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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Orfeo, non è ciò che scriviamo qui che cambia la vita.
E’ la vita vissuta ed esperienzata che fa vivere ed evolvere.
Anche noi abbiamo alti e bassi in questo cammino, non è sempre spienserato.
Sul raccontare i desideri inconfessabili ci stiamo provando col ns diario in cui la tensione sul rimanere autentici (il più possibile) è sempre presente.
Sai una cosa, Orfeo?
Quando le persone si sono confessate così intimamente, l’incontrarsi dal vivo POI diventa quasi sempre deludente.
Perché si è ribaltato il modo naturale di conoscersi e piacersi (prima la realtà e l’incontro di corpi e sensi, POI l’intimità che cresce).
E’ vero, Womama. Ribaltare spesso delude. In tutte e due i versi. Io sono stata frequentemente delusa dal nocciolo che stava dentro la pesca. E quando dico “frequentemente” intendo più verso il “sempre” che verso “una volta ogni tot”. Ho conosciuto uomini che non erano male finchè non hanno esercitato la facoltà della parola, o anche semplicemente del gesto. Ne ho sempre ricavato una sensazione di schiaffo repulsivo, peggio ancora che davanti ad un brutto irrecuperabile fin dall’inizio. Ma concordo pienamente. Ribaltare può disorientare. Anche per questo credo sia fondamentale conoscere sè stessi, sapere cosa si vuole, a cosa si aspira.
Però non sono d’accordo che scrivere e leggere qui non cambi la vita. . Interagire su opinioni, idee, raccontarsi, fare uno sforzo interpretativo di cose scritte da altri, è un modo di agire e di scegliere. E, soprattutto, è a sua volta un’esperienza che non può, salvo la totale permeabilità dei cervelli e delle impressioni, lasciare il niente o il precedente intonso dietro di sè. Pensare è già esistere e se qui dentro penso, e mi sembra che lo stiamo facendo un pò tutti, significa che anche quando sono qui dentro esisto perciò sperimento l’esistenza in una delle sue tante manifestazioni.
Connotare come esperienza il dato fisico, il toccare, il “provare” , lo trovo un pò limitante per quelle che sono le possibilità date agli esseri umani di inventarsi cose che non sono mai esistite prima.
La capacità di immaginare eventualità/casi/soluzioni svincolate dal mondo “concreto” è un carattere inconfutabile degli umani. Il potere di fare il male o il bene sono collegati invariabilmente anche all’immaginifico.
Rinchiudere il futuro entro i limiti del tangibile mi fa impressione.
Io credo o non credo in Dio mica perchè l’ho sperimentato. Certe “esperienze” sublimi (nel bello o nel brutto) non hanno corpo.
Quindi voi mi vedete “pasticciare” con le dita? Mah. Voi siete qui, esponete; io interloquisco, mica interrogo. Anzi per la verità il bello di questo flusso è proprio la sua immediatezza. Nessuno è chiamato a dire, ma tutti possono farlo per ciò che credono.
Hai ragione Orfeo, anche io ho letto cose qui dentro che mi hanno fatta riflettere molto. Su tante faccende anche diverse dalla sessualità.
Invece, le mie fantasie sono tutte confessabili, mi sa.
..anche se, mi domandavo…a quale parametro devo fare riferimento per valutare la confessabilità di una fantasia? il senso comune o me stessa? ..cè da capire…
X clarice
prima di tutto rispondo volentieri al tuo ultimo quesito..volutamente retorico.. non ha senso la morale comune, semplicemente perchè non esiste. Siamo noi che ci adattiamo a quello che “crediamo” sia la morale e la facciamo diventare comune. E’ uno dei conformismi più abbietti e meschini che esistano al mondo..una mediazione verso il basso che mi fa repulsione quanto le persone mediocri che ne fanno vanto e bandiera. Da ciò la risposta non può che essere: te stessa e nessun altro. E confessare a se stessi è già il primo traguardo..
Per il resto posso solo dirti che talvolta è meglio fermarsi prima del nocciolo, in questo senso hanno ragione awomanaman.
Personalmente trovo sublime il modo in cui ti esprimi qua dentro, mi piace molto leggerti e cercare di capire chi ci sta dietro..ma non vorrei mai farlo nella realtà..perchè devo rischiare di modificare un immagine o una sensazione piacevole che mi arricchisce?..potresti essere chiunque..non mi importa e non voglio saperlo..mi interessa chi sei oggi per me e che valore (umano) ne ricavo. punto.
ciao
Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano. (F. de Andre’)
bello, molto bello…. citazione di Orfeo …..mi piace molto…
immaginare è come volare…..rende tutto impalpabile e sognante …..
la poesia, la notte, le stelle…
sogno sempre ad occhi aperti…… è vero Clarice io trovo orgasmico poter immaginare e sognare….sognare ad occhi aperti…..
nella mia mente in questo momento sono una ballerina di danza classica eterea che danza leggera eterea impalpabile ……
è proprio bello sognare…io sono i miei sogni, vivo nei miei sogni,
il mio amico rappresenta un sogno…una nuvola impalpabile….
zucchero filato
per me amare è sognare……è un sentimento legato al sogno…..
