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Sconforto

di biancabianca
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 30 Novembre 2015. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 63 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 7

  1. 21
    xleby -

    Mg ma possibile che tiri sempre in ballo te stessa?? finisci sempre a parlare di te? non ne vedo l’utilità per l’utente… se sei così soddisfatta di te stessa non lo vai a sbandierare… CON TUTTO IL RISPETTO (e qui sta la tua ipocrisia… nel voler sbolognare ciò che dico del tipo “Si è una brava persona MA…” questa è ipocrisia allo stato puro…) non me ne più fregare di meno di che fai. Se i “consigli” che ho dato serviranno all’utente BENISSIMO… se no fa niente. Oltretutto il discorso che ho fatto vale solo per lei. I tuoi consigli vanno benissimo per una persona che ha voglia di vivere quando si alza dal letto la mattina. Ma è possibile che non capisci che la ragazza è stanca? Gli viene di mollare tutto perché quasiasi cosa che FA non porta a nulla. Lei vede inutile FARE qualsiasi cosa… è come se ad un alcolizzato gli consigli di bere per guarire: assurdo! Arrivano momenti nella vita in cui ci si deve fermare e va bene così. Alla ragazza dico di prendersi il suo tempo ora vede tutto nero attorno a se ma è solo un esagerazione della sua mente e lei non può fare altro che crederci. Purtroppo la voglia di vivere NON SI PUÒ COMPRARE e scommetto che lei vorrebbe già poter vivere “normalmente” ma al momento non vede via d’uscita… Poi il credere di poter gestire la propria vita è solo un’ illusione e questo è proprio quello che biancabianca sta sperimentando.

  2. 22
    maria grazia -

    xleby, bianca mi ha fatto una domanda e io ho risposto. punto. non è il caso che ti scaldi tanto. Inoltre non ti è minimamente venuto in mente che solo fino a un anno fa mi sentivo esattamente come bianca: non avevo nemmeno la forza di alzarmi la mattina e avevo solo voglia di farla finita, perchè dopo anni di sopportazioni e imposizioni esterne dovute a difficoltà OGGETTIVE e contingenti, ormai avevo toccato il fondo ed ero al limite. Quest’ anno mi si è prospettata l’ opportunità di fare importanti cambiamenti che erano necessari, per cui l’ ho colta al volo e mi sono attivata senza indugiare oltre. tutto qui. bianca la posso capire meglio di chiunque altro qui dentro! bianca senz’ altro si è impegnata e ha provato un pò di tutto, non sto dicendo che non si è attivata adeguatamente. ma rimango convinta che molte cose deve ancora capire come FUNZIONANO, è questo il vero cruccio della questione. ma questo lo si impara solo insistendo e continuando a perseverare nei propri obiettivi, senza darsi per vinti troppo presto. questa è l’ unica strada CONCRETA e possibile se si vuole arrivare a qualcosa. Non è retorica o proselitismo. ma solo la SEMPLICE VERITA’. se bianca volesse davvero continuare a vivere nella sua depressione non starebbe nemmeno qui a scriverci. è chiaro che vuole uscirne! e io le sto solo dicendo come può riuscirci in tempi brevi. L’ esempio dell’ alcolizzato poi non l’ ho proprio capito… è chiaro che io intendevo dire tutt’ altro nel discorso che ho rivolto a biancabianca! allucinante come qui distorcete le cose solo perchè qualche utente non vi va a genio.

  3. 23
    xleby -

    *già solo poter vivere normalmente.

    Poi non volevo dire che la vità è ingestibile al 100% ma che quando vediamo che i nostri sforzi non servono a nulla allora cadiamo nello sconforto… biancabianca sta vivendo semplicemente una “mancanza di identità” perché non ha nulla invece per te maria grazia è facile parlare da dietro ad un computer… ciò non toglie che tu sia un buon esempio infatti ho sempre detto che a stare da soli ci vogliono palle mo puoi dire a me è per scelta ma per scelta o no non é mai facile… per esempio hanno postato una nuova lettera “La persona sbagliata e le illusioni” infatti non sempre stare accompagnati è sempre positivo se chi ci accompagna è un rompiballe! Duque fortuna o sfortuna chi lo sa? La solitudine di bianca non è uguale alla tua… notalo questo… lei si sente schiacciata e cmq mi sento di dirgli che non sempre è un MALE.
    Sono solo paure cavolo, paure che esistono nella sua mente, sono certo che svanirà non ti mettere troppo in apprensione. Per squoterti potresti fare un esercizio estremo (con me ha sempre funzionato): non mangiare (o non dormire) per giorni (credo che 2 o 3 giorni bastino…) fino a quando comincerai a sentire di nuovo il tuo attaccamento all’esistenza… puoi tranquillamente fare questa cosa quando ti coglie questo vuoto. Vedrai che funzionerà, improvvisamente troverai un senso e una via e questa angoscia sarà solo un brutto ricordo.

