sessi. Gli uomini più scaltri ne sono consapevoli, e cercano di tenere le donne ( specie le più appetibili ) in una situazione subalterna di dipendenza economica e psicologica. E tante donne, vista la situazione generale descritta anche da te, non possono fare altro che adeguarvisi, adottando quei comportamenti che ho già elencato.
“e comunque anche l’ uomo più “sfigato” e più spiantato prima o poi cerca di affermarsi come il TUO DOMINATORE, usando anche metodi violenti.” Ma dove?!”
parlo per esperienza diretta e indiretta ( quindi vedendo anche altri casi oltre al mio ). spesso l’ alienazione di non poter svolgere/avere le cose che avrebbero voluto, e di non ricoprire i ruoli desiderati, rende molti uomini aggressivi e insofferenti. e riversano le loro frustrazioni e il loro senso di impotenza sfogandosi sulla partner con atteggiamenti prevaricanti. Di contro, gli uomini realizzati che conquistano il controllo della propria vita ( pur desiderando un ruolo di predominio nella coppia come tutti i maschi ), sanno essere persone distese, piacevoli e rilassanti. anche per questo le donne generalmente li preferiscono come compagni di vita.
Ma che panzanateeee state dicendo?!?!??
Da che mondo e mondo, ci sono pro e contro in ambo i sessi!
In alcuni lavori sono preferiti gli uomini in altri le donne!
Lo dite a me!?? Che sono un commesso/venditore di abbigliamento?!
Sapete quante volte hanno preferito una donna a me (uomo)?!? Ma ci staaa… una donna ti fa vendere di più, sia venga messa nel settore donna che uomo, anzi nell’uomo ancora di più! Come dargli tortooo!!!
Mica per questo, urlo ai quattro venti, che son tutti razzisti… ahahahaha ma come posso dargli tortooo?!? Comeee?!?
p.s. nn sono gayyyyyyy! (giusto per chiarire)!
Tutte cazzate io ho sempre avuto la Fiat eppure le donne non mi sono mai mancate
Avere dei figli non è scorretto. Se dovessimo tutti ragionare così la maggior parte degli utenti qui sopra non sarebbe nato. Servono leggi che tutelino le donne in gravidanza, agevolazioni per assunzioni per sostituzioni maternità’, così ci sarebbero anche più posti di lavoro.
“ci sono pro e contro in ambo i sessi!” – è quello che avrei voluto puntualizzare anch’io… crisi a parte, che dà problemi di vario genere a tutti, c’è chi lavora sempre e chi non lavora mai!
McFly. Ben detto!
666. Ma va? Sono almeno 30 anni che vengono ripetute queste cose. Tutti devono essere tutelati, non solo le donne, ma se siamo messi male è perché negli anni si sono succeduti governi molto scarsi.
MG. A parte il fatto che i lavori “di fatica” sono stati alleggeriti, ma esistono comunque molte altre attività lavorative che non richiedono prestanza fisica e altre ancora appannaggio delle donne, come ha specificato Mcfly.
Per il resto anche le donne insoddisfatte e frustrate sfogano sul compagno il proprio malessere, in forme diverse ma altrettanto deleterie per la coppia e per il partner stesso.
Altro non aggiungo perché sono oggetto di censura, a mio avviso esagerata. Dove si discute senza alzare eccessivamente i toni non vedo perché si debba essere censurati e non si possa esprimere liberamente la propria opinione. (il commento precedente è stato tagliato)
“ma esistono comunque molte altre attività lavorative che non richiedono prestanza fisica e altre ancora appannaggio delle donne”
in tempi di crisi le attività che non richiedono prestanza fisica ma competenze intellettuali, si riducono notevolmente. e in ogni caso sono riservate solo a pochi eletti, i quali hanno maturato capacità ed esperienza tale da risultare i migliori in assoluto sul mercato. ma mettiamo anche che una qualsiasi donna raggiunga questi risultati. ci sarà sempre – in base anche al discorso che tu stesso fai – un datore di lavoro che penserà: “si d’ accordo è brava e affidabile. Ma prima o poi potrebbe rimanermi incinta, o decidere di dedicarsi solo al suo uomo. e io allora poi che faccio??”. del resto, perchè dargli torto. Come dice 666 nel nostro paese non ci sono strutture e normative a tutela delle donne lavoratrici, senza contare il fattore culturale che incide ancora moltissimo sulla coppia e sui casi singoli; e prima o poi qualunque donna si trova a un bivio: o sceglie la carriera o la vita privata. Con tutte le conseguenze che questo comporta.
