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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Leggiamo sempre, Sonia.
A volte di fretta. E per capire bene e rispondere scrivendo qualcosa di sensato ci vuole tempo che spesso non abbiamo.
Ad esmepi carina la metafora di Mercedes vs Ferrari. Ci sarebbe da discutere.
Questo rimane un luogo interessante.
Un po’ ondivago, a volte, nei tempi. Ma fa parte dell’umanità.
ehi…Mari, non prendertela!! So che Clarice non ha bisogno di avvocati difensori, ha i mezzi per farlo da sè, ma devo intervenire solo per dirti che no, non vedo intenzione di polemica nella risposta di Clarice, semmai un incoraggiamento ad essere te stessa. Incoraggiamento che credo possa essere valido anche per me, a turno forse tutti abbiamo le nostre cadute, le famose paure di cui qui tanto si parla, tra le altre cose. Talvolta essere sè stessi significa aver il coraggio di andar contro corrente, tal’altra invece significa seguirla la corrente, se intimamente sentiamo che è questo che ci va di fare. Ciò indipendentemente dall’approvazione o la condanna altrui, ma solo perchè “sentiamo” che così facendo esprimiamo la nostra vera essenza, il nostro sè naturale, quello istintivo. Con ciò non voglio esaltare la sregolatezza ma quanto meno l’ascolto di quella parte di noi autentica, e laddove non si invada l’altrui libertà , riuscire a scegliere
senza paura. Questo credo in fondo sia stato l’invito di Clarice….Un bacio
Riguardo ad Echeloni sono d’accordo con Gnosi. Ignorare. Piuttosto mi chiedo come mai, appena mi allontano dal blog per dedicarmi a cose out-pc trovo delle sorprese!
Clarice carissima, anche la leggerezza è una questione di allenamento ed il fine giustifica i mezzi (Viagra). A proposito, venerdì sera l’ho usato con la coppia “sologioco”: solo giochi orali, ma che sballo! Essere leggeri senza preoccuparsi di rischiare di perdere.
Poi. L’aglio, quello lì sott’olio non mi ha più fatto male, ma, in realtà, lo mangio più che altro perché mi piace.
Mari, tu puoi pensare e dire quello che vuoi. Io rispetto le opinioni e le idee tue e di tutti, anche non condividendoli. Quello che, invece, sembra non fai tu, perché ci dai troppo addosso a noi che non la pensiamo come te. Con questo ti dico anche che scrivi anche cose carine e giuste, ma, spesso esageri lanciando le tue idee come frecce che fanno anche male. Nel post 950 hai centrato il mio problema, solo che per non essere mentaloidi, a volte, bisogna violentarsi! Mi violento a botte di Viagra: il pene si fa duro ed io non penso più. Con mia moglie, senza Viagra, invece, ci penso, solo che il pensiero, in quel momento è più fallico del Viagra. Mari, forse è voglia di trasgressione celebrale il tuo modo di essere qui nel blog. Visto che di trasgressione si tratta, sei nel tema.
Sonia, nel post 945 sembra tu abbia descritto me stesso: un masochista! Ci devo riflettere, soprattutto per vedere se anch’io sto diventando più saggio.
Aldebaran! Nel post 946, caspirerina! hai centrato: È VERO! TUTTO VERO. Mi spaventi! Davvero vorrei conoscerti di persona, perché non mi scrivi?
Orfeo, quelle pillole (tutte) non funzionano sei non sei eccitato, ovvero se non provi nulla per la partner con cui giochi. Quindi non c’è assolutamente differenza tra il prenderle e non prenderle riguardo alla spontaneità! Non sono mica una droga! Usare o non usare i bastoncini nei miei trekking in montagna non cambia l’orgasmo che provo ad essere immerso nella cristallina e pura aria di vetta da dove ammiro panorami che mi fanno abbracciare l’infinito come un hoolapop che mi cinge la vita dei fianchi e del mio tempo! Grazie per gli “agliati” consigli.
SONIA SCRIVE: “non vedo intenzione di polemica nella risposta di Clarice, semmai un incoraggiamento ad essere te stessa”.
Sonia, non mi servono avvocati difensori, ma sapere di essere capiti fa sempre piacere 🙂
Clarice e Sonia non mi interessa controbattere, ci sono eventi dolorosi
che non ho voglia di raccontare e che mi hanno fatto pensare cio’ che ho
precedentemente scritto nel post 953 ma che non ho voglia di
raccontare, penso altrimenti che non sarei paranoica ne mi sarei posta
tale problema…. non so quanto abbiano influito nel mio modo di
essere…. cara clarice se tu avessi letto con attenzione ho parlato anche
di filtri cognitivi proprio per questo motivo ma ripeto non mi interessa
approfondire perchè non ho voglia di raccontare…..