> Certe “esperienze” sublimi (nel bello o nel brutto) non hanno corpo
Ehnnò.
Forse è propri qui che ci distinguiamo, clarice.
La transe è sempre vissuta col corpo: nell’eros, nella danza, nelle esperienze fisiche estreme, di vetta. Non c’è transe vissuta in biblioteca o stando al pco guardando la televisione.
Questa è la controrivoluzione, il sovvertimento tantrico: riportare il corpo al centro.
Vedi, noi inustrializzati ci stiamo allontanando dalle esperienze fisiche (si parla di apprendimento diretto ed indiretto) per astrarre sempre più.
Gli animali non si toccano, montano, alimentano, puliscono, uccidono, macellano più. Si leggono sui libri, li trovi confezionati a fette all’Esselunga.
Sai tutto sulla classificazione di una capra, sul suo corredo genetico, non l’hai mai munta, vista, non ti ha mai leccato il sale dalle mani.
Bisogna passare dal supermercato, dalla conoscenza libresca o virtuale alla fattoria.
Ritornare al corpo tangibile!
Pardo pardon pardon. A me nessuna adrenalina mi ha mai “transato” di più nè meglio di quella che viene dalla mia testa. Che poi sia una capra affettuosa a farmela partire, la lettura di un filosofo, la scritta su un muro, un certo attimo di un certo giorno in un certo posto, fare l’amore con gino invece che con pino perchè gino e pino sono due corpi uguali ma anche due uomini diversi, è irrilevante.
il punto è un altro (per me e per come la vivo io): io non ho mai tolto dal centro nessun corpo perchè il corpo cè, semplicemente, cè e consta di una materia che si fa viva anche quando non voglio o quando preferirei di no. Ma cè, santa miseria. E non lo posso rimettere laddove non ho mai potuto toglierlo:-)
La testa, il pensiero, la mia psiche, ciò che continuo ad essere oltre il mio corpo (e non mi sto riferendo alla morte, ahimè) per me-ripeto-per me, ha una valenza insostenibile identica a quella del mio telaio.
Togli e metti la cera, togli e metti la cera. Per allenare a diventare altro da ciò che non saremo mai. Paradossi. Meno male che esistono altrimenti morirei di noia.
Aldebaran, ma guarda un pò quanto sei carino oggi:-)
Fermarsi prima del nocciolo per me significa non mordere mai fino in fondo. E non mè mai venuto fuori niente di buono tutte le volte che ho cercato di trattenermi.
Sono carne, ossa e flautolenza spiritica (a volte anche spiritosa). Non posso proprio sopportarmi in questa indisciplinatezza, ma tantè che se vado via mi manco tantissimo.
Alde sei proprio carino oggi, grassie.
MARI. Tu sì che sei che sei un vero prestigiatore. A me mi avevi convinta proprio che non tornavi più ; a dispetto del tuo essere già exdefezionaria..incredibile. Sono contenta che sei qui di nuovo.
Awomanaman,
l’assioma “tutto sfugge a ki disdegna la carne” nn e’ vero. Il potere della mente e’ molto maggiore. Senza il Kundalini s puo’ anke raggiungere l’estasi. Personalmente sono dalla tua/vostra parte poike’ ho gia’ un’attivita’ tutta mentale durante il lavoro e nel tempo libero m piace assaporare i 5 sensi, ma sono sicuro ke esiste gente ke nn ha bisogno d muovere nemmeno 1 dito e stare molto bene. Senza andare troppo lontano, verso santoni indiani, pensa ai pittori della cappella sistina, oppure guarda la scultura dell’estasi d santa teresa, d bernini e dimmi se nn e’ rappresentata una donna ke sta raggiungendo un pluriorgasmo inaudito. Oggi s vivono felicita’ + materiali, e personalmente m sta bene poike’ nn sono stato fornito d optionali superpoteri mistici. Da un altra parte m ritengo molto disinibito e nn ho bisogno d ecstacy (mai provato) per mescolarmi a corpi sconosciuti ke sento familiari in quanto con la stessa mia voglia d perdersi per un po’. Avete mai respirato questa aria puramente sessuale? Tuttaltro ke vuoto, quanto i falsi romantici vogliono additare. V siete mai sentiti fortemente innamorati dopo un orgia, d nessuno in particolare, ma con le stesse sensazioni fisiche d leggerezza, la vista leggermente ovattata, un senso d gioia, una gran voglia d ballare, d abbracciare tutti? Anke i brutti sembrano belli. Il vero vuoto viene invece dalla commerciabilita’ del sesso e da possibili infiltrazioni e/o gestioni d gente malfamata e malintenzionata in ambienti presunti libertini. Questo c fa’ associare talvolta l’iperliberta’ sessuale al male. Quella gente coi visi consumati dal vizio, avete presente, ke nei film tipo “Taxi driver” popolano ambienti d peep shows e prostituzione, droga. Oppure d k entra in prive’ con una prostituta spacciandola per moglie.
