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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Clarice come sei nella vita, a volte sembri fredda come se nulla ti sfiorasse, mi colpisci, non traspare minimamente nessun sentimento quando scrivi se non in alcuni momenti, la vita ti ha forgiato pesantemente???
hai detto di lavorare come segretaria ma in che settore???
Mari, sei più dura del granito!
zo...... = dolcissimo ed affettuoso epiteto con cui a volte chiamo mia moglie, essere da me adorato, amato e venrato…
Se tu sei chiusa nei ristretti limiti dei tuoi assiomi, non ci posso fare niente. Chiudi il vocabolario ed apri il cuore e la mente se ne sei ancora capace. E lascia in pace le nostre madri.
Mari, sono una persona normale. Sono impiegata come tanti in una struttura (settore internetiano e dintorni). La vita mi ha forgiato come forgia necessariamente chiunque.
Non mi sembra di essere fredda nei miei commenti. Tendo ad essere riflessiva, ma non fredda. Eppoi qui si discute di un aspetto della umana varietà (e come tale interessantissimo) mica si decidono le sorti di un’esistenza, (certo nn della mia) o quelle di un pianeta o quelle di un valore. E tu mi dirai: come no?!? qui è proprio di valori che stiamo parlando!!
Vedi ..io non la leggo così la faccenda. Mi sembra, (non se ne abbia a male nessuno; non sto sminuendo , sto solo valutando) , più una moda, un passaggio, un ricorso storico, un escamotage divertente e divertito a volte, traumatico altre, per passare oltre. Oltre a cosa?? mi domanderai tu.
Ciascuno per passare oltre al proprio “cosa”: una coppia per passare oltre il passaggio delle stagioni e ritrovarsi insieme dopo, una coppia per passare oltre le delusioni o i fallimenti e ritrovarsi ad una decisione, una coppia per passare oltre la noia e ritrovarsi poi placati, chi per sè stesso e ritrovarsi diverso, chi per l’altro e ritrovarlo uguale a sè…tanti, infiniti motivi per passare. Per passare oltre.
Mi torna in mente l’ideale della coppia “elastico”, che si allunga va e torna ma non si spezza mai perchè esente dalle tentazioni della carne che vengono accluse alla vita monogama come gioco o come conoscenza. Negli anni 60-70 era cresciuta in popolarità per poi arrivare altrove. Agli 80, che sono stati tutti diversi. Mi ricordo di certi usi di amore di gruppo come liberazione del vero io-spirito e debellamento della ragione imposta, e matrimoni per strada tutti a farsi l’erba. Oggi li rivedi già divorziati, già risposati in abito grigio, già rifecondati, dentro l’abitazione condominiale a fare gli insegnanti di lettere alle scuole dell’obbligo.
Tanto spaccarsi la testa per poi finire nella buona e consolatoria (e guai a chi me la tocca) pappa quotidiana con le età che cambiano, le generazioni fresche portatrici di altre grandezze e altre magagne, l’insensato voler mettere un freno o una morale a ciò che si ripresenta ricorrentemente e splendidamente casuale come l’uomo. Mah. Interessante discuterne (mi piace da matti) ma, ti prego, non chiedermi di giocare al padreterno dei quattro cantoni che dice chi è buono e chi è cattivo oggi, per poi domani cambiare prospettiva.
Mari, tu invece quando hai le tue esplosioni di rabbia senza controllo, mi trasmetti un’impressione di angoscia. Mari, hai paura? Temi un tracollo dei valori, l’impossibilità di un rapporto d’amore come tu hai desiderato/pensato. Temi di dovere un giorno soffrire la delusione di un uomo , da te amato, che ti chiedesse di essere la sua tro..? Lo sai già come la penso. Io sono il mio “limite” e so bene fin dove voglio/posso arrivare.
x mari
non mi trovo per nulla daccordo sulla definizione che dai della donna farfalla eterea..e intoccabile….quasi un oggetto delicato che si può rompere………….siete moolto più forti di quanto vogliate far credere….
Per quanto riguarda me..e credo anche altri/e saranno concordi, anche se la donna è seducente, maliziosa e pericolosa come un diavolo…resta lo stesso un gioiello, unico e raro…
baci
Ciao Alde. sono daccordo. siamo persone innanzitutto e siamo forti. non so se vogliamo far credere qualcosa o cosa vogliamo far credere.