So bene, Clarice, fai senza avvocati tu!! Comunque, il mio intervento era solo per dare una mia interpretazione che servisse come confronto a Mari per non cadere nella facile lettura che ci porta a vedere provocazione anche dove l’intenzione è di tutt’altro genere. Forse sono ingenua ma dopo vari mesi che ci confessiamo, penso che se torniamo qui sia perchè tra noi è nata una bella armonia che ci consente di confrontarci anche se ogni tanto qualche fraintendimento rischia di guastar questa ‘armonia, questa confidenza e fiducia di essere tra “amici” e non tra persone che cercan di vedere la pagliuzza nell’occhio altrui. Scusate se di tanto in tanto prendo a prestito espressioni da predicatrice, non ho intenzione di esserlo e neppure mi ci stanno bene quei panni. Tuttavia il mio grande sforzo da tutta la vita è sempre stato quello di conciliare il bisogno di spiritualità con il bisogno fisico e la sete di emozioni. Non posso vivere a lungo senza alimentare il mio spirito, ma anche la carne ha le sue esigenze, O QUANTO MENO LE HA AVUTE … Equilibrio…Equilibrio…Quanto l’ho cercato e lo cerco ancora…Attualmente devo dire che sono sbilanciata dalla parte dello spirito, forse ho raggiunto la pace dei sensi da quando non ho più il mio compagno a vivificare le mie fantasie…Ma sto scoprendo che non vivo poi tanto male neppure così, anzi, forse sono meno tormentata, davvero più serena e piena d’amore per il mondo e la vita… Vi AMO…
Dai, dai, Mari… forza, non tenere il broncio!! Ognuno di noi ha un vissuto alle spalle più o meno doloroso. Se non hai voglia di parlarne, fai bene, tienilo per te. Talvolta più parliamo dei nostri problemi e più questi si ingigantiscono .
Quante volte mi è capitato di volermi sfogare parlando e poi finito di parlare anzichè essere più leggera finivo per essere solo più disperata. Era come agitare un mare di cacca… Alla fine oltre a sopportare i cavalloni devi sopportare anche la puzza… Scusa l’esempio ma l’ho tirato in ballo per farti sorridere un pò e non per diventare volgare. Ok per oggi ho parlato troppo, mi ritiro, a domani…
sonia in che parte d’italia vivi?
Mari, sei stata tu a dire che è meglio essere spietati ma sinceri, e io sono perfettamente d’accordo con te.
Perciò, sai cosa penso? Che una volta sei sul melo e un’altra sei sul pero. Prima sei felice e viaggi controvento come depositaria dell’ordine naturale delle cose, poi sei il crogiuolo del dubbio amletico dell’essere o non essere. Declami ad alta voce il tuo affrancamento dal corpo e dai mali che affliggono gli impuri, eppoi ti domandi se forse, magari, sbagli qualcosa. Ti dichiari a gran cassa “risolta”, poi vieni qui a ripetere affermazioni che hai già reiterato al’inverosimile. E se qualcuno ti coglie in fallo (pardon..:-D Dai! sono una che tende a sdrammatizzare su tutto, lo sai!), ecco che aggredisci oppure tiri fuori dal cappello il tuo passato di sofferenza.
Si coglie un problema tra le pieghe, grave anche. Ma non è quello di cui tu ci racconti. Nella tua ricerca di “ESSERE” attraverso le parole, io pecepisco un dolore più grande di qualunque altro che hai narrato Il male cè ma non sta nel raccontato, sta nel movente. Venendo qui, tu manifesti un disperato bisogno di esistere.
Per come è possibile qui e in altri spazi inconoscibili, io ti “sento” e perciò mi sei cara.
vivo nel Nord Italia, Mari cara! Qualche post fa, a questa domanda avrei risposto tranquillamente precisando anche la città…ma dopo l’intervento di quell’individuo in cui traspariva solo malvagità, mi sono spaventata un pò lo confesso. Posso accettare una tirata di orecchie come quella che mi fece Gnosi, ed eventualmente anche chiedere a me stessa se sono stata io a ferire per prima e semmai chiedere scusa. . Ma quel tizio, che non vale la pena neppure di nominare, ha dato una immagine di sè che mi ha fatto drizzare i capelli, una sorta di brivido lungo la schiena. Con tutto quello che succede in giro, comincio ad aver letteralmente paura di chi ha atteggiamenti di fredda intolleranza. Beh che sono una donna piena di paure già lo sapevate, vero??