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Scambio di coppia. E se non ne ho più voglia?

di bluemoon
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 23 Febbraio 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 59 commenti

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  1. 41
    CB -

    …tutti noi abbiamo. Neppure la situazione attuale sembra derivi dallo scambismo. naturalmente questa è una storia, non è certo un campione da utilizzare a dimostrazione di una o l’altra tesi.
    Anna riporta, nei post 9 e 10, una realtà più confacente allo schema che molte coppie seguono. L’uomo immagina una condizione libidinosa, e senza alcun coinvolgimento intellettuale con la compagna, la propone, semmai anche con insistenza. Lei accetta ma senza convinzione alcuna, in pratica entrambi impreparati si affacciano alla trasgressione. È evidente che la cosa non può funzionare; lui gioioso di esaudire il suo egoistico desiderio, e lei solo desiderosa di accontentare il suo uomo, senza un concreto desiderio personale, creandosi alibi come: una sferzata di nuovo; o però, niente male. In verità il male risiede nel come si è sviluppato il rapporto dall’inizio, intendo da quando ci si è messi insieme, e non da quando è iniziata la trasgressione.
    Come si può verificare, le visioni contrastanti restano tali fino a quando non si prova ad analizzarle con oggettività. Molto spesso invece, capita che durante la fase di formazione della coppia, quando si trova una differenza di prospettiva, una vocina nella testa dice: poi dopo la sistemerò.

  2. 42
    Golem -

    Anna, il tuo primo commento mi ha colpito veramente per lo squallore descritto nel link che hai allegato, col quale si percepisce come finisce quello che per te è stato un amore. Mi dispiace veramente. Ed è raro che io lo dica.
    Ti auguro di riguadagnare la tua evidente dignità contro l’ipocrisia di chi giustifica quella pratica come una soluzione per le coppie, o peggio una scelta di vita.
    L’amore non è compatilbile con quel tipo di scambio.
    L’unico è quello tra i due protagonisti dell’amore.

  3. 43
    CB -

    Anna scusa, ma non capisco, a chi sarei uguale io? Probabilmente hai letto i miei interventi con troppa leggerezza e non hai colto bene il significato delle mie parole. Io condanno proprio quel comportamento che vorresti addebitarmi.
    Chiarito ciò, provo ad andare oltre.
    Questo commento di Anna mi suggerisce un altro termine che spesso viene trasfigurato nel suo significato: rispetto. Come ho già indicato nel mio post 38, il rispetto è una valenza dell’amore, ma spesso lo si legge secondo l’ottica vittoriana: proteggere cioè la propria donna da ogni azione volta a denigrare la sua integrità fisica e morale. In verità questo non è rispetto ma una semplice protezione egoistica di quello che è inteso come proprietà del maschio, cioè la donna; quando invece si riconosce il diritto dell’altro di mantenere i propri spazi in ogni ambito, senza interferire con esso, lasciandogli la piena libertà di scelta, questo e solo questo è rispetto. Certo è possibile dare consigli o essere pronti a rispondere alle sue richieste, ma non si possono prendere decisioni sostituendosi all’altro.
    A me piace volare; la mia donna deve essere libera di scegliere di seguirmi oppure no, questo è il suo diritto. Come io ho il diritto di rinunciare a farlo …

  4. 44
    CB -

    … oppure no, e qualunque configurazione scelta non può essere tacciata di mancanza di alcun genere.
    Jessy mi dà il la per trattare un altro argomento: la convinzione mitica dell’intimità nella coppia. Essere intimi significa avere una profonda sintonia emozionale da non svendere presso elementi estranei a questa condizione passionale, che spesso viene confusa con un geloso occultamento dei rapporti sessuali, indicati appunto come intimi. Noi abbiamo intimità con gli amici, con i genitori, con i figli, anche se capita talvolta che non riusciamo ad averne che con pochi, o addirittura con nessuno. Dovremmo invece imparare ad essere intimi con la natura e tutto e tutti coloro che con essa interagiscono.
    Ho cercato di sintetizzare il più possibile gli elementi essenziali per un vivere in generale, ma soprattutto un sesso, sano e maturo. Spesso però capita che gli interventi sono valutati con così tanta superficialità che diventa facile distorcerne le reali valenze, interpretando attraverso proprie presupposizioni che conducono a catastrofiche false interpretazioni. Quando s’interviene, si dovrebbe avere maturità, consapevolezza e coscienza, mentre spesso si vede solo boria e voglia di esibirsi.

  5. 45
    Anna -

    Grazie golem..grazie mille.Per capire soprattutto,essendo uomo, quello che accomuna diverse storie che ho letto qui e anche altrove…io dico basta…non ricordo chi l’ha scritto ma ha ragione. Mi riprendo la mia dignità di donna usata e calpestata.