Dove e’ cominciata nel tempo questa associazione del sesso col male? Forse bisognerebbe riprendere da li’ e rivedere il tutto. Personalmente sogno una specie d Agora’ dove filosofando s possa liberamente e consensualmente vivere dei corpi con liberta’. Talvolta nel mio piccolo riesco a trovarla, ma c vorranno molti anni d evoluzione altrocentrica (se l’umanita’ sopravvive, naturalmente) per trasformare il mondo in questo e ridere dei primitivi del 21° secolo, ke s procurano frustrazioni gratuite in nome d una produttivita’ superflua.
Orfeo, ci sono giorni che tu scrivi cose che io davvero comprendo in pieno quello che so che stai intendendo.
Ho l’impressione che questo capiti meglio e più compiutamente quando non stai cercando di spiegare, ma discorrendo liberamente attorno a te stesso come un fiore che si apre dicendo che s’è appena aperto.
E’ bello ciò che hai scritto di quella gioia lì di amare qualunque e chiunque dei tuoi goduti e che ti hanno goduto.
E’ semplicemente bello. E credibile.
Non lo comprendo nel senso mio, personale, intimo. Non mi fa vibrare tendini o arricciare nervi nè titilla le mie vibrisse:-)
Ma presentisco di comprenderlo nel senso proprio che gli appartiene…
Mi domandavo se per te è essenziale al tuo benessere e alla tua soddisfazione all’interno di un rapporto di coppia che la tua compagna condivida con te quelle esperienze. La tua ex-ragazza voleva condividerle? O eri tu a volere che lei condividesse? O era lei a non sopportare di saperti “all’opera” altrove , con altre donne, altri uomini, altri sessi diversi dal suo, senza potere essere lì ” a controllare” le tue mosse, le tue espressioni, il tuo piacere per gente nuova e sconosciuta…? Voleva conservare una “presenza” nella tua vita anche in quei certi momenti e poi non ce l’ha fatta a continuare?
Oppure, mancando la partecipazione di lei, la tua sessualità extra-coppia si trasformava in ripetuti tradimenti e tu non ce l’hai fatta a metabolizzare il senso di colpa atavico dell’uomo “traditore” verso la donna “tradita” ?
So che ci sono maschi che per superare il senso di colpa di cui parlo, lo eliminano alla radice, coinvolgendo direttamente le loro femmine nelle attività sessuali extra-coppia.
Non sono domande buttate lì tanto per fare. E’ che sto interrogando me stessa. Se lui non fosse così comè, ovvero disponibile ad assecondarmi, io..ce la farei a stare dentro a questo rapporto…?
Hai ragione Orfeo a dire che l’amore può indurre a sacrifici inimmaginabili. Ma questa è una domanda che non mi sono mai posta prima. Trasecolo al cospetto del mio latente qualunquismo..o sono solo molto fortunata? Bah.
vi ascolto mentre vivo nel mio mondo tempestato di fiorellini……di cuoricini ….palloncini ….nuvole bianche e zucchero filato…..e parole con mille significati….bhe si sono innamorata delle parole….mi perdo tra mille significati …..parole …..anime di fuoco che vivono dentro me uccidendomi plasmandomi amandomi…sono mie ma mi sfuggono ed io le rincorro ….
rincorro il significato ma non riesco mai a farlo mio….e questa eterna ricerca mi appassiona….le parole mi stravolgono mi inebriano frutto del mio spirito dei miei sogni…..mi uccidono e mi danno vita….
i corpi non mi interessano se non dopo aver amato il significato di parole vuote che si prendono gioco della mia anima….del mio pensiero che è solo sfortunatamente mio…
figlia di un passato….prigioniera di un passato…..distruggo il mio passato per essere figlia del vento e di nulla piu’ libera nel sogno, nello spirito, libera nel mio sentire nel mio sentimento….appartenere al mio sentire e nulla piu’
dei corpi non me ne faccio nulla posso farli solo a pezzi, disintegrarli..ucciderli sono solo massa di carne..e niente piu’ privi di qualsiasi interesse di qualsiasi luce che venga dal di dentro, di qualsiasi stupore che mi accenda l’anima, che mi appassioni, che stimoli la mia mente nella ricerca del piacere del bello
per cercare la carne vado dal macellaio