  4. 24
    biancabianca -

    Ringrazio tutti/e per ciò che mi dite ma specifico e rettifico delle cose. Ieri mentre ero sulla panchina e piangevo per un senso di depressione mentre la gente sfrecciava a dx e a sx, mi dicevo che io sono piu fortunata di chi sta in un letto di ospedale e che era meglio la panchina e l’aria fresca che un letto e dormire come spesso ultimamente mi viene di fare. E questo quadro parla di una bianca che lotta e ama la vita. Ma bianca vuole pure avere di piu di una panchina sia perche se lo meriterebbe e non entriamo in merito alla meritocrazia, sia perche ha tentato mille strade e come dice xleby sono stanca dell’impegno senza risultato. E qui subentra Mgrazia l’opportunità. Non starei a piangere sulla panchina se l’avessi ma la userei. Come tu quest’anno l’hai avuta e la usi. Io fino ad oggi non ne ho avute. Sono stanca di essere un punto interrogativo. Sono solo figlia ma genitore dei miei genitori da sempre ma non sono una socialmente utile, una compagna o una madre. Che sono? Io mi sento persa completamente. Poi vi è da dire e il mio amico ieri al tel per tirarmi su di morale mi dice: tu non vorresti un lavoro e basta, perche prendi quelli dei call center (un esempio fra tanti)dopo 4 o 6 ore a promuovere la tariffa piuttosto che altro, sono felici a fine giornata? Allora se paragono, loro possono avere dei soldi in piu ma non hanno gratificazioni. Ecco io non voglio solo il qualcosa in piu, perche quello lo dovrei avere di base come tutti in una societa civile, io voglio qualche soddisfazione. Poter dire “ho fatto questo o quello e sono felice”. Ho una conoscente quella del wedding planner online, che ha un bel compagno da 2 anni, che viaggia ogni volta che può/vuole, che fa l’hostess ai congressi perche pure bellina e lei è soddisfatta..non lotta col mio malessere. E di opportunita ne ha in quantità. Al che mi dico non invidiare nessuno ma lotta ma se poi lotti e non arriva..ti scende e divora la depressione.

  5. 25
    maria grazia -

    bianca, però bisogna precisare una cosa. l’ opportunità di cui parlavo, io ME LA SONO CERCATA, non mi è piovuta dal cielo. secondo, anche dopo averla trovata, l’ ho proprio salvata “in extremis”. in pratica, avevo sottoscritto un contratto di locazione per affittare la mia casa a una signora, con la quale poi c’erano stati dei malintesi in merito alle clausole contrattuali. il contratto lo avevo redatto io stessa, senza affidarmi a nessuna agenzia immobiliare. in quell’ occasione la signora mi aggredì al telefono perchè aveva capito fischi per fiaschi e allora io, mantenendo del tutto la calma e spiegandole poi le cose nel dettaglio e in maniera pacata e facilmente comprensibile, riuscii a salvare l’ affare. questo non lo dico per pavoneggiarmi, ma per farti capire che la vita non è facile per nessuno e che “conquistarsi la brioche” è dura per chiunque. di sicuro anche la tua conoscente del wedding planner online ( un’ attività molto impegnativa ) avrà avuto le sue belle prove da superare. se sei in gamba e determinata e sai muoverti nel modo giusto, FIDATI che prima o poi avrai anche tu la tua occasione. altrimenti significa che devi ancora migliorare in qualcosa. e comunque è verissimo: meglio stare su quella panchina che in un letto d’ ospedale! sopratutto se si ha la nostra età. quando cominci a temere per la tua salute ( per es. perchè sospetti un cancro ), ti assicuro che a certe cose ( carriera, denaro, successi ) non ci pensi proprio più. vuoi solo CONTINUARE A VIVERE E BASTA.

