Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 469 470 471 472 473 … 482 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 469 470 471 472 473 … 482 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
… pur di giustificare come una sorta di mie fantasie malate, cose come quelle che si vedono qui:
https://pl.depositphotos.com/17571061/stock-photo-temples-of-khajuraho-famous-for.html.
Hai veramente uno strano modo di valutare il mondo; è come quella storia che hai raccontato sull’esperimento dell’asportazione delle zampette della mosca e dell’assurda conclusione che essa, per questo diventi sorda.
Riuscire a trarre conclusioni come il fatto che io sia mosso da noia disperata, solitudine interiore, incapacità a trovare un “vero” equilibrio emotivo, e che mai potrà avverarsi ciò che dico, mi sembra un tantino presuntuoso, a maggior ragione che tu, per comprendere certe cose, debba ricorrere alla lettura di certi diari, in quanto evidentemente ti manca un vero dialogo intimo. In realtà rossana ha dimostrato che pur non condividendo le mie scelte, sia però in grado di comprenderle. Questo smentisce due tue convinzioni: primo che non è una mia supporter; secondo che io dica cose incomprensibili.
“Da quanto hai detto, è facile desumere che hai vissuto sulla tua pelle la differenza culturale esiste tra salentini e lombardi”
CB, non ho più la forza di replicare. Tu hai una capacità diabolica da prestigiatore alla “Mac Ronay” (uno stralunato mago dei 60’/’70, per più i giovani) di interrelare concetti di una banalità comica – alla Abatantuono per intenderci – ad altri che rappresentano dei punti fondamentali della storia dell’umanità, e tirare fuori dal cilindro il coniglio bianco che farà restare a bocca aperta tutte le rossane del mondo con un “oooh” di meraviglia.
Macheccazzo mi fai vedere gli altorilievi erotici indiani come dimostrazione che “vediGolemchequestecoselefannodasempre…” e metterli a paragone con lo scambismo solo perchè c’è l’infilo del pisellino nella patatina.
Ma anche un fruttarolo di Torvaianica capirebbe che sono parallelismi assurdi. Dietro quelle sculture c’è un mondo di ritualizzazioni religiose cresciute in migliaia di anni e tu le metti a confronto con i privè da fine Impero? Ma non ti rendi proprio conto che se ti legge uno che ha studiato sulla Settimana Enigmistica gli vien da ridere? No?
Senti, ora abbiamo il limite di due post, lasciami spazio per Attimo Ogi. I pazienti sono tanti. Hep.
Golem in verità io non ho alcuna diabolica capacità prestigitatoria; difatti, sin dall’inizio sostengo l’unica sola verità: che il sesso è l’attività più naturale e bella in assoluto, e addirittura con comprovate qualità terapeutiche sia individuali che sociali, e che ritengo assurdo che si tenti di limitarne il consumo tramite una serie di falsità senza costrutto come paura, etica, morale e altre infamanti e diaboliche proiezioni. In verità sei tu che continui a tirare fuori dal cilindro fantomatiche spiegazioni come mie presunte solitudini o violenze adolescenziali, sottosviluppi culturali, incapacità interpretative sulle valenze scientifiche o ipotetiche irrilevanze di parallelismo; ed ora mi vieni addirittura fuori che non hai altre risorse da dedicarmi perché esaurito, e con altri pazienti da curare; tutte cose insomma, assolutamente irrilevanti ed essenzialmente indimostrabili, se non nella tua testa malata di fanatico osservante.
Vedi CB, basterebbe che tu accettassi che esistono monogami convinti, e non accecati da pregiudizi e norme infuse, e la questione sarebbe chiusa. Lo so benissimo che il sesso gioioso fa bene, infatti tra poco andrò in aeroporto a prendere la mia ragazza che torna da un fine settimana passato con vecchie amiche che festeggiavano una ricorrenza, e non vedo l’ora, perchè con lei sto bene sempre, anche “orizzontalmente”.
Tu mi rimproveri che nella promiscuità del tuo hobby intraveda degli antichi problemi con i tabù sessuali, e tu fai altrettanto riguardo la mia scelta da monogamo ritenendo che io sia vittima di un condizionamento, quando invece sono sicuro e sereno delle mie scelte. Capisci che non c’è via d’uscita?
Io vedo che ti piace dialogare, ma con me soffriresti, perchè non continui con Rossana con la quale anchè tu hai trovato un feeling speciale?
Guarda, faresti parte di un gruppo interessante, la Rossye, il divino Itto Ogami e il suo portavoce terreno Attimo, Franco, JJBad e altri intellettuali di livello. Io non arrivo a capire Rossye figuriamoci te.
Comunque non ti voglio male, quanto meno tu non ti pieghi secondo come gira il vento.
Però è vero, “osservante” lo sono. E cosa vedo qui non lo immagini.
