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Lettera pubblicata il 13 Luglio 2012. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chri_fenti.
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Un’ultima cosa. Come ho già scritto ilo periodo in cui ho maggiormente sofferto della mia bruttezza è stato il periodo adolescenziale fino ai primi anni dell’università. Primo perchè i ragazzi sono veramente terribili, poi per fortuna crescendo alcuni iniziano a guardare anche altro in un donna oltre che l’aspetto. Poi perchè comunque a quell’età non si è ancora nè carne nè pesce, non si sa come vestirsi, pettinarsi, comportarsi. Poi si acquisisce sicurezza e questa traspare anche nell’aspetto.
La cosa che posso affermare con certezza è che prima di acquisire appunto le mie sicurezze ho avuto dei traumi per il fatto di essere brutta che mi porto ancora in aprte dietro. Ricordo un’occasione in cui me ne stavo tranquilla per fatti miei, avrò avuto 15 o 16 anni, passeggivo per strada e dei ragazzi mi hanno fermata praticamente per farmi notare quanto ero brutta. Ovviamente prendendomi per i fondelli. E questo è solo uno degli episodi in cui gratuitamente delle persone a me estranee mi hanno offesa per il mio aspetto. Quasi sempre uomini più raramente donne anche se pure tra loro qualcuna terribile l’ho incontrata.
La bellezza è come lo squillo del telefono che ti spinge ad alzare la cornetta ed iniziare a parlare con chi, è dall’altra parte. Se la conversazione non è di tuo gradimento, puoi sempre chiudere, ma a nessuno verrebbe in mente di rispondere ad un telefono che non squilla.
@Brutta, tu non sei il telefono, ma la persona che parla, o perlomeno, che vorrebbe parlare.
Per cui, il tuo corpo, è uno strumento per trovare interlocutori…appunto..uno STRUMENTO che come tale può essere cambiato e migliorato. A te la scelta del come migliorarti ma è EVIDENTE che lo DEVI fare perchè, tu stessa, hai analizzato ed individuato il problema, innumerevoli volte.
Ciao, un’altro libro che ti consiglio oltre a “Come diventare bella ricca e stronza” che t hanno gia consigliato, anche “Il manuale della donna invisibile” di Anna Maria Rossi. Leggili, avrai tante risposte :)) In bocca al lupissimo cara, spero troverai la tua strada!
cara amica, sono una mamma over 50. Brutta. DA SEMPRE. Ho un unico figlio, più grande di te. E’ molto bello, dicono, ma…(concedimelo) stronzo come molti uomini belli (ti chiederai che razza di mamma sono, ma è un insulto fatto comunque con amore…) Ho provato a fargli capire quanto possano essere crudeli e idioti certi comportamenti. Gli ho spiegato che io ne sono stata vittima per tutta la vita e che ne ho sofferto moltissimo. Non ho avuto il coraggio di andare fino in fondo, di spiegare le peggiori umiliazioni, anche perchè x lui non sono brutta, sono la sua mamma!
ti vorrei dare un consiglio “col senno di poi”: se davvero soffri tanto per il tuo aspetto e c’è qualcosa che puoi fare x migliorarlo
non aspettare più. rivolgiti a professionisti seri e, se devi farlo, cerca di convincere i tuoi, che probabilmente non ne vedranno il bisogno. Se hai anche problemi di peso, prova una dieta valida e non pericolosa, fai un po’ di sport. vestiti in modo semplice ma giovane, sbarazzino. Non limitarti, se puoi, al solito giro di amicizie e frequenta ambienti nuovi, interessanti.
Provaci ancora, cara. Non ti arrendere. Quando sarai riuscita almeno un po’ a far pace con te stessa sarà tutto più facile.
Ti auguro d’incontrare una persona degna di te. Con tutto il cuore.
Un forte abbraccio.
Ciao, spero di riuscire a spiegarmi, perché non voglio dire che sottovaluto assolutamente il tuo stato d’animo nè il fatto che, soprattutto nell’età in cui si formava la tua identità e il tuo modo di guardarti e di vederti in rapporto agli altri, delle persone ti abbiamo ferito, pesantemente. Ciò può peraltro succedere (e non è retorica, è realtà) anche indipendentemente dall’aspetto fisico. Penso sia vero che il nostro aspetto fisico può condizionare in primo luogo noi stessi, e penso al contempo che sia vero, come scriveva qualcuno, che dobbiamo stare attenti nel pensare che ogni nostro problema o sconfitta che sentiamo di aver vissuto e subito dipenda dalla nostra fisicità. E, per quanto sia verissimo che in teoria le persone possono essere più gentili con chi ha un aspetto più gradevole, anche stare attenti a non entrare nel luogo comune per cui di per sè l’aspetto fisico protegga dall’aggressività della gente. Non è assolutamente così. Fermo restando che mi potrai anche dire che la bellezza è relativa, ma la bruttezza no.
Ma chi tende ad aggredire il prossimo, e esprime attraverso l’aggressione un suo bisogno di farlo e delle sue frustrazioni, se ne fotte se sei bella o meno. Che l’attacco sia ai tuoi difetti o alle tue qualità fisiche, morali, di intelligenza, sensibilità o abilità.
