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Sconforto

di biancabianca

Dico spesso che coraggio e speranza siano le uniche alleate in questa vita ma quando lo sconforto è forte, vacillanno anche le suddette. Se ti senti solo/a, se non sei gratificato da un lavoro o non ce l’hai, se un/una partner non ce l’hai ne una miriade di amici a supporto, ti chiedi perche mai ti succeda tutto ciò. È vero il peggio esiste, chi sta morendo e pure con poco vorrebbe vivere ma non sempre puoi risollevarti guardando il peggio. Allora per avere uno spicchio di sole come diamine si fa? Se ti concentri sul lavoro e non esce nulla di buono, hai bisogno di un sostegno morale o sentimentale. Ma se non hai mai neppure quello perche ad alcuni è concesso l’amore e ad altri no, come diamine si fa? Quando sai di avere dei difetti ma non da dovere stare sola/o o delle potenzialità che però non ti fanno esprimere, come diavolo si fa? Per non pensare ad una mancanza ci si deve concentrare su qualcosa, ma se non hai questo qualcosa o se ti ci concentri ma non per magia, non esce nulla? Non esiste solo l’amore ma altro, non esiste solo lavoro ma altro …ma se questo altro non ci sta perche mancano entrambi o piu riferimenti, allora che diamine si fa? Si dice di essere padroni della propria vita, ma se non hai una spinta o un’opportunità come fai ad esserlo?

Lettera pubblicata il 30 Novembre 2015. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 63 commenti

Pagine: 1 2 3 7

  1. 1
    Rossella -

    Lo scoraggiamento diventa una cosa negativa quando ti porta sulle strade della falsità. Altrimenti no. Non sei felice, ma neanche aneli ad esserlo perché solo i materialisti hanno quest’ambizione. La dannazione fa parte della vita… infatti non vale la pena farsi delle domande tipo: -che figlio sono stato?- perché le gravidanze di una madre sono infinite, i suoi dolori sono moltiplicati dal disordine che regna nel mondo, ma la sua natura la porta sempre verso il figlio.

  2. 2
    michelle -

    Le circostanze in molti casi aiutano. La vita che ci creiamo e` un mix di opportunita` date dal caso, e dalla nostra capacita` e volonta` di coglierle e trarne il massimo.
    Guardandomi indietro, sinceramente la vita in senso fisico mi ha dato poco e niente al principio, nel senso che con la famiglia e con i soldi mi e` andata molto male. Pero` allo stesso tempo mi ha dato una forza e una volonta` che mi hanno portata ad evadere da quella realta` e a crearmene una nuova, tutta mia. Le opportunita` sono presto arrivate, da una o due che ho colto subito si sono moltiplicate.
    Credo stia tutto nel saperle riconoscere e cogliere all’istante, e piu` ne cogli piu` se ne creano.
    Al contrario, meno ne cogli, piu` ti scoraggi, meno avrai nuove opportunita`.. Una volta raggiunto quel livello di negativita` e di senso di isolamento, e` sempre piu` difficile rendersi conto di cio` che potremmo ancora fare per ribaltare la situazione.

  3. 3
    xleby -

    Bel quesito! (dico tutto…)

    Chi ha un lavoro o un partner spesso se non lo perde è roso dalla gelosia o dalla paura di perdere: neanche questa è vita… solo che godi di qualche momento piacevole in più.. ma più provi piacere più non vuoi perderlo e quindi soffri… (in realtà soffrono più di te che non hai niente! Es. vedi la coppietta felice? non immagini che ogni loro sorriso porta con se una dose di gelosia immane…) chi ha tutto quello che dici non necessariamente sta meglio di te infatti è solo più illuso di te! Non vuoi capirlo che sei destinata a soffrire qualunque cosa tu faccia? E lamentarti qui non ti servirà.
    tu lamenti la mancanza di tutto ciò e ti appelli alla speranza… ma questa è l’ennesima illusione: crei un futuro che forse non esisterà mai… e chissà se il tuo partner resta e chissà forse il tuo partner torna e chissà forse lo trovi pure tu un partner… CHISSÀ…

    ma se è tutto un chissà. Perché ti preoccupi… infatti potresti morire sotto una macchina domani e ti sarai fatta l’animo velenoso per nulla. Quando ti rendi conto che la speranza è un illusione ecco lo SCONFORTO… questa è la cosa più reale che tu abbia e non c’è nulla di sbagliato in esso.
    Io mi chiedo una sola cosa come mai nessuno di noi aveva questi desideri da bambini (mon è mio intento aprire un dibattito mi annoierebbe, sono solo riflessioni queste e nulla più) o magari erano diversi ma fatto sta che sia se erano diversi sia se non c’erano potevamo farne a meno… sono influenze venute dopo… ma sicuramente bisogna (anche) sforzarsi di prendere la vita come viene perché è ovvio che le cose troppo facilmente ci sfuggono tra le mani.

  4. 4
    Yog -

    Insomma: sfortunata al lavoro e pure in amore. Prova con il gioco. Hai detto mai… pigli qualche milione e di incanto spariscono anche i primi due problemi.

  5. 5
    biancabianca -

    @xleby vuoi forse intendere di vivere giorno per giorno? Toccatina di ferro a parte la speranza ti porta a vivere giorno per giorno pur se la vita è brutta o povera. Se non mangi oggi si sa che pensi a rimediarti il pezzo di pane quotidiano ma speri domani ci sia una brioche pure per te. @michelle Le opportunita non sono fornite a tutti. Poi se arrivano uno deve saperle prendere ma non arrivano a tutti. Non è una lamentela ne u piangersi addosso. Io spero ormai superati i 40 che arrivino a breve a recupero di cio che non ho avuto ma se ci fossero state prima le avrei prese pure io.

