Ufficialmente la schiavitù fu abolita 1000 anni fa o perlomeno fu abolita quella che noi oggi chiamiamo schiavitù. I giovani oggi non sono schiavi, i lavoratori autonomi con parcelle non pagate, i praticanti senza stipendio agli ordini del ‘dominus’? E la schiavitù meno apparente, come le mansioni e le firme oltre i propri doveri, il lavoro fatto oltre l’orario d’ufficio, le prestazioni rese a parità di stipendio/parcella. In ufficio è normale sentirsi dire da capi e colleghi che per l’assunzione si deve fare questo e altro, poi te la fanno sospirare allungandoti il praticantato e minacciandoti che se dici qualcosa ti ritrovi a elemosinare sulla strada. Colleghi che si approfittano sbattendoti il loro lavoro, capi che sfogano le loro repressioni sgridandoti come un bambino dell’asilo, tutor che ti abbandonano al tuo destino. VIaggi sui mezzi pubblici quotidianamente in mezzo a drogati e squilibrati vari, ogni giorno gli stessi orari. Chi lavora deve accettare lo sfruttamento altrimenti è un arrogante, superbo, pieno di pretese, chi sfrutta può farlo perchè sta in alto o ha il coltello dalla parte del manico e ti dimostra che è giusto così. I contratti di praticantato o di formazione perchè non li chiamiano di schiavitù? Perchè sono odierni, la schiavitù ufficiale è quella delle società passate. GLi andazzi di oggi saranno chiamati schiavitù un domani. La società non si ribella a ciò, anzi ai giovani si inculca l’idea di sopportare questo e altro. Salvo arrivare a fine prova esauriti e miastenici. I precari chiamiamoli servi.
La schiavitù è veramente abolita?
di
lupetto
Lettera pubblicata il 14 Aprile 2008. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lupetto.
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la schiavitù esiste ancora solo che la chiamano in altrio modi
Parole sante…Non siamo diversi dagli schiavi di ogni epoca, dai leoni che vedono scivolare via miseramente la loro vita (e vitalità) dentro la gabbia di uno zoo…
Forse molti riescono a sopportare,ma per chi ha gravi problemi cronici di salute certe schiavitù sono una tragedia.Già solo 8 ore al giorno per fare lavori spesso inutili,come sotto lo stato,sono una schiavizzazione.Vivi in ufficio + che a casa,i colleghi sono una famiglia e esigono di esserlo + dei tuoi familiari veri,le macchinette e le merendine che ti fai sono il tuo sostentamento + delle cene a casa.Come si fa a essere così bastardi?COmandare una persona che lavora in mezzo a 1000 difficoltà,costringerla a rintronarsi con moli di lavoro ripetitive e meccaniche in mezzo a colleghi maleducati,invadenti,approfittatori.SOtto lo stato poi chi lavora deve fare le moli di chi non fa:capi,sindacalisti,familiari e amici di capi,imboscanti.Ci sono realtà molto peggiori della mia,lo so,ma una grave malattia cronica ti fa apparire tutto peggio.La croce + grande è dentro di me e rende croce tutto il resto,essere emarginati e sfruttati per un male interiore è una delle + grandi tragedie.Non so chi mi può capire…trovo solo disprezzo e calpestamento,incomprensione e rifiuto,soprattutto da chi usa come scuse acciacchini vari per approfittarsi.Fanno un sacco di indagini su cosa mangio e sui miei digiuni in pausa pranzo,lo reputano una cosa stranissima da zombi ma la malattia biliare che sta all’origine oltre alle indagini non mi porta alcun rispetto da sfruttamenti vari,anzi.Il malato è un fannullone,un’isola,proprio perchè emarginato è sfruttato + degli altri.EPilettici,collassati,itterici,ipovedenti non hanno esoneri da moli e sfruttamenti e quando il lavoro è indietro le colpe sono addossate ai malati che in un ufficio sono i + grandi lavoratori perchè il disprezzo li porta lontano dai capi e vicino al lavoro.Se poi la malattia ti rende asociale di tua natura sei ancora + calpestato.La rogna che ce l’ha se la gratta.Ho scelto lo stato per non avere elemosina da chi mi paga col suo portafoglio e sentirmi dire da un capo pagato il doppio di me dallo stesso stato che sono colpevole di non fare straordinari,di volere i miei diritti,di voler imparare,che non faccio niente perchè non mi sottometto abbastanza oltre i miei doveri è per me grave tragedia.
Si è vero la schiavitù esiste ancora, mascherata sotto forma di precariato, caporalato e quant’ altro di più vergognoso ci possa essere nell’ anno 2008.
Non ho mai fatto mistero di non essere d’ accordo sull’ arrivo e l’ accoglienza degli extracomunitari (troppi), ma mi fa schifo vedere come sono trattate le persone reclutate al Suditalia, per la raccolta stagionale in Agricoltura. Ci sono alcuni rapporti di Medici Senza Frontiere che mi fanno vergognare di essere italiana, mi fanno vergognare di quello che ho (anche se non è molto).