Aggiungo che disturbi come l’anoressia e la bulimia, mi dirai che non c’entra, scusami, ma parliamo comunque del nostro rapporto con la nostra identità, anche fisica, centrano molto poco in realtà con i modelli proposti dalla società (e te lo dico perché questo mi testimoniano persone che ne hanno sofferto), partono da dentro, e comunque danno un’idea distorta di sè, davanti allo specchio. Chi non riesce ad amarsi e a proteggersi e sentirsi bene nella sua pelle, anche se ci fosse un coro di gente che urla “sei figo! sei fi..!” si sente un cesso comunque. E non è mera questione di vanità o narcisismo.
E chissà quante persone potrai incontrare che per te hanno un automatico passpartout per una vita più facile perché sono più avvenenti ma che in realtà “si odiano”, o non riescono a farsi raggiungere realmente dagli altri, anche se in teoria sarebbe la cosa più facile del mondo, mentre tu non ti odi. Non so dirti se sia più facile odiarsi quando al mattino si incontra allo specchio un volto che non ci piace e quando persone aggressive e insensibili cercano di portarci su quella strada… è possibile. Però spero che tu riesca a non farti più ferire dall’idiozia degli altri. Perché l’idiozia e la superficialità e l’aggressione sono democratiche, e se ne fottono di che faccia hai. Voglio dire che non guardano in realtà in faccia nessuno. Anche tu puoi essere selettiva e sai esserlo sicuramente su canoni meno idioti, superficiali, proiettivi e perversi di chi ti ha aggredito.
La violenza e l’aggressività non risparmiano le belle, Luna.
Sono cancri che dormono in società e che esplodono con violenza in un momento qualunque, mentre fumi una sigaretta, bevi un caffè, o accogli il tuo ex in casa per prendere le ultime cose (il mio ex appunto).
In Asia addirittura c’è accanimento ai danni delle belle, con bicchieri di acido lanciati in viso ad una bellissima ex moglie che ha avuto “l’ardire” di lasciare un marito magari alcolista e picchiatore… In Bangladesh e Sry Lanka è una tragica e criminale quotidianità, i casi non si contano. La guerra contro le belle. Sfregiare per togliere “valore”. Altro che valore! Decine di interventi, sofferenze e dolore psicologico ed un futuro da cieca/sfregiata.
Concludo: aspetto i 45/50 anni, finalmente calerà la livella, donne come me non verranno più infastidite inutilmente e donne meno graziose troveranno quiete dopo tante inutili ed OLTRAGGGIOSE umiliazioni
Candida il tuo ragionamento mi sembra un pò assurdo..vedo che continui a battere su questo tasto. Se ti preme così tanto essere fisicamente “normale” perchè aspettare i 50 anni? Se ti vuoi a tutti i costi imbruttire smetti di truccarti, di vestirti bene, di abbronzarti, di..depilarti. Così diventerai una brutta o almeno ti ci avvicinerai.
Altrimenti passi per quelle che si mettono la minigonna e poi si scocciano se la gente guarda loro le gambe..
CANDIDA, personalmente lavoro da anni anche con gente che non sa manco che faccia ho. E non ho mai avuto lavori per raccomandazioni. Quindi per quanto sia vero che ci sono ingiustizie nel mondo del lavoro, e nei nostri tempi, poi! posso testimoniare di avere amiche e conoscenti per cui il discriminante di avere un compagno, figli, un lavoro non è stato assolutamente l’aspetto fisico, nel bene o nel male. E se ‘brutta’ si guarda intorno forse se ne renderà conto. Io vedo coppie assortite veramente in tutti i modi. Ho avuto a 18anni un ragazzo che per sua insicurezza ha tradito e tradirà sempre, per tutta la vita, credo. E che più è geloso e si sente ‘minacciato’ da una donna che, secondo lui, potrebbe lasciarlo ‘avendo scelta’, per qualità varie, e più tradisce.
e’ solo per fare un esempio di come, al di là di ciò che racconta lei e del dolore che danno in ogni caso le molestie morali, indipendentemente da in cosa ti colpiscano, dipendono, anche da parte di chi ti ferisce o perseguita, da qualcosa che sta dentro. Io ho avuto 2 suocere di fila che mi hanno ‘perseguitata’. La seconda, quando avevo poco più di 20anni, mi disse, mentre indossavo un vestito semplicissimo, tornata da un matrimonio (e stavo giocando con il cane, no guardandomi allo specchio o iscrivendomi a miss muretto) ‘vedremo se tra dieci anni sarai ancora così bella’. Così, a freddo, dal nulla. Era la punta dell’iceberg di qualcosa che sarebbe esploso anni dopo, e che non riguardava certo e solo l’aspetto fisico. Però di certo essere ‘la bella nuora’ non mi ha nè salvata nè protetta. Nè il fatto che non fossi una persona vanesia, superficiale, nè che avessi comunque anche sofferto in vita mia. Quindi, ‘brutta’, per quanto ho capito perché non è stata facile la tua giovane vita, ti dico di stare attenta a chi hai di fronte. No in modo ‘paranoico’, ma in modo istintivo e intelligente (qualità che certo non ti mancano). E di ricordarti, mi ripeto, che tu per prima puoi essere selettiva e di non cadere nei luoghi comuni. Gli stronzi, mi ripeto, sono ‘democratici’, le persone positive anche.
@Andrea: non c’è bisogno di scaldarsi tanto, con questo caldo poi… Ad ogni modo non hai capito. Peccato.