Inoltre le attività considerate appannaggio delle donne ( parlo di quelle ritenute MORALMENTE ACCETTABILI ), di solito non ti consentono grande crescita economica e professionale ( pensiamo alla figura della cameriera, della lavapiatti, della donna delle pulizie, della commessa, ecc.. ), oltre al fatto che la maggior parte di queste attività al giorno d’oggi hanno un carattere fortemente precario. e così, dato anche il costo della vita sempre più alto e implacabile, tante donne preferiscono – giustamente – ripiegare su altre soluzioni.
MG. “ci sarà sempre – in base anche al discorso che tu stesso fai – un datore di lavoro che penserà: “si d’ accordo è brava e affidabile. Ma prima o poi potrebbe rimanermi incinta, o decidere di dedicarsi solo al suo uomo. e io allora poi che faccio??” Certo. E anche questo fa parte di tutto il circo intorno alla parità sessuale. Così come la donna è vista come genitore principale, o deve selezionare e l’uomo proporsi. Su quest’ultima cosa tu stessa dicesti che fa parte del gioco delle parti. E allora di che parliamo? Non può esistere la parità quando si hanno situazioni e possibilità diverse di base. Tornando al lavoro, o lo stato (e quindi la collettività) tutela il datore di lavoro o non potrà certo penalizzarsi in nome di un codice etico.
Anche le attività considerate appannaggio degli uomini… operai, muratori, scaricatori di porto, sono viste come di serie B rispetto a notai, avvocati, medici..
io se amo, amo l’ UOMO e non la sua professione. e ti dirò che comunque mi “ispira” molto di più un muratore che non un medico o un notaio..
“Così come la donna è vista come genitore principale, o deve selezionare e l’uomo proporsi. Su quest’ultima cosa tu stessa dicesti che fa parte del gioco delle parti.”
Le possibilità sessuali sono una cosa, la parità dei diritti nella vita sociale un’ altra. tu tendi a fare confusione mescolando le due cose. L’ istintiva selezione con cui le donne scelgono i loro partner sessuali, non ha nulla a che vedere con la necessità di negare alle donne il diritto al lavoro e a un’ equa realizzazione personale.
Per quanto riguarda il ruolo genitoriale, nessuno discute sul fatto che in fase di separazione madre e padre debbano godere degli stessi diritti sul bambino, se sono entrambi buoni genitori. per quanto riguarda invece i ruoli “naturali”, la madre ( portando in grembo il nascituro per nove lunghi mesi e curandone personalmente e strettamente l’ accudimento post-nascita ) è indubbiamente, rispetto al padre, il genitore che riveste il ruolo più “preponderante”.
“o lo stato (e quindi la collettività) tutela il datore di lavoro o non potrà certo penalizzarsi in nome di un codice etico.”
su questo sono pienamente d’ accordo. e difatti, siccome le donne NON POSSONO E NON VOGLIONO tornare a stare solo ai fornelli, sarebbe opportuno che lo Stato italiano prendesse finalmente provvedimenti mirati sulla questione, come diceva qualcuno.
A mio avviso, è interessante notare come allo stato attuale delle cose, i paesi demograficamente più prolifici sono DA UNA PARTE quelli più evoluti del nostro a livello economico, civile e della parità tra i sessi. e DALL’ ALTRA quelli dove la donna è relegata ancora a una condizione arcaica di totale sottomissione ai maschi. Noi, che siamo NEL MEZZO tra le due situazioni, siamo un paese a crescita demografica zero! sono quindi arrivata alla conclusione che scegliere un modello sociale BEN PRECISO che attenga a una specifica linea, è vitale per il prosequio di una cultura e di un popolo.
Maria Graziaaaaaaaaaaa
Secondo me sei molto confusa! prima dici che l’uomo è fortunato perchè quasi tutti i lavori di oggi, sono indirizzati sulla forza fisica! ma doveee!?!? ma vivi in africa!?!? 😀
Poi dici, che gli uomini fanno dei lavori dove si può fare carriera!
I lavori con forza fisica, sono i muratori etc etc… ma nn credo che un muratore faccia grandi crescite culturali! I lavori di cui parli, sono quelli in cui bisogna usare la testa nn la forza, quindi giocabili tra uomo e donna indistintamente!
Poi, è anche veroooo, che alcune donne preferiscono la famiglia al lavoro! Ma è la sua natura stare di più con i figli! Lo fanno per amore per istinto! Forse tu questo istinto nn ce l’hai e quindi nn riesci a capirlo!
Io ho molte amiche che lavorano in ufficio, come gli uomini! Tu parli di “della cameriera, della lavapiatti, della donna delle pulizie”…………….
ancora una volta, ma dove vivi??? In qualche paese sottosviluppato in cui le donne a malapena sanno leggere e scrivere? Qua da me, la storia è moltooo diversa!