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Lettera pubblicata il 13 Giugno 2020. L'autore, massimocrs, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@Memina1985
Hanno la tendenza di bere come spugne e darla a random al primo individuo che incontrano in strada….
“…Ha fatto la migliore scelta Golem che ha sposato una donna inglese.”
No. Ho solo sposato una “donna”, è quella la differenza.
Per amor di Dio, cosa si è scatenato! Il problema non è: le inglesi, le russe, le svedesi. Il vero problema è: cercare, per quanto possibile, di riconoscere l’autenticità di una persona, capire se effettivamente si lega a te perché ha voglia di starci o è guidata da altri scopi. Statisticamente c’è più probabilità che le persone provenienti da certi Paesi ti giochino qualche brutto scherzo, ma non per una questione di etnia o di DNA, ma perché l’arretratezza sociale aggiunta a una scarsa crescita etica le portano ad agire senza scrupoli. Quanto alle scelte che fanno le donne: il problema non è che optino per un marocchino, un senegalese o altro, ma che per la ricerca del brivido o per la sindrome della salvatrice disprezzino come noioso il “bravo ragazzo” e privilegino lo “sfigato”. Ma questi può essere uno straniero tanto quanto un italiano. Non facciamone una questione di razze, per carità!
Max,
il problema è che a me non è mai capitato l’italiano normale, per trovare un uomo normale ho dovuto aspettare appunto che passasse lo straniero dell’Est, e ribadisco dell’Est, perché mi sembrano gli unici che hanno ancora una cultura europea tradizionale non rimbambiti dal politically correct, oltre al fatto che sono mediamente bei ragazzi per quelli che sono i miei gusti. Ma italiani normali non ce ne sono tanti eh. Nel giro delle mie conoscenze, la maggior parte delle coppie formate da soli italiani stanno insieme quasi per noia. Non vedo la passione, l’amore, la COMPLICITA’.
@Golem
Bravo Golem. Tu hai scritto che sei sposato da circa 30-40 anni se non sbaglio. Io vivo nel Berkshire, di uomini inglesi che stanno con italiane ne conosco tanti, mentre di donne inglesi che stanno con italiani, dai 35-40 anni in su si, tante (si sono sposate tanto tempo fa). Mentre, sotto quell’età solo due o tre. Secondo te come mai? Mio marito dice che le ragazze inglesi non sono più quelle di una volta oppure i giovani italici vogliono solo la barbie est europea che fa da automa radiocomandato a soddisfare i loro capricci, mentre loro guai se chiedono un bicchiere d’acqua. Tu non rientri in questo caso ovviamente; e secondo mio marito avrei fatto bene a fuggire da certi individui. Caro Golem, io non ti voglio offendere assolutamente, ma ci stanno certi tuoi connazionali, come certi che commentano su questo sito, che sono da mandarli in Arabia Saudita.
@Solnze
Ciao ciao cara Solnze 😉
“non rimbambiti dal politically correct”: esatto. Però qui in Inghilterra molte persone in tempo di Brexit lo sono. Mio marito NO. Il nonno di mia suocera, era russo di S. Pietroburgo, sfuggito alla Rivoluzione d’ottobre. Lui odia infatti il politically correct. E una persona schietta e sincera. Se ti vuole mandare a quel paese ti ci manda senza problemi.
Poi ho tanti amici del centro-est europa che sono ragazzi carini e odiano il politically correct.
“Nel giro delle mie conoscenze, la maggior parte delle coppie formate da soli italiani stanno insieme quasi per noia.” Nel mio giro a Roma ho notato la stessa identica cosa. Circa il 60% stanno insieme solo per abitudine, rapporti portati avanti per forza. Non vedo complicità e slancio e loro lo vedono come normale. Qui in Inghilterra é una cosa inconcepibile. I rapporti cosi si disgregano in un attimo.
Le generalizzazioni sono il modo più usato per farsi una comoda ragione per giustificare molte scelte.
La maggior parte della gente vive di luoghi comuni, e se non li trova già fatti se li fa.
In “ammore” non ne parliamo. Quante donne sbandano per il bello e dannato, per il pittore incompreso, per lo scontroso che non è stato amato e così via? E i maschi? Quelli che in Patria non trovano la donna che non gli soddisfa le “aspettative”, per cui tutte le nostrane sono così e colà per poi decantare le virtù di povere disgraziate d’oltre cortina che cercano un “merlo” con cui fare il nido.
È ovvio che esistono “stili” dettati da culture locali, ma esistono anche le soggettività. La differenza la farà l’affinità degli animi, della cultura, ma soprattutto l’intelligenza dei due.
Così come le illusioni, gli stereotipi sono solo “un’immagine” dell’altro che la nostra mancanza di chiarezza, riguardo chi siamo e cosa vogliamo, crea, e che poi cerchiamo di CONFERMARCI. A volte per tutta la vita.
Sposato da 30 anni Memina, e se potessi tornare indietro lo farei 10 anni prima.
Ma viviamo a Milano, non in Hampshire.
Perchè oggi sono meno appetibili le inglesine? E chi lo sa. Io sinceramente non ho mai percepito questa differenza tra le nazionalità al femminile “frequentate”, un po’ di tutti i continenti, salvo l’Oceania. Diciamo che potrei solo riconoscere che le italiane di “provincia” tendono ad essere… provinciali anche se “studiate”, per questo con loro il rapporto è rimasto al livello “orizzontale”,
Con la moglie inglese va benissimo, anzi sempre meglio. Ma per quella che è lei, e che sono io, poteva anche essere uzbeka, e ci saremmo trovati ugualmente. Ci vuole fortuna negli incontri, io l’ho avuta, e lei pure, pare. Certo, se poi nella vita hai avuto uno o due incontri, è facile beccare “o melone janc'”, come si dice a Napoli, e non puoi che farti andar bene che ti ha passato il convento. Molti lo fanno.
Golem,
dire che ogni persona è un individuo a sé è giusto, ma è anche vero che esistono stampi culturali. Parla con 50 russi che vivono in Russia, con 50 italiani che vivono in Italia e con 50 marocchini e vedrai che esistono eccome le differenze culturali. Esiste una forma mentis legata ai valori e alle tradizioni tramandate dal proprio popolo. Sinceramente, per quello che cerco io, non riuscirei a stare con un italiano, perché hanno un animo diverso dai russi e dalle persone dei paesi ex URSS, i quali hanno quasi sempre un velo di malinconia, un dark humour, un senso innato di generosità e di voglia di sacrificarsi per gli altri che non ho MAI trovato in nessun popolo occidentale (forse può fare eccezione la Svezia, dato che è un Paese semisocialista). Il motivo è semplice: nei paesi capitalisti si enfatizzano i diritti dell’individuo, è tutto un prendere…
… Un esigere dagli altri, e questo si riflette anche in amore e nelle relazioni. Invece in Unione Sovietica si enfatizzata la collettività, il sacrificio per la patria, per la famiglia, per gli altri. Quindi le relazioni vengono impostate fin dall’inizio in maniera diversa. Purtroppo anche lì ormai è pieno di mele marce che vogliono solo soldi e più soldi e se parli loro dei vecchi valori ti guardano come un imbecille, però non ho mai visto un russo rispettare una persona solo perché ricca ad esempio.
Chiedi anche a Memina, lei è polacca, non è URSS ma anche loro sono stati comunisti.
Quindi mi spiace, ma in Italia non ho trovato e molto probabilmente non troverò mai quello che cerco, ho trovato solo persone che mettevano l’IO al centro dell’universo.