Ma perchè, mi domando è sempre la gente comune a dover avere questi ributti di coscienza?
si, ma quando il lavoro c’è è sempre un bene, ma soprattutto l’assenza di lavoro è schiavitù oltre che mancanza di dignità.
Guerriero, è vero quando il lavoro c’è è sempre un bene, però non sempre lavoro è uguale dignità
Io mancherò di dignità ad aver fatto la prima assenza sul lavoro da quasi due anni per esaurimento da moli di lavoro che quegli angeli di colleghi mi hanno sbattuto,ma per me è stata dignità protestare contro qualche capo che mi fa lavorare in condizioni di schiavitù facendogli capire come vanno avanti le cose quando si assenta lo schiavetto di turno.CHi lo sostituisce?Chi fa le moli?Se lo schiavo si esaurisce il lavoro non si estingue e si vede la mancanza del lavoratore.Il precario deve lavorare per 2/3 persone e magari gli consuntivano metà lavoro per distribuirlo agli altri:non è una logica diabolica?Continuo a sforgarmi,mi hanno consigliato in diversi di assentarmi visti i miei problemi cronici di salute per evitare di fare l’ennesimo reclamo e rischiare di fare a pugni coi capi.Colpevole di desiderare il part time per il futuro,tanto la mia salute non è negli obiettivi dell’ufficio.E un dottore che ti scrive parentesi agitata nel sistema nervoso dopo la prova con sfigmamometro perchè non ha messo anche il valore del battito?Perchè ha messo una postilla scritta ma non una nota all’idoneità?Forse perchè l’ordine dall’alto era classificare idonei i giovani per dargli le moli? E il dottore doveva barcamenarsi tra ordini dei capi e risultanze effettive con una postillina senza responsabilità?
Consideriamo poi la vergognosa situazione in cui si trova chi lavora in Italia, in particolare. Gente che ruba i soldi in posti pubblici, dove magari ottiene remunerazioni da favola perchè ammanicata con il politico di turno (sotto forma di “consulenze”), e gente ultra-sfruttata (nel pubblico e nel privato) e che viene pagata nemmeno 1/10 di quel che vale il proprio lavoro.
Ad esempio sarebbe ora di finirla con le super-remunerazioni dei managers incapaci, che prendono stock options e altri “benefits” milionari anche se fanno fallire le aziende per cui lavorano.
Tu manager vuoi uno stipendio super? Bene, dimostrami che vali quella remunerazione, se no non solo non ti pago, ma ti chiedo anche i danni, se ti ho pagato troppo e hai fatto casini.
Qui si tratta di ribellarsi tutti, ad esempio non comprando i prodotti di aziende in cui si sprecano i soldi con remunerazioni da favola ad incompetenti.
Internet e la rete possono servire moltissimo, e io credo che in futuro la vera reazione a queste vergogna verrà dall’informazione disponibile a tutti.
Perchè dove c’è un’azienda in cui ci sono raccomandati incompetenti, incompetenti superpagati, ecc., ci sono prodotti e servizi scadenti, e “schiavi” che lavorano come somari per pagare i parassiti e gli incapaci.
Giusto lipsia,lavoro non sempre è dignità.Se sei imprenditore/trice,pensa al mio gesto:l’eventuale costo della mia malattia la do allo stato e non a un privato come te,mi sembra la soluzione migliore.Se faccio il mio dovere senza fare straordinari,voglio lavorare decentemente senza fare moli di lavoro dequalificanti,rispettando regole e colleghi e senza sbattere il mio fardello agli altri,cosa faccio di male?Mi mantengo,non ho chiesto l’invalidità per avere una rendita a vita.Colpevole solo di non sottomettermi troppo alle regole di forza piuttosto che a quelle di equità.Per i capi i malati sono i meno sfruttabili,soprattutto sotto il profilo psicologico.Un malato che fa fatica a lavorare per mantenersi non è capace di fare il leccapiedi di un capo.Se farò il parttime il tempo che non lavorerò non mi sarà pagato,creerò un posto in più per gli altri.Dovrebbero essere contenti colleghi e sindacati.Ma per i capi il ptsta è uno svogliato fannullone e quando sei isolato dai capi lo diventi anche dai colleghi.SIa chi presenta il certificato medico sia chi no,ma spesso sono le + grandi malattie a non voler essere sventolate e chi rientra nel 25% regionale preferisce esserlo senza titoli di preferenza per non sentirsi troppo zimbello.I certificati medici sono rimedio per chi tira fuori il mal di schiena o di orecchie per imboscarsi o non rovinare troppo le unghia laccate.
lipsia, perchè senza lavoro c’è dignità???
robinhood2, sono d’accordo, hai fatto il classico esempio di come funziona il settore pubblico Italiano