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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La cosa che mi fa impazzire è quella che si portano esempi presi “dalla televisione” come probanti di un certo stile di vita “sessuale” in questo caso, per corroborare certe idee su un argomento.
Ma non basta il proprio sentire per sapere cosa piace e cosa no? Quello che “l’ha detto la televisione” è una di quelle cose che dimostra solo la mancanza di idee su un argomento, che peraltro nel caso specifico non richiede un grande sforzo di immaginazione per scoprirlo.
La verità è che quando si brancola nel buio, un cerino acceso sembra un faro.
È significativo scoprire a una certa età che l’amore e il sesso, sono due cose assolutamente separate ed indipendenti, ma si completano a vicenda, come le due facce di una medaglia, ed è questa loro condizione che ce le fa spesso considerare come una cosa sola, anzi spesso le usiamo come sinonimi, facendoci commettere l’errore di non considerare la medaglia che le supporta. È una bella frase che colpisce chi è portato al fascino delle parole, come si è già detto, ma non spiega in cosa quindi consisterebbe la “medaglia”. Speriamo di scoprirlo per chi ancora non lo avesse capito. Io sono a posto per quanto mi riguarda. Grazie.
rossana concordo con te su tutta la linea, anche se tengo sempre a mente che si tratta di una sintonia con il mio modo di vedere e quindi non è da considerare universalmente valido, almeno fino a quando non si hanno dei riscontri oggettivamente comprovabili, e da qui che nasce la mia ricerca.
Riguardo a quanto dici, bisogna considerare ad esempio cosa è significato per i gay vivere la loro condizione in un mondo che riteneva quella posizione, una semplice e volgare “scelta volontaria”, vuota quindi di un coinvolgimento emotivo, spingendo i più ad ergersi a giudici di qualche cosa che si disconosceva.
Se noi consideriamo lo scambismo come una voglia edonica o egoistica o istintuale, non si riuscirà mai a comprendere la reale valenza del fenomeno.
Quelle evidenze che sottolinei, non possono neppure essere prese in considerazione da chi ritiene che una donna non possa poter scegliere gli atteggiamenti ritenuti socialmente sconvenienti per lei, secondo una visione maschilista.
Nella chiusa del tuo post 1141, consideri la questione del giusto mezzo, tra gli eccessi, ma vorrei prendessi in esame il fatto che mentre nella nostra cultura, siamo portati a visualizzare la condizione che descrivi, con una retta su cui ci si sposta, …
… e i due estremi di essa, rappresentano gli eccessi contrapposti, perciò la giusta via si trova al centro della retta in questione. Nella cultura orientale invece, non esistono eccessi, ma la nostra posizione percorre una circonferenza posta sul nostro stesso piano, e la giusta via coincide con il suo centro, lo spostarci quindi da un estremo all’altro, risulta solo apparente, mentre la giusta via sarà sempre equidistante tra tutte le posizioni che assumiamo. Spero non ti sia difficile immaginarlo.
Nella chiusa del post successivo poi, consideri anche tu un calo della libido legata all’età, ma non è così, la libido può presentarsi come più o meno matura, ma non più o meno incisiva. Come dice il sessuologo Emmanuele Iannini nell’intervista che ho segnalato nel post 1122, interessante anche quella di Elisir che segnalo: http://www.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-fd634665-c712-42d3-9d67-d85a4efbc5e0.html.
Golem posso comprendere che ci possono essere discordanze di vedute su un argomento, ma quando la scienza apporta dei riscontri che per loro natura non possono essere che oggettivi, non è più possibile avere discordanze con essi, perché nel qual caso, si tratta di cecità.
Io non mi regolo con la Scienza per valutare il mio sentire CB. Lo posso fare per analizzare un fenomeno, quando un moto psicologico nella sua manifestazione fornisce una risposta sbagliata alle mie aspettative, ma se quel moto soddisfa le mie aspirazioni cosa devo indagare, è evidente che la scelta è giusta per me. È per questo che la tua (e della tua sostenitrice) “ricerca” di avalli “scientifici” ad un banale desiderio carnale mi appare uno sforzo nel voler trovare una “benedizione” ufficiale a qualcosa che non ti convince completamente.
Insomma, se della tua pratica fossi completamente “certo” e sereno non ci sarebbe bisogno di avere conferme esterne, men che meno “televisive”. Basterebbero quelle che senti dentro di te. O di voi, visto che qui siete in due a convergere su tutta la linea.
È curioso come senza volerlo avete creato un rapporto di coppia. E monogamo per giunta. Quasi una nemesi alle vostre convinzioni.
Ciavo.
(Oggi è coperto. Che palle. Speriamo domani. Però ci sono le orecchiette di crusca con sugo fresco di pomodoro “appeso” e cacioricotta che ci aspettano. Libidineeee)
alb se queste sono le argomentazioni, stiamo freschi. Non dovremmo più andare in macchina in treno o in aereo, non dovremmo neppure restare in casa o andare fuori casa, beh si sarà capito, se si ha paura della trasgressione, questa c’impedirà di comprendere la natura del fenomeno. In verità ciò che riporti non è una dimostrazione dell’inadeguatezza di questa pratica, ma semplicemente l’inidoneità di certe persone ad essere uomini. Leggendo le recensioni del Bizarre, risulta che non si tratta di un club privé idoneo alla frequentazione di scambisti, ma piuttosto un locale con escort e prostitute, un ritrovo per singoli che cercano sesso facile e di qualche coppia sprovveduta, per lo più di passaggio, in pratica una versione 4.0 delle vecchie case chiuse. Una situazione comune a diversi di questi locali che sono nati per sfruttare una situazione che fino a qualche anno fa, rappresentava un vero e proprio business. Lo scambismo però non si può considerare guardando questi avvenimenti come dei fedeli indicatori del fenomeno.