  6. 6
    xleby -

    Si… Fondamentalmente arrovellarti il cervello non ti aiuta anzi ti mette di cattivissimo umore… e non ti fa andare avanti ma ti blocca. Concediti la tristezza e pure il pianto che sono terapeutici e molto megliori del rimuginare con cui accumuli solo rabbia, odio e sconforto. Nella tua situazione poi sei troppo suscettibile all’anvidia che è la controparte attiva dello sconforto. Quando vedi gente che sta meglio di te ricordati che quello è un tuo giudizio non hai vissuto la loro vita e non sai cosa hanno passato. Ti assicuro che pure chi ha la bmw e un’impresa ha i suoi demoni che se lo mangiano per firne uno tra tanti, queste persone spinte da una competizione frenetica voglio sempre di più e guardano sempre a chi è meglio di loro dando per scontato tutto se hanno la bmw vorranno la ferrari e così via all’infinito. Perché se si fermano si accorgono che dopo tutto sono ancora infelici e dovrebbero mettersi in discussione ma per loro è una cosa inimmaginabile, quindi continuano per quella strada pur di non cadere. Questa è la faccia della medaglia opposta alla tua.

  7. 7
    michelle -

    Non so biancabianca. Sinceramente ho faticato per anni prima di arrivare a cio` che ho ora, che poi non e` che sia tanto! Ho un lavoro che mi piace abbastanza e che mi permette di mettere da parte qualche soldo e programmare qualcosa per il futuro, ma non e` successo per caso..

  8. 8
    rossana -

    Biancabianca,
    sottoscrivo quanto espresso da Michelle e da Xleby, aggiungendo che lo sconforto per un vissuto infausto che sembra non poter essere cambiato ha ragione d’esserci.

    tuttavia, benché occorra molto tempo per imparare a conviverci, e la speranza resti la sola cosa che consenta di guardare senza troppa tristezza al domani, ci si deve anche imporre di non lasciargli a lungo campo libero. non può essere eluso ma può essere circoscritto.

    con il tempo s’impara a tenerlo per la maggior parte del tempo sotto controllo, cogliendo dal resto della vita quanto di bello continua a offrire. ovviamente, come in ogni tipo d’emozione, è necessario uno sforzo di volontà non indifferente per ottenere un risultato di serenità, nonostante la difficoltà ad accettare un costante substrato di sofferenza.

    un caro saluto.

  9. 9
    Alessandro -

    biancabianca la tua storia è abbastanza simile alla mia .. manca il lavoro .. manca un partner .. mancano gli amici di quest’ultimi non è che ne senta troppo la mancanza per via che si sa quando le cose vanno male, tutti ti girano le spalle e quindi non conta più niente.
    Considerazioni?
    Purtroppo c’è chi nasce sfortunato e NON può farci niente perché la vita inizia a girare ininterrottamente in maniera contraria come un disco rotto, poi quando storie del passato si ripresentano auguri .. è il peggio del peggio.
    La speranza forse è l’unica alleata anche se io sto iniziando a perderla col passare degli anni.

  10. 10
    maria grazia -

    biancabianca
    secondo me ha ragione michelle. le opportunità prima o poi arrivano per tutti, ma magari in quel momento non sappiamo coglierle, nè VEDERLE. Ti faccio un esempio pratico: i miei genitori hanno prodotto per anni una salsa di pomodoro eccezionale. mi sono informata un pò in giro e molti a cui l’ ho fatta assaggiare sarebbero stati disposti a pagarla per averla. PAGARLA, CAPISCI. con i SOLDI. ma i miei non hanno mai voluto saperne di avviare un commercio. perchè non hanno mai avuto questo tipo di mentalità. Mio padre ha preferito spezzarsi la schiena per tutta la vita guidando un camion e scaricando merci ( un lavoro che detestava ), per poi morire di cancro a 67 anni. e mia madre si è sempre lamentata della noia e della monotonia che la sua condizione di casalinga le procura, ma non ha mai cercato CONCRETAMENTE di uscirne. se mi avessero dato retta oggi ( invece che vivere in un paesino sperduto di mare ) avremmo case e proprietà sparse per l’ Europa e gestiremmo un’ azienda che esporta prodotti in mezzo mondo! meno male che perlomeno ( su mia insistenza ) siamo riusciti a trasformare un misero terreno ” a perdere” lasciatoci in eredità da mia nonna, reinvestendone il ricavato in una villetta che adesso ha il suo valore. altrimenti ora non avremmo manco quella. voglio solo dire che, come ti stanno giustamente dicendo anche gli altri, a volte la nostra vita ci appare “misera” perchè magari le opportunità le abbiamo ma NON LE VEDIAMO. o non sappiamo crearcele. Non ti scordare che le persone più realizzate del mondo sono partite da zero. avranno pur cominciato da qualche parte.. Ricordati che se vuoi veramente qualcosa, TE LO DEVI PRENDERE. nessuno ti regalerà mai nulla e ti darà SPONTANEAMENTE la possibilità di dimostrare quello che vali. devi essere tu a importi per tentare di dimostrarglierlo. non con la forza, ovviamente. ma facendogli capire che loro hanno un problema che tu sei in grado di risolvere. è questo il “trucco”. sempre che tu sappia effettivamente fare qualcosa, naturalmente.

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