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Lettera pubblicata il 13 Giugno 2020. L'autore, massimocrs, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“dell’Est, perché mi sembrano gli unici che hanno ancora una cultura europea tradizionale”
infatti la maggior parte hanno 2/3/4 matrimoni alle spalle,fanno figli con uomini diversi,hanno un alto tasso di divorzi il doppio del’occidente.Sono grandi culture che abbiamo tanto da imparare…..
I paesi col più alto tasso di divorzio attualmente sono Stati Uniti, UK, Francia e Spagna. In est Europa in Russia i divorzi sono alti, già in Ucraina sono meno dei paesi sopracitati. In Polonia e Bosnia sono ancora meno che in Italia.
Comunque mi riferivo più ad altre cose. E poi in Italia la gente non divorzia perché non si sposa proprio. Stanno insieme per noia per anni senza un perché, poi, se non si stufano prima, a 40’anni si sposano e lei deve fare figli a 38-40’anni.
@Solnze
Io non sono polacca. Sono di Roma. Forse ti confondi con Karolcia. Lei é una mia carissima amica. E sposata con un indiano e non si rimetterebbe con l’italico medio nemmeno se fosse ricchissimo. Comunque in Polonia ste disgraziate d’oltrecortina non l’ho viste. O se le ho viste sono ucraine o bielorusse che cercano il merlo polacco o occidentale con cui fare il nido. Spesso queste disgraziate di Ucraina e Bielorussia sposano polacchi solo per ottenere un passaporto europeo e poi arrivederci. Comunque io pure in italia non troverò mai quello che cerco. Mio marito sa cucinare, lavare e pulire. I miei ex italici? NO, é roba solo per la mamma e a me non spettava fare queste cose perché se non facevo come le loro madri erano caxxi miei. Quello irlandese e quello scozzese non facevano cosi. Karolcia ha partorito la seconda figlia. Ad agosto mi nasce il terzo figlio.
@Duca Griffone
Ti assicuro che in Polonia non é cosi. Li, una ragazza che ha avuto molti uomini é vista male. Figurati una pluridivorziata! Figli con uomini diversi li fanno anche le caraibiche qui in Inghilterra. Lo Stato le da ingenti sussidi.
non si sposano perché in caso di divorzio perdono casa,figli,e dovono pagare il mantenimento alla moglie.In giro ci sono tanti uomini rovinati che dormono in macchina o sui treni.
Massimo,
se ti va di rispondermi, ti pongo alcune domande:
1) per quanto tempo hai frequentato tua moglie prima di sposarvi?
2) da quanto tempo lei viveva in Italia? cosa sai della sua precedente vita in Russia?
3) hai tenuto conto delle differenze culturali fra di voi?
4) qual’è stata per te la sua maggior attrattiva?
mi piacerebbe andare un po’ più a fondo alla situazione che hai descritto, perché mi sembra di aver vissuto un’esperienza affine.
Ciao Rossana,
Ti rispondo volentieri in quanto la tua e una delle poche risposte non salottiere e che vogliono davvero interagire con me e non giudicare o peggio pontificare.
Mia moglie e’ in Italia da più di 20 anni e quando l’ho conosciuta e usciva da un divorzio con un’uomo italiano ( senza figli ).
Ci siamo frequentati per qualche mese e poi abbiamo deciso di convivere e lei ha accettato di trasferirsi nella mia città e lasciare il suo lavoro .
Mi sembrava quindi giusto e doveroso darle una mano a trovare un’altro lavoro .
So molto della sua precedente a in Russia perché ho un’ottima rapporto coi suoi genitori con cui ha vissuto fino al trasferimento in Italia. Padre militare e madre ingegnere.
Mi ha attratto la sua simpatia e spontaneità che mi faceva sentire sereno anche se non nego che il suo aspetto fisico ha avuto il suo perché ma non è’ stato un fattore determinante.
Solze, le “pieghe” culturali dei vari ambiti sociali esistono, certo, e sono quelle che creano gli stereotipi con i quali giudichiamo ciò che non conosciamo, e giudichiamo a nostra volta per luoghi comuni. Io nella mia “modesta: esperienza relazionsle con l’altro sesso ho conosciuto “biblicamente” diverse nazionalità e culture,
e sono certo che avrei potuto “sposare” anche una kirghisha se avessi avuto le stesse sensazioni che ho percepito con l’inglese. Esistono “comunicazioni” tra le persone che travalicano le relative culture di provenienza; certo sono rare, perchè sono rari gli individui che sanno percepirle. I più nello “scegliere”, e in mancanza di esperienza, si appoggiano a esempi predigeriti da autosuggestioni indotte o, appunto, da luoghi comuni di estrazione “sottoculturale”, sia personale che generalistica.
Ripeto, posso riconoscere dei tratti caratteristici comune alle brasiliane o alle polacche, per dire, ma non escludo che avrei potuto trovare tra queste la mia metà.
Scusa Max, forse sono io che sto rincoglionendo completamente, ma tu sei anche il “massimocrs” l’autore di questa lettera?
Max,
grazie per il riscontro.
mi puoi dire qualcosa in più delle condizioni economiche di quando è vissuta in Russia e del perché è emigrata qui?