Vedi, Mari, è proprio questo che intendo: si sente che sei una persona integra, forte, con le tue opinioni e l’esatta misura di te stessa. puoi scegliere di essere la tro.. di qualcuno, più o meno affettuosamente che dir si voglia, oppure la farfalla di qualcun altro (che poi l’una cosa può non escludere l’altra…), o anche una donna accanto ad un uomo nel modo che riterrete buono per voi due e che sarà intimamente vostro.
quanto all’epiteto di cui sopra, credo che venga utilizzato con tante sfumature diverse…sono d’accordo con Seb sulla questione delle madri. penso che non c’entrino direttamente. entrano certamente nell’evoluzione dell’autoconsapevolezza del maschio rispetto al rapporto uomo-donna e dunque, indirettamente, anche nella modalità di utilizzo di determinati titoli. ma solo indirettamente…nel senso che probabilmente l’uso di espressioni “forti” in certi momenti “forti” (e non mi riferisco solo al sesso trasgressivo scambista, ma anche al sesso trasgressivo monogamo, e specialmente al sesso-sesso) ha il valore intrinseco e inconscio, per il maschio, di una riconferma del potere maschile sulla femmina…e l’esigenza più o meno forte e più o meno periodica/sporadica di questa riconferma appartiene a quasi tutti gli uomini ed ha certamente a che vedere anche con il modo in cui sono stati allevati dalle loro madri…capisci cosa intendo Mari? in un certo senso..il “problema” è delle madri…non dei figli…in sintesi..il “problema” , se vogliamo leggerlo come un “problema” , lo creiamo/alimentiamo noi.
Mari, sappi che avere scritto questa cosa mi costerà probabilmente la simpatia (scusate se mi scappa da ridere) generale (min....! adesso proprio non mi trattengo dalle risate!) , ma almeno non dirai più che non prendo mai una posizione chiara.
x Aldebaran:
Le definizione eteree, farfallesche, fatesche della femminilità che si limitano ad una visione esclusivamente stilnovistica sono malate.
Fa sorridere pensare che qui dentro ci si scaglia contro la lussuria “arida e infernale”, contro il sesso animale.
La pessima considerazione del corpo terreno, della nostra parte animale ed istintuale è indice di dissociazione: bassi istinti si dice con disprezzo nel linguaggio consolidato, no!?
Ciò conduce a nevrosi a fobie a convinzioni integralistiche e intolleranti. Ciascun essere umano sano, armonioso e completo vive male senza amore per il proprio corpo e i suoi istinti alti, medi E BASSI.
Umano atto animale cantava Giovanni Lindo Ferretti.
Che chi canta e chi impreca con livore.
x Seb:
zo......, porca possono essere una dichiarazione d’amore da parte di un uomo alla sua donna, compagna e alla sua femminilità esuberante e meravigliosa. Che bello il tuo breve e saggio pensiero.
x clarice:
possiamo fare della paleontologia sociale o anche solo andare a spulciare cosa succedeva nelle famiglie patriarcali (sono numerose le opere letterarie e i saggi che raccontano cosa succedeva nei clan nei casali della pianura padana, tra polenta, fagioli e nella promiscuità)
La monogamia colla aggiunta della famiglia atomica, è una degenerazione recente.
Ogni coppia che ha navigato insieme per anni, in un momento in cui sarai intima, ti potrà confessare la perdita di desiderio, i sacrifici immani per tentare di preservare l’esclusività, le tensioni, fino alla perdita completa della libido che c’è in gran parte delle coppie di lungo corso (una coppia che arriva a stento ad un rapporto al mese, spesso di qualche minuto, senza erotismo, senza voluttà, senza passione, quasi sempre anorgasmico per la donna è una coppia che ha perso completamente la libido).
Ogni coppia…. diciamo l’80% delle coppie! Anche qui vale la legge di Pareto.
Cmq l’80% delle coppie sono… le coppie.
Una volta la “promiscuità con preferenza” era si funzionale alla prosecuzione della specie. Del resto il piacere erotico è un meccanismo che il buon Dio ci ha dato proprio per rendere piacevole l’atto che serve a procreare. La monogamia cristiana è diventata un mezzo per evitare gli eccessi di maschilismo della società giudaica: la donna legata all’uomo ma anche l’uomo legato alla donna ed era un meccanismi di equilibrio.
Ora, in cui la sinergia della monogamia ha perso i suoi fondamenti di giustizia e per la sopravvivenza (pensate a cosa sarebbe sucesso anche solo 60 o 70 anni fa ad una donna che avesse deciso di “divorziare” dal marito beone o violento nella società arcaica e rurale italiana…) Le persone ora sono più libere. Le coppie si sfasciano perché non resistono alla pressione disumana dell’esclusività erotica e del contatto del corpo (se ci sfiora o ci si tocca in autobus o in un ufficio… ci si scusa!) e ci sono molte alternative e possibilità di scelta.
Si sta melgio ora che si sta meglio (anche se a volte scegliere è difficile).
I nostri bimbi hanno invece tempi più lunghi per crescere, diventare adulti, tempi che vanno MOLTO oltre ai normali cicli di innamoramento “naturalnente esclusivo”.
Lo sfasciare quindi le famiglie per pulsioni incontrollabili, per l’energia accumulata e repressa per anni che poi viene a contatto colla scintilla di una nuova conoscenza, di un incontro destabilizzante, è l’esplodere di una patologia che si è aggravata nel tempo.
La nuova morale che ha avere l’armonia complessiva della famiglia al suo centro deve considerare la tendenza naturale, umana, istintuale, animale, la curiosità verso nuove persone coi loro corpi, le loro teste, i loro sessi, i loro cuori, la curiosità di capire come funzionano, come godono, come farli godere, come giocare insieme al gioco più potente del mondo che è il gioco erotico.