    “Sono solo figlia ma genitore dei miei genitori da sempre ma non sono una socialmente utile, una compagna o una madre. Che sono? Io mi sento persa completamente.”

    bianca, tu hai un problema di indentità, di consapevolezza. secondo me devi ancora fare un percorso interiore di evoluzione, prima di poter stabilire quale sia quello professionale più idoneo al tuo caso! il tuo amico ha ragione: tu non cerchi un semplice lavoro, ma cerchi una GRATIFICAZIONE PERSONALE. nulla di male, la cerchiamo anche noi altri. ma tu devi ancora inquadrare quale possa essere la strada per trovare la TUA gratificazione personale, senza contare che non hai messo a fuoco il tuo valore intrinseco come persona, ALDILA’ del ruolo sociale che hai o che non hai. si può essere donne serene e appagate anche senza essere mogli e madri, a patto però di aver compiuto quel percorso evolutivo di cui parlavo prima. e tu non lo hai ancora compiuto. come non lo ha compiuto il nostro Alessandro ( quello che va lamentando ovunque la sua condizione di single ).

  6. 26
    xleby -

    Giusto! ma ti sfugge che i crolli li hanno tutti è fisiologico! Maria Grazia te lo ha scritto è capitato pure a lei e anche io ti ho detto che pure a me è capitato, e quindi pure io la comprendo benissimo. L’avrà anche la tua amica non è che glielo auguro ma la vita è fatta così la ruota gira. A tutti capitano cose “cattive”… basti dire nessuno può sfuggire alla malattia, alla vecchiaia e alla morte… come si fa ad invidiare. Siam tutti poveracci. Nel primo commento ho detto che deprimersi non gli serve, Maria Grazia se tu lo avessi letto… non stare mai a dormire l’unica cosa che puoi fare passivamente in questo momento è piangere. Però questi momenti possono anche essere utili in realtà si ha più coraggio per fare scelte azzardate che non avremmo fatto se avevamo un equilibro consolidato. Prova ad innestare dei cambiamenti, anche drastici, cerca qualcosa che ti possa interessare anche dal punto di vista lavorativo e falla. Solo così questa crisi avrà avuto un senso compiuto. Non ti adagiare a dormire che la alimenti, muoviti, cammina, mangia ecc fai tutto e forzati pure questo creerà i presupposti per il superamento, all’improvviso non ci sarà più. Il pianto va bene nella prima fase per alleggerire notevolmente la tensione emotiva poi devi anche forzatamente e lentamente agire. Ovviamente mi accingo a consigliare le soluzioni che ho adottato da me quindi condivido la mia esperienza diretta. Buona Fortuna.

  7. 27
    maria grazia -

    xleby
    anch’ io ho solo riportato una mia esperienza diretta perchè mi sembrava attinente a questo caso. non vedo perchè se lo fanno gli altri va bene, se lo faccio io è da condannare. mi sembra poi di aver letto con attenzione TUTTI i tuoi post. e ne ho dedotto le mie conclusioni,piacciano o meno. a me sembra che nel tuo commento 26 tu non abbia scritto cose molto diverse da quelle che io ho suggerito a bianca.. poi mi sbaglierò.
    ci tengo solo a sottolineare che condivido ciò che dici sui momenti “in” e i momenti “out”. li abbiamo tutti, perchè è FISIOLOGICO, come dici tu. non necessariamente dietro a queste dinamiche si cela un disturbo mentale o una devianza, come crede qualcuno.
    per il resto, è vero: tutti alla fin fine siamo dei “poveracci”. a questo mondo non VINCE nessuno VERAMENTE. tutti prima o poi dobbiamo confrontarci in qualche modo con le delusioni, le sofferenze, e le brutture della vita. anche chi si crede al di sopra degli altri perchè ha ereditato dai suoi antenati uno status socialmente elevato.

  8. 28
    michelle -

    bianca ti auguro col cuore che la tua opportunita` arrivi presto. Vedrai che ci saranno tempi migliori, nel frattempo non mollare, cerca di non abbatterti anche se so che e` dura. Io ho un buon lavoro e sono contenta, ma a parte quello nemmeno io ho un partner e il posto in cui vivo non mi piace per niente e mi butta giu`. Ogni giorno mando curriculum all’estero per andarmene e non smettero` finché non saltera` fuori qualcosa!

