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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Golem riconoscere i propri errori non significa tornare indietro, anzi esprime progresso, capire che siamo animali non ci rende trogloditi o scimpanzé, ma indica comprendere la realtà e non farci cadere nei gravi errori che conducono all’estinzione. Esistono in noi dei meccanismi che sono animali e che nasconderceli è significato un oscurantismo che ci ha condotti sull’orlo di una guerra globale. Oggi la medicina studia i nostri comportamenti attraverso quelli animali, questo incita dei moti di rigetto da parte di chi tronfio della sua umanità, non vuole in alcun modo sentirsi paragonato alle bestie, ma questa ipocrisia impedisce ogni progresso. Non si tratta di ritornare ad essere animali, ma piuttosto prendere atto che lo siamo e riconoscere quegli atteggiamenti errati che ci costringono a vivere stressati. Ritornare ad essere animali non significa rinunciare alla nostra macchina, ma capire che è un mezzo di locomozione e nulla più.
rossana i tuoi interventi contengono sempre dei motivi di riflessione ed approfondimento che sarebbe bene valutare con attenzione anziché licenziarli con sufficienza come spesso si fa. Vorrei proporti una nuova prospettiva rispetto all’evoluzione: il meccanismo di sopravvivenza che porta alla…
… fuga o all’aggressione a tutto il mondo animale è guidato dallo stress. Oggi l’uomo ha reso questo meccanismo molto più complesso, impedendogli spesso di completare il suo ciclo naturale. All’uomo moderno, non capita quasi mai di essere inseguito da un leone; i nostri fattori di stress hanno minore intensità di quelli che prova una gazzella o un gorilla, ma una maggiore durata, essi vengono indicati come “fattori di stress cronico” in antitesi ai “fattori di stress acuto”, come quelli provati quando si è inseguiti da un predatore, che hanno un inizio, uno svolgimento ed una fine. Se il nostro stress è cronico e non facciamo deliberatamente qualcosa per completare il ciclo, rimane stagnante in noi rendendoci sofferenti, stanchi, svogliati, apatici ed incapaci di trarre piacere vero dalle cose, principalmente nel sesso, dandoci quella sensazione di “stanca”. Se a questo aggiungiamo che la nostra cultura tende a rimuovere ogni manifestazione emotiva, la gestione dello stress si riduce all’eliminazione dei fattori che lo determinano e del rilassarsi e basta.
Purtroppo la nostra cultura elimina tutti i momenti adatti alle Emozioni Profonde, così il nostro cervello inibisce sé stesso rinchiudendoci nella nostra stessa paura.
“perché giudicare e condannare!”
è proprio quello che continuo a chiedermi, visto che ci sono uomini che promulgano la verginità sessuale della donna come condizione sine-qua-non per trovare un partner fisso, e visto che ci sono donne che approvano pure questi individui ( quelle stesse persone che qui si dichiarano a favore di CB e delle sue tesi ) condannando senza appello, al contempo, le donne che si presume abbiano avuto un intenso vissuto sessuale. Ormai ho ben compreso che la coerenza non è assolutamente appannaggio di alcuni utenti, ma c’è un limite di buon gusto oltre il quale non si dovrebbe andare. Senza contare che chi sta giudicando le storie e le vite degli altri ( affermando che gli amori solidi di coppia sono in genere solo apparenti e dettati da necessità pratiche ) non siamo certo io e Golem.
Per rispondere a CB, dico invece che relegare la dimensione trasgressiva dell’ esistenza di un individuo in una “gabbia” ( per quanto dorata e con tanto di tavolini e divanetti alla moda ) mi fa tanto “quartiere a luci rosse” e la percepisco come una cosa alquanto triste. Inoltre, se non è affatto scontato l’ epilogo di certe serate, non vedo perchè a questo punto non si possa optare per un qualunque locale…
..locale “normale”, che costa anche meno e dove peraltro si potrebbe comunque rimorchiare se ne capitasse l’ occasione. La verità è che gli uomini che frequentano i Privè, lo fanno perchè suppongono che le donne che si trovano lì siano generalmente più facili rispetto alla media, e quindi più fruibili per loro. Perciò la maggior parte dei frequentatori maschi dei club per scambisti SI ASPETTA un certo tipo di conclusione della serata e se non ottiene ciò che brama ti considera una “strana”. E comunque la maggior parte delle frequentatrici al femminile dei Privè sono professioniste del sesso che si trovano là per uno scopo ben preciso, quindi è una situazione ben lungi dall’ essere spontanea ( come di fatto una circostanza che avesse carattere di pura trasgressione dovrebbe essere ).
