Signor Direttore,
in riferimento all’articolo apparso sulla Gazzetta di Mantova Venerdì 29 Febbraio 2008 “Scuole a caccia dei docenti di musica”, vorrei esprimere la mia opinione.
Non c’è bisogno di andare a “caccia” dei docenti di musica. Quelli stanno lì ad un passo; sono professori qualificati di strumento, in alcuni casi plurititolati, con esperienza ventennale nell’indirizzo specialistico, costretti a spostarsi di parecchio (a volte anche in altre province) per svolgere la professione grazie proprio alla situazione assurda che si è creata tra le due scuole : la media Alberti di città e la media di Borgoforte (l’avvio di una implica la chiusura dell’altra!).
Tre punti su cui riflettere:1) il numero degli iscritti, quindi la richiesta dello studio di uno strumento, è in entrambe le scuole quello necessario per legge all’avvio dei corsi; 2)i docenti ci sono; 3)il nuovo ordinamento degli studi musicali prevede ed anzi auspica l’incremento delle scuole ad indirizzo che, infatti, dal ’99 ad oggi, su tutto il territorio italiano si sono moltiplicate.
Perché allora nella provincia di Mantova tutto è fermo da vent’anni ? Perché anziché aprire si chiude?
Non ci si spiega come mai i contenimenti dettati dalla Finanziaria si debbano abbattere fatalmente solo sulle scuole medie ad indirizzo musicale della nostra “povera” provincia.
Prima di rassegnarmi a questa realtà a dir poco anacronistica, vorrei chiedere ad una qualche voce autorevole che si esprimesse chiaramente su di una questione così importante e urgente.
Antonella Antonioli
Docente di pianoforte presso la scuola media ad indirizzo musicale dell’istituto comprensivo 2 Don Milani di Castiglione delle Stiviere.