Golem il fatto che tu sia felice nel tuo rapporto, non può che farmi piacere, ma qui non si cerca di sapere se si è felici o meno ad essere monogami tradizionalisti o monogami scambisti; si sta cercando di …
… comprendere le valenze del fenomeno: come e quando nasce; le cause che ne stimolano la comparsa; quali effetti può causare….
Mi piacerebbe capire: riporto risultanze scientifiche e dici che non sono attendibili; propongo argomenti di approfondimento e dici che non sono attinenti; suggerisco riflessioni a commento di quanto riportato e dici che non sono logico; riporto libri di specialisti e dici che li interpreto male; indico trasmissioni televisive con interviste e dibattiti sull’argomento e dici che non sono probanti; poi tu dici di “sentire” che è giusta la tua posizione e che un certo numero di sconosciuti sul web riportano sensazioni simili alle tue, e questo dovrebbe convincermi a convertirmi al tuo credo. Non ti sembra di essere un po’ paradossale e anche un po’ presuntuoso?
Comprendo che tu dica che non ci voglia un grande sforzo a capire la tua posizione, ma penso non sia nella direzione che immagini.
Mi sembrava fossi tu ad imbonire con frasi ad effetto, mentre io cerco di esprimere, per quanto possibile, la realtà che ci circonda. Per quanto riguarda la medaglia a due facce, provo a dare un’interpretazione, sperando che ci prenda: l’essere umano, o meglio, la reazione del sé. Che dici, ci ho preso o devo ritentare?
min.... CB, sono mesi che ti dico che sono contento che tu sia uno scambista più o meno convinto e non ho nessuna intenzione di farti cambiare idea, e perché mai poi, visto che non me ne viene niente in tasca. Io ho solo messo in evidenza che lo scambismo palesa delle carenze relazionali in una coppia, e non il contrario. Non è un’apertura come qualcuno vorrebbe farlo apparire, ma esattamente il contrario. Non fosse altro che il periodico “bisogno” di diversificare è un impegno in più rispetto a chi si basta in due.
Ti ripeto che nella mia “ragazza” trovo tutto quello che mi serve, e paradossalmente è proprio il suo essere sempre “lei” che mi appare sempre nuovo e mai monotono. Come ho già detto, ho superato da anni “l’eccitazione” della novità, anche perchè quelle “novità” si rivelavano delle banali sco.... senza futuro. Un po’ come la logica leopardiana del sabato del villaggio, con le aspettative della “festa” che regolarmente si infrangono sulla banalità che in questa poi si ritrovano, come in tutte le speranzose illusioni di cui molti di noi vivono.
Tranquillo, non ho proprio voglia di convincere nessuno e in nessun ambito. Mi basta essere io convinto di quello che faccio. Ed già questo è un successo.
Golem probabilmente non ti riesci a rendere conto che le tue deduzioni derivano essenzialmente da preconcetti fossilizzati nella tua mente da un credo senza valenza oggettiva. Provo ad evidenziarne alcuni aspetti nella, forse vana speranza, di farti vedere oggettivamente ciò che intendo: “…ma se quel moto soddisfa le mie aspirazioni cosa devo indagare, è evidente che la scelta è giusta per me”. Dovresti chiederti cosa significa: “è giusta per me”; cioè se per te è giusta significa che va bene così? Cioè per un criminale, commettere un misfatto è giusto? Io ritengo che invece non si tratta di una indagine evidentemente non necessaria. Potrebbe esserlo soltanto nel caso in cui il proprio sentire corrispondesse ad un’universalità congenita, cosa non reale, cioè si tratterebbe di un caso di “scienza infusa” che ci è negata.
Proviamo ancora: ‘… “ricerca” di avalli “scientifici” ad un banale desiderio carnale mi appare uno sforzo nel voler trovare una “benedizione” ufficiale a qualcosa che non ti convince completamente’; come si può facilmente scorgere, anche in questo caso si tratta di un preconcetto che si basa su una convinzione non verificata. Il fatto che una persona dice una cosa al solo scopo di trovare “avvalli”, …
… preclude possibilità altre, come il desiderio di rispondere ad un’esigenza d’amore verso il prossimo, che tende a consegnare ad altri la possibilità di un’evoluzione intellettuale; oppure un egoistico piacere di ritrovarsi circondato da persone ricche di valenze individuali. La frase però contiene altri due preconcetti: il fatto che le cose siano dette da persone, in questo caso io, assoggettate da una valenza esclusivamente “carnale”; e del fatto che l’altro sia inidoneo a convincimenti autonomi.
Come già più volte detto, non sono minimamente interessato ad avere “conferme”, in quanto ampiamente soddisfatto da quelle che ho appurato avere dalla scienza.
Golem, ti vedo così innamorato di tua zia che ti prepara le orecchiette che sospetto una sorta di tradimento verso Sally, chi sa se ne è contenta.
Nella nostra realtà sociale attuale, siamo così convinti che la nostra valenza sia essenzialmente correlata all’avere che abbiamo perso ogni collegamento con l’essere, da apparire assolutamente irreali, che viene il dubbio da essere destinati a svanire nel nulla, inghiottiti dal buco nero della futilità, come quel grottesco Ruggero della trasmissione di Giletti. De gustibus non est disputandum.
Dico a CB… Comm.1153… che non voglio fare di tutta l erba un fascio. Ho voluto solo rendere visibile una recente notizia di cronaca che è attinente a questo thread Ma in particolare in questi c.pr. si è consapevoli oppure all opposto non si può sapere .. cosa si potrebbe mettere a rischio, qui è successo, anche la propria incolumità personale, è stato un caso isolato,ma qualche pensiero anche con malignità,per un giudizio in generale mi viene di farlo.