Queste mie riflessioni vogliono essere non un giudizio verso chi pratica lo scambismo, ma solo un resoconto di quello che PERSONALMENTE ho constatato vivendo CONCRETAMENTE quel tipo di esperienza. E mi pare ( dato non di poco conto ) che le altre donne ex scambiste che sono intervenute qui concordino con le mie affermazioni. Per il resto, mi sembra veramente inutile, dispersivo e fuorviante tirare in ballo l’ evoluzione umana.
CB, possiamo riconoscere tutto quello che vuoi, ma intanto non può essere stato un errore un sistema monogamico che ci ha portato sino a questo punto di organizzazione e conoscenza, e poi non si cambia dall’oggi al domani uno “stile” relazionale che ormai in decine di migliaia di anni si è praticamente inscritto nel DNA culturale. Il desiderio sessuale o poliamoroso è solo una variante limitata a gruppi specifici di soggetti che vogliono “divertirsi” col sesso, non potrà essere mai un punto di arrivo evolutivo in una società organizzata, nè eliminare lo stress del vivere. Io continuo a pensare che ha senso solo perchè è una trasgressione alla norma morale, ed eccitante in quanto “tabù”. Se non lo fosse sarebbe la monogamia ad essere trasgressiva.
Ti prego, continua con Ross, la rossa che fa riflettere. Fa riflettere l’immagine che preferisci, come farebbe uno specchio delle sue brame..
Ciaociaciaddio.
rossana continuando nell’analisi che ti ho proposto precedentemente, aggiungerei che se si prova ad osservare cosa avviene normalmente, non è difficile notare che molti traumi vengono deliberatamente sminuiti nella loro valenza, specie in quelli sessuali e in particolar modo quelli subiti dalle donne, e questo si ripercuote sui tratti emotivi, fisici e cognitivi. Il risultato è che le donne, presentano più “problematiche”, specie nella sessualità rispetto agli uomini, ed ecco la ragione per cui spesso l’avvicinamento ad un cambiamento presenta maggiore difficoltà per le donne. Siamo tutti consapevoli che il numero di ricercatrici, manager, artiste… sia molto ridotto rispetto a quello degli uomini, e non sfugge a questa regola neppure l’avvicinamento ad una pratica come lo scambismo. Naturalmente concorrono anche altri fattori a questa differenziazione, ma la predominanza è data sicuramente da questa valenza.
Golem il mio atteggiamento di condivisione che sfocia nello scambismo e che tu critichi aspramente; a te conduce al branco, al bullismo, il che mi porta a considerare quanto più devastante sia il tuo atteggiamento. Io non seguo altri dibattiti in quanto non sono alla ricerca di riconoscimenti, quindi non conosco i…
… termini da te addotti come critica a rossana, ma a me pare che non corrisponda alla descrizione che ne fai. La mia è ovviamente una visione parziale e quindi è attinente soltanto a quanto viene qui esposto, ma pare comunque che rossana non solo non appoggia la mia posizione, neppure in quanto minoranza, ma sembra che comprenda molto più di quanto appare dalle tue istanze.
Io comprendo chi considera valide le qualità nutrizionali di un piatto, anche se poi dice che ha un gusto non confacente al suo, piuttosto di chi vuole far passare il piatto che non gli aggrada come senza valenza.
Continui ad affermare che non sai più come dirmi le cose che ripeti, ma non cerchi di analizzarle da altre prospettive e questo ovviamente ti induce a vedere come unica possibilità di sviluppo, una mia conversione che ovviamente non può avvenire per mancanza di valenze, proprio perché non ne proponi. Tutto ciò che dici corrisponde a tutto ciò che sapevo prima di iniziare questo percorso cognitivo e che quindi ho già ampiamente vagliato.