  9. 29
    Alessandro -

    Maria Grazia concordo quanto dici sul percorso evolutivo che hai citato, ed è logico che ognuno, quando decide di metterlo in atto cerca in questo GRATIFICAZIONE PERSONALE negli ambiti più disparati ossia lavoro,sociale,relazionale,famiglia ecc..
    Io però mi permetto di dire che spesso e volentieri trascuriamo un elemento molto importante quando decidiamo di mettere in atto un CAMBIAMENTO o EVOLUZIONE e cioè LA VITA .. inteso come destino, fortuna, coincidenze ecc.
    il punto è che NON sempre la vita offre opportunità di riuscita e/o le possibilità per mettere in atto i cambiamenti che ci prefiggiamo e anche nelle cose che possono sembrare ad altri più banali .. come ad esempio la mia condizione che hai citato.
    Per Bianca il cambiamento è nella gratificazione personale in ambito lavorativo .. cosa che ho sperimentato anche io per parecchio tempo .
    In conclusione .. è vero che noi abbiamo il DOVERE di ESSERE il CAMBIAMENTO .. MA è altrettanto VERO che se la VITA NON ce lo consente non si va poi tanto lontano.
    Ti porto solamente 2 semplici esempi di quanto è successo a me .. poi per carità NON voglio generalizzare MA solo conferire la mia esperienza
    1)io 5 anni fa ho chiuso definitivamente i rubinetti dell’alcool per via che mi aveva portato problemi in seguito a un fermo stradale (patente + perdita lavoro dovendo svolgere in auto) + immagine sociale e nel relazionale (sei lo sfigato che bevi e ti hanno pure beccato!!! quindi chi ti si fila? nessuno/a!)
    Bè sembrerà strano ma in fino ad ora (parliamo dal 2010 a oggi) NON mi ha portato un gran che per via che nell’ambito relazionale bè sai già com’è (così non mi ripeto).. nell’ambito professionale ad oggi sono praticamente a casa … nel sociale forse ho guadagnato per via che non esco più con persone in funzione del conto del bicchiere ossia non bevo non sono più interessante ..poca roba MA vita sociale a zero.
    2)idee professionali di soddisfazione personale e qui mi rivedo parecchio in Bianca .. anche in questo caso anni di lotta per ritrovarmi in mano un pugno di mosche .. da quest’anno ho messo via tutte le mire di soddisfazione personale e ho dato precedenza alla sostanza e guarda un po anche qua un pugno di mosche anzi nemmeno quelle
    LA MORALE ? che lo vogliamo o no .. se la VITA NON ci viene incontro ma invece ci viene CONTRO .. non c’è poi tanto da fare

  10. 30
    rossana -

    Alessandro,
    “NON sempre la vita offre opportunità di riuscita e/o le possibilità per mettere in atto i cambiamenti che ci prefiggiamo e anche nelle cose che possono sembrare ad altri più banali ..” – negli ultimi 7-8 anni il nostro Paese e parecchi altri in Europa non hanno più offerto alla maggioranza dei giovani la possibilità di concretizzare la loro essenza sociale in un’attività lavorativa. già è un obiettivo importante che troppi non hanno potuto raggiungere.

    a questo si aggiunge, a ricaduta, l’estrema difficoltà di concretizzare in tali condizioni d’incertezza economica il traguardo successivo: un maturo e stabile rapporto di coppia, volto alla creazione di una famiglia.

    è scontato che in seguito a questa situazione stagnante in entrambi i contesti vitali preponderanti ci si senta perduti. ci sarebbe da stupirsi se non fosse così!

    che si può fare? emigrare, per trovare un qualsiasi lavoro, se si ha il coraggio e le risorse minime iniziali per farlo. dedicarsi a una vocazione, senza fini di lucro, al solo scopo di sentirsi apprezzati. adeguarsi alle attuali condizioni ambientali, cercando di trovare un qualche sbocco lavorativo transitorio, poco o niente gratificante. insistere nel voler realizzare per lo meno le proprie aspirazioni professionali, senza scoraggiarsi troppo se si deve lottare contro i mulini a vento. concentrarsi su se stessi per poter evolvere almeno come persona, privata delle esperienze che potrebbero essere trascinanti nella crescita (a questa carenza, forse, si può ovviare con la riflessione e la presa d’atto che in inverno è quasi impossibile che fioriscano rose)…

    mi scuso per l’involontaria saccenza. non ho fatto che ripetere alcuni concetti in ricordo della saggezza contadina di mia madre: un fisico e un mondo ci è dato, quella è la realtà su cui si deve basare giorno per giorno l’esistenza, senza rassegnarsi ma anche evitando d’illudersi. all’età di nove anni mia madre rischiò di morire affetta dalla micidiale influenza spagnola (perse i capelli e parecchi denti); superò con scarse risorse economiche le carestie e le difficoltà di due guerre mondiali e approdò, serena, a una lunga vecchiaia, mantenendo la fiducia nel prossimo e l’amore per i fiori…

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