  6. 46
    Golem -

    Caro CB, Anna, nel suo secondo intervento, con una sintesi invidiabile ti ha fatto capire che non è importante quello che provi tu, ma quello che prova lei, e le donne come lei. Tutti i tuoi deliranti ragionamenti si infrangono contro la libertà altrui, dove si ferma la tua di libertà, che nel suo caso è quella del marito. Se tu e la tua donna siete felici del vostro polimenage nessuno vi criticherà per questo, ma se tu le vai a dire che la colpa è quella che sin dall’inizio non si è discusso dell’argomento scambio, oltre a dire una emerita sciocchezza – giacchè voglio vedere quante sono le donne che partono in una relazione amorosa con quel desiderio – stravolgi la realtà a favore di una tua soggettiva visione del rapporto amoroso vero, che è quello tra due persone, dove il sesso è un collante di quel rapporto, assieme all’affettività che lo connota esteriormente e INTIMAMENTE.
    Il sesso tra l’altro è sempre stato un mezzo di piacere, anzi E’ piacere puro, e se non lo fosse, come “zuccherino” che ci offre la natura per i suoi scopi, chi si accoppierebbe, me lo dici? >>>

  7. 47
    Golem -

    >>>Ma che questo, oggi, con la “tecnologia” (ma che c.... c’entra) debba svincolarsi dall’amore, perchè tu e lei non siete riusciti a fonderlo all’interno del vostro “ammore”, non giustifica il fatto che debba essere così per tutti. E per fortuna direi, viste le testimonianze di squallore che hanno chiosato la tua “teoria”, e che non vuoi leggere nella loro tragica realtà.
    Ieri sera leggere il dolore di Anna quando dice che per lei è “finita” mi ha davvero colpito, e non succede spesso a un cinico come me. Tutte le tue grottesche elucubrazioni intorno all’argomento, senza peraltro nessun supporto culturalmente degno di essere preso in considerazione da chi ha un minimo di cognizioni, rendono ancora più acuto il dolore di una persona che per amore ha dovuto sottostare ad un ricatto pur di tentare di tenere un uomo che aveva creduto diverso quando se ne innamorò.
    Il perbenismo ipocrita che qui, come nella vita vera, caratterizza molta gente, non compensa con l’italiano forbito e i salamelecchi di circostanza l’orrore che pervade certe relazioni. Lo scambismo è una triste aberrazione del rapporto d’amore, quasi sempre un ricatto, e non una scelta di vita come qualcuno afferma. Sono decine a dirtelo, e hai letto come.

  8. 48
    Violet7 -

    @bluemoon
    Mi spiace non sentire più la tua opinione, non certo per sapere i fatti tuoi, quanto rispetto ai vari starnazzamenti letti qui (senza offesa @CB) e alle testimonianze molto toccanti e sincere di altre donne che si sono aperte.
    Non dimentichiamo che questo è un argomento taboo: a parte anonimamente online, queste persone non si possono mai sfogare, portando dentro un carico non indifferente. Nei privè si fanno un sacco di incontri squallidi e gira un sacco di gente che non ti piacerebbe incontrare per strada, figurati ritrovarteli a fissarti mentre fai sesso.
    Quando hai scritto “Già facciamo fatica ad avere dei momenti x noi e a sco.... come una volta… figurati se questi unici momenti dovessero essere dedicati esclusivamente agli scambi di coppia o a rapporti a tre…” e soprattutto “La cosa che mi fa più male è che nell’unico giorno libero che ho a settimana, in cui potremmo fare qualcosa insieme (es uscire, che non lo facciamo mai!), lui invece mi propone sempre e solo quello.
    Non so più come fargli capire che in questo momento non ne sento il bisogno o la necessità di trasgredire in questo modo.
    Il tempo a disposizione non è molto e vorrei passarlo ad amarlo piuttosto che sco.... con altri/e…”

  9. 49
    Violet7 -

    …mi hai ricordato che avevo già sentito tante volte questo discorso, che per me è il nocciolo della questione: una coppia che fatica a trovare l’intimità a due, che poi scambia nei club pensando di risolvere.
    Anni fa c’era questo blog
    http://blog.libero.it/lezionidimambo/view.php?reset=1
    l’autrice arriva alla tua stessa conclusione, in particolare, nell’ultimo post scrive “Il nostro valzer fra le coppie termina qui, per volere di entrambi. Semplicemente perchè se non riusciamo più a fare sesso fra di noi è ridicolo che lo si possa andare a fare con altri insieme…“

    Ne consiglio la lettura perchè offre uno spaccato molto veritiero ed illuminante sullo scambio di coppia, senza partire ‘da milleni’ o ‘anticamente e da secoli’ o ‘storicamente l’uomo/la donna’ ecc.
    Pura e semplice esperienza di una coppia scambista.

    Ps il dosaggio ormonale della pillola si può cambiare, calibrandolo sulle esigenze di ogni donna, basta parlarne col ginecologo. Io stessa la prendo e non avverto cali della libido. Anzi, ciò che mi farebbe calare di più la voglia sarebbe la proposta del mio compagno di farmi un nero nel giorno libero, mentre lui si fa una sega. Scusate la schiettezza.

  10. 50
    CB -

    Anna, ho letto con attenzione il tuo post e devo dirti che rilevo una certa avversione nei miei confronti in quanto scambista e quindi affine a tuo marito verso cui provi risentimento per la pratica scambista che ama seguire. Attenzione, questo atteggiamento non ti consente di rilevare le utilità che realmente ti servono.
    Ho letto attentamente il link che hai indicato e devo dire che trovo l’intervento della Dott.ssa molto incisivo. Capisco che tu avresti voluto qualche consiglio più puntuale, ma devi comprendere che un’analisi del problema richiede molte più informazioni emotive tue, ma anche di tuo marito, difatti lei ti consiglia di rivolgerti ad uno specialista per una terapia di coppia. I consigli che posso darti sono: trovare un analista, come suggerisce la Randone, ma aggiungerei, che non presenti pregiudizi verso lo scambismo, per evitare influenze scorrette; iniziare a comunicare realmente con tuo marito, al momento mi pare assente; evitare di cercare sostegno e comprensione, come quelle che si trovano nel Web; evitare una ricerca di soluzioni prêt-à-porter, che risulterebbero senza dubbio devastanti; rendersi consapevole dei propri errori, evitando di considerare quelli di tuo marito. >>>

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