Salve a tutti, vorrei capire meglio il significato di questa frase……ve l’hanno mai detta? Quando L’avete sentita o vi è stata indirizzata che significato le avete dato?
Lettera pubblicata il 7 Marzo 2014. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore laser.
E’ la solita frase del piffero che si dice per consolare chi ha fallito nella sua missione. Si può anche tributare l’onore delle armi a chi ha perso la battaglia, ma si è battuto con valore, in ogni caso è una frase ad uso dei perdenti. Non vorrei sentirmelarivolgere mai, se proprio devo perdere una sfida lo voglio fare in perfetto relax sprecando il minimo di energie.
Credo che per raggiungere degli obiettivi sia vero il motto “massimo sforzo, massimo risultato”.
Sono piuttosto allergico alle massime: dicono tutto e niente e sono in contrasto tra loro poiche’ ne serve una per ogni stagione. Personalmente credo che chi combatte lealmente
una battaglia di qualunque tipo, anche spirituale, e’ a posto con se stesso; in questo senso il combattere è già una vittoria rispetto ad arrendersi senza il coraggio di tentare. Tuttavia, mi chiedo:
a che serve uscire dal campo sconfitto a testa alta? Come posso mantenere la testa alta se ho perso, tanto peggio se avrei meritato di vincere? A mio avviso il problema e’ mal posto. Il significato di sconfitta e di vittoria va rivisto in questo senso: la vita è fatta di tante esperienze molte delle quali non piacevoli ma non è detto che una apparente o momentanea sconfitta
non si riveli poi in realtà soltanto una tsppa di maturazione e di avvicinamento alla vittoria. 300 spartani sono stati massacrati dai Persiani ma i greci hanno vinto la guerra contro l’impero più forte del mondo e quei 300 sono diventati degli Eroi e altri che sembravano perduti per la loro sconfitta hanno assaporato il gusto di una vittoria quasi insperata.
Credo che la tua sia una giusta riflessione. …..quindi se uno momentaneamente perde deve essere sempre ottimista verso ciò che potrà esserci in futuro….
Per la mia esperienza dico di si. Credevo di aver fallito un certo obiettivo e sono stato male per questo ma senza quella sconfitta non avrei conosciuto mia moglie. Probabilmente avrei ottenuto un piccolo successo momentaneo ma sarei rimasto solo, senza una famiglia cui tengo piu’ di tutto. Si perde e si vince ma bisogna riflettere su cio’ a cui si tiene veramente e non giudicare l’episodio singolo ma guardare piu’ lontano.
Questa mi mancava, grazie, la sento molto mia.
Secondo me non è riferita a traguardi e obbiettivi, ma al tragitto, al percorso che porta a questi, se investiamo la nostra energia in azioni per le cose in cui crediamo, e che sono vere per noi, il nostro essere non prova la sconfitta, siamo a posto con noi stessi.
Vincere,perdere,che differenza fa..(citazione)
Io come voi credo che pur difficile e senza speranza sia un obiettivo l’importante sia dare il meglio di noi stessi, i risultati alla fine arrivano…..é una frase motivazionale. Ma io chiedo a chi se la dice: é una consolazione? Oppure vuol dire che non mollerà l’obiettivo fino a che avrà la minima speranza di riuscire?
Non mollare mai: questo e’ certo, non come consolazione ma per darsi la carica. Ma io dico anche: interpretare le sconfitte come tappe e preparazione verso qualcosa di importante, che potrebbe essere anche diverso dall’obiettivo iniziale. Insomma essere aperti, non rigidi.
Bellissima questa interpretazione. Sono d’accordo con te