La monogamia esclusiva in famiglia nucleare è una condizione innaturale e quindi perversa che causa gravi danni alle famiglie e alle persone che le compongono, a partire dai piccini che non hanno alcuna colpa per questo.
Lo sforzo è proprio quello di crescere e trovare nuovi modus vivendi creativi in queste società così diverse di lustro in lustro e nuovi modi per affrontare cammini di coppia sempre più lunghi nel tempo.
E paradossalmente la creatività sta nel tornare a forme di sessualità primigenie. Il cerchio si chiude.
Funziona così finché saremo animali Homo Sapiens dell’ordine dei Primati, con corpi, muscoli, sensi istinto ed animalità.
Clarice dove abiti???
Seb e se ti chiamassi puttanone, troione, puttaniere…ti fa piacere???
tanto è dolcissimo ed affettuoso epiteto con cui a volte chiamo gli amici….ti va??? non c’è nulla di male ….posso, ti fa piacere…perchè se cio’ ti fa piacere…per non dispiacerti posso fare questo ed altro…
altro naturalmente solo a livello verbale o di scrittura…..che do’ per scontato visto che sono un angelo a confronto delle perversioni lette qui dentro
ciao puttanoni come va la vita???
l’ha detto seb che è un epiteto dolce…seguo i cosiglio di papi seb…prendetevela con lui
Clarice ti rispondo dopo
animale sei tu woman …questo va bene per te e non per tutti….e non sono per niente moralista o conformista ma come vivi tu sono fatti tuoi cio’ vale per te e non è la regola …e fammi il piacere gli uomini della pietra
o quelli che parlavano di sesso libero, anni 60-70 sono quelli che con grandi ideali sono naufragati e nuotano nella melma…rubano e fottono in tutti i sensi
ecco perchè sono cattiva …sono cattiva con chi cerca di propagandare valori inesistenti o meglio che valgono per il singolo, libera di scoparti il mondo intero ma non cercare di trovare la logica in qualcosa che non ha logica…
Hitler a sua volta aveva trovato una sua logica contro gli ebrei questo andava bene per lui per il suo pensiero e non per l’intera umanita’
non propagandare valori cercando di trovare un senso in quello che voi fate perchè non ci sta …. a voi piace farlo ecco tutto
Womama io non credo che nella famiglia patriarcale si divertissero tutti allo stesso modo. Il sesso ludico era esteso, ma non esattamente in senso democratico. Perciò si utilizza appunto l’aggettivo “patriarcale”. Il desiderio di una persona è soggetto naturalmente a modifiche. E’ un fatto chimico inevitabile. Il punto è un altro. Se dopo 10 anni non desidero più un partner come i primi giorni di relazione, personalmente so che fare sesso con un altro (condiviso o solitario) non mi mi fa tornare a desiderare il partner datato come agli albori della nostra storia. E’ una certezza personale, ripeto PERSONALISSIMA, ma è una certezza. Se mi si parla di irrecuperabilità della coppia (quella che descrivete è praticamente una situazione allo sfascio) credo sia molto più igienico ed efficiente non recuperarla. Se mi si parla di un’attività “preventiva” (apriamo la coppia condividendo le evasioni così non ci annoiamo) mi sembra una conclusione ingenua….e francamente romantica. Se mi si illustra uno scenario fatto di “sacrifici immani” per tentare di preservare l’esclusività, le “tensioni”, fino alla “perdita completa” della libido” lascerei perdere di fare la coppia di due perchè mi sembra che ci sia una latente predisposizione al fallimento e allora non capisco per quale motivo salvarla.. bah..
comunque la monogamia cristiana non esiste. esiste il platonismo cristianizzato, certo. le radici della monogamia risalgono a tanto prima del cristo. comunque a me il cristo è piaciuto quando ha impedito la lapidazione dell’adultera apostrofando i maschi, farisei, come i primi tra gli adulteri (“chi è senza peccato..etc”) e parificando la condizione del maschio e della femmina in tema di trombate “foreste”.
Invece, il “piacere erotico” come un “meccanismo” datoci da un “buon” dio, mi fa un sacro spavento. Preferisco continuare a credere che sia solo roba mia. Il piacere erotico è cosa diversa dalla predisposizione fisiologica alla penetrazione.
certo che l’80 % delle coppie sono LE COPPIE! certo! infatti sono TUTTE LE COPPIE: monogame integraliste, monogame scambiste, scambiste e basta, etc. etc. Esattamente ciò che intendevo. l’80% delle coppie fondate sull’unione matrimoniale/di fatto di un solo uomo con una sola donna, sono le coppie. Trasgressive e non.
Le statistiche non sono parlanti perciò non è da quelle che si può trarre un messaggio di speranza per la rinascita e durevolezza della coppia a favore di scelte trasgressive.
Si può invece trarre un’evidenza; fondare l’unione di coppia sull’amore passionale o sulla passione amorevole significa limitarne a priori la longevità e, soprattutto, la godibilità. Perchè la passione, signori, incredibile, ma la passione del primo giorno, incredibile davvero, voi non ci crederete ma….NON DURA!! azz! che rivelazione.