Stammi bene CB.
In ogni attività umana, la barra di comando, va impostata dritta, nel quadro strumenti, verso la direzione.. Moderazione ……. Quando è il momento anche verso. Accelerazione……mai verso estremismo..
Volemose… bbene. Anche x se e noi stessi.
Golem una persona che “sceglie” di essere monogama tradizionalista, deve saper spiegare le ragioni del perché di quella scelta, nel qual caso è sicuramente in grado di discuterne scientemente, ma se dice che la sua scelta è conseguente ad un sentire che è giusto così, non può che essere assoggettato ad un credo, ad una fede; appunto ad un’inspiegabile “sentire”. Come hai avuto modo di appurare, sono un appassionato della metodologia cognitiva, dove deduzione, induzione e abduzione, sono caratteristiche essenziali per giungere alla realtà.
Per me la fantasia è importantissima ed utile se concorre alla determinazione della realtà, in caso contrario è soltanto un modo per far divagare la mente sottraendole energie distruttive. Ciò che non posso accettare è il considerare “scelta” quella condizione di vita in cui manca ogni supporto cognitivo. Io non conosco coloro che hai citato nel tuo post, perché non giro su LaD in cerca di valenze, ma sono solo qui per trovare possibili nuovi spunti di riflessione su questo importante argomento.
Alb, per un italiano, il consumo medio di pasta in un anno, è di 25,3 Kg., mentre per un americano è di 8,8 Kg., viene perciò normale chiedersi: qual è il valore della moderazione? Altrettanto si può chiedere sull’estremismo. Secondo il mio modo di concepire le cose, la mancanza di rispetto per una persona altra, è un estremismo; per un mafioso, probabilmente non lo è neppure ammazzarla. Si potrebbe continuare all’infinito considerando la trasgressione per un religioso e per un ateo, o per un americano che consuma in un anno 25,3 Kg. di pasta o per una donna dell’inizio ‘900, stendersi al sole in bichini. La nostra realtà è non restare mai fermi, ma continuare costantemente a modificare le cose, oltrepassando continue trasgressioni, passando da un estremismo a quello successivo, ricorrendo la moderazione senza mai poterla raggiungere; questa è l’essenza della vita.
Caro CB, hai spiegato tu a Alb il perchè della mia monogamia con un’involontaria allegoria: a me piace la pasta. Sono stato negli USA diverse volte, e ho potuto assaggiare la loro cucina, ma per quanto avessi fame non mi ha mai soddisfatto come una bella, fumante “amatriciana” col guanciale. Si tratta di condizionamento culturale? Abitudini? Provincialismo alimentare? Può essere, ma se dopo aver provato l’hot dog o il ramen “godo” solo di fronte a quei bucatini, cosa devo indagare oltre CB.
Ti ripeto ancora una volta che sono felice se tu esplori altri “sapori” per cercare quello che fa per te. Io sto bene con la mia “pasta”, quindi “pasta” così. Godiamoci i nostri “piatti” preferiti. Come diceva Totò “De gustibus non est sputazzellam”
Ciacciacciavo.
Sono pienamente d’ accordo con quanto scrive alb nei suoi ultimi commenti: anche chi sceglie di trasgredire deve comunque darsi delle regole etiche e deve comunque seguire i dettami della selettività e del buon gusto. Vivere da “ribelli” è come dipingere un quadro: bisogna saper ricomporre immagini e colori per ritrasmettere ( e ottenere ) delle sensazioni e delle esperienze utili. Altrimenti.. quello che verrà fuori sarà solo un pastrocchio senza significato e non degno di memoria. Certo, a quel punto si potrebbe sempre parlare di “merda d’ artista”. Farebbe comunque clamore. Ma le vere opere d’arte sono un’ altra cosa.
Darsi in pasto a chiunque ( come accade appunto nei Privè ) o rivelare ai quattro venti i propri affari intimi passati presenti e futuri, non vuol dire essere trasgressivi. Vuol dire essere dementi.
ho letto M.G. e G. – credo che in genere e’ consolidata la riservatezza dei propri affari sia che siano intimi che ……..ad es. finanziari.
aggiungo un pensiero risaputo,ma lo ribadisco qualita’,eccellenza,l’ottimo,il fare (il creare -l’ invenzione)a regola d’arte un opera,un manufatto,un oggetto raro unico,anche un piatto culinario gastronomico prelibato,ci metto inoltre,per ampliare la vista,un amplesso erotico sentimentale carnale amoroso,sono in netto contrasto con la quantita’ massiva con l’eccesso o il troppo.
Alcune opere d’arte uniche e irripetibili hanno un valore infinito,sono invalutabili.
Ampliando il discorso, ognuno e ognuna di noi si deve sentire un opera d’arte vivente,irripetibile.