CB, a me piace la coerenza delle idee, e quando questa è disattesa secondo i momenti, se non la mala fede rappresenta quanto meno la mancanza di chiarezza di quelle idee, o peggio la banale accondiscendenza a quelle altrui per ragioni facilmente intuibili e più volte osservate. Cose che tu non vedi. Come non vedi che io non ho proprio nessuna intenzione di “convertirti”. Sono mesi che ti sto dicendo che fai benissimo a scambiare se a te e alla tua lei fa piacere farlo, quindi come potrei avere quelle intenzioni con quella ripetuta dichiarazione? Le mie risposte servono solo a spiegare le MIE ragioni riguardo la MIA monogamia e al perchè IO considero lo scambismo nient’altro che quello che la stessa parola esprime: io dò una cosa a te e tu ne dai una a me. Poi ce le riprendiamo e andiamo a casa.
Tu ci fai una teoria filosofica che rende solo più surreale una situazione che lo è già abbastanza, come quella di vedere accoppiare la donna che si dice di amare, con un altro.
Davvero CB, non voglio apparirti maleducato per farti capire che ci stiamo ripetendo le stesse cose da mesi. Puoi continuare solo con chi ti capisce. E una persona c’è. La “capitrice” laddiana che è certo che comprenda le tue istanze più di me.
Ciavissimo.
MG ritengo che tu abbia uno strano modo di considerare la realtà. Io cerco di rispondere alle vostre istanze, quindi senza esprimere un giudizio, cosa diversa fai tu e Golem. Il fatto che la monogamia tradizionale è più apparente che reale, non è un giudizio, ma una semplice costatazione che chiunque può verificare. Ripeto ancora una volta, lo scambismo è una reazione ad alcune valenze riscontrabili in un rapporto, e noi cerchiamo di comprenderle. Il privé ha la stessa valenza che ha un qualunque altro locale per un monogamo e nulla più. In verità io vado nei ristoranti a mangiare, in discoteca a ballare… né più né meno di come fa chiunque altro, nel privé vado per trovare quell’atmosfera che è impossibile trovare altrove; il fatto che si possa fare del sesso, è il motivo dell’atmosfera che vi si respira. Io non so quale privé hai frequentato, ma ti posso assicurare che in un locale ben gestito, le prostitute non sono accettate, perché creano diversi problemi. Riguardo poi al fatto che altri locali costino meno dei privé, non ne sarei così sicuro, ci sono anche locali in cui le coppie accedono addirittura gratuitamente o con cifre irrisorie, il locale guadagna sulle consumazioni e i servizi che offre. Per quanto riguarda…
… i singoli, certo che sperano di fare qualche cosa, ma la loro speranza è anche quella di fare conoscenze di persone aperte ad amicizie “trasgressive”.
Se una persona si ammala, io cerco di comprenderne la ragione, non mi limito certo a dire: oh par bleu, si è ammalata.
Golem credo che tu consideri in maniera inadeguata lo sviluppo della monogamia che fino a non molto tempo fa, era un sistema adoperato per lo più per sistemare questioni familiari; difficilmente era dettato da questioni amorose. Ripeto, la monogamia è comparsa per un cambiamento evolutivo della specie umana, ma non aveva la connotazione che tu gli vuoi dare. Nel diritto romano, esisteva il matrimonio che era un istituto che serviva a definire i termini relativi al legame che univa la madre ai figli, e il patrimonio per tutto ciò che concerneva il mantenimento e la gestione della famiglia nel suo insieme (principalmente il possesso di animali, schiavi, concubine e spesso includeva anche la moglie e i figli). La più antica testimonianza di un nucleo familiare, anche se non si conoscono i valori che univano la donna, l’uomo e i due bambini se non il legame parentale trovato nel DNA, è quella della famiglia di Eulau in Sassonia, risalente a 4.600 anni fa.