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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Si come no…e i nomi di questi privè resteranno un mistero per sempre ahahahhaah. Io al Fashion ci sono stato domenica scorsa invece, sai, essendo in discreta forma…mi sa che tu non sai manco com’è fatto.
CB,
dopo aver lottato attivamente per avere anche in Italia leggi sull’aborto, sul divorzio, sulla cancellazione del delitto d’onore e sull’imposizione culturale di matrimonio a seguito di “fuitine” indesiderate, la mia più cocente delusione è assistere all’evoluzione femminile volta all’imitazione del maschio.
solo quando la donna sarà consapevole della sua forza, che NON è quella dell’uomo, e diventerà capace di esercitarla, sia in ambito famigliare che politico, forse il mondo intero potrà cambiare in meglio. uguali nei diritti, DIVERSI nell’essenza e nei contributi in ambito emotivo e sociale!
Giuseppe,
grazie per le precisazioni, utili per arricchire il quadro mentale d’insieme sullo scambismo.
Giuseppe sono contento per la tua forma splendida splendente, ma non so cosa centra con il nostro dibattito, come non comprendo il senso di sapere quali circoli si conoscono. Quando si discute su un argomento, si presume ci si debba attenere ai termini che interessano l’argomento in oggetto, e queste valenze non mi sembra apportino alcunché al dibattito. In verità il mio rispondere alle conoscenze sul campo si riferiva al fatto che non parlo per sentito dire o perché ho visto cose da frequentatore, ma perché la mia conoscenza è molto più pertinente di quella che tu pretendi di avere.
Inizialmente il mondo dello scambismo, l’ho conosciuto tramite i privé; mi è piaciuto molto, ma presto mi sono reso conto che in quell’ambiente era possibile soltanto il gioco erotico che certamente era bello, ma non dava la possibilità di andare oltre. La mia donna ed io abbiamo molto discusso dell’argomento e siamo giunti a conclusione che per avere un coinvolgimento più emotivo, bisognava uscire da quel gioco ed iniziare dei rapporti più coinvolgenti che potevano essere creati solo con persone più intime. Abbiamo quindi creato situazioni dove gli altri partecipanti non fossero solo giocattoli al nostro servizio, ma persone con cui >>>
>>> condividere esperienze, emozioni, pensieri. In verità si tratta di una fase in progress verso il poliamore.
Rossana ti ringrazio per darmi l’opportunità di capire che i miei interventi non sono solo fuffa come qui detto; almeno mi metto tranquillo sul fatto di non aver ancora perso il lume della ragione.
Inutile dire che io amo le donne, così come amo gli uomini e mi piacerebbe tanto non vedere né gli uni né gli altri vittime di un’assurda guerra di genere, né d’ipocrite comprensioni. Nel mio piccolo, valuto la mia donna come merita che sia, nella sua pienezza di donna, con i suoi pregi e i suoi difetti, perché so che queste valenze sono solo frutto del mio giudizio soggettivo, e quindi non certo elementi universali. Io cerco, fin dove è possibile, di seguire i dettami della natura, che è l’unica e sola maestra attendibile, tutto il resto, e questo è proprio il caso di dirlo, è fuffa; pensieri allo sbaraglio.
https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/02/27/marito-e-amante-io-ladultera-voglio-stare-con-entrambi/
porto a conoscenza dei commentatori di questo thread il link su riportato c’e’ di tutto e di piu’ . probabile scopro l’acqua calda, pero’ lo giudico un ulteriore contributo
AUGURISSIMI a TUTTI
alb ti ringrazio per il link suggerito, non tanto per l’argomento trattato che trovo perfettamente in linea con quanto ho detto fino a questo momento (ho trovato interessanti anche gli altri racconti segnalati alla fine), ma soprattutto perché ritengo che sarebbe utile a coloro che qui intervengono senza una piena consapevolezza di cosa parlano, così convinti delle loro idee che neppure considerano possibili simili realtà. Personalmente ho scoperto quello che per me è un nuovo aspetto della relazione e cioè il: Rapporto Anarchico o RA; e qui si può trovare un’interessante chiarificazione: https://thethinkingasexual.wordpress.com/2013/05/07/relationship-anarchy-basics/
In qualche modo tutto ciò mi ha permesso di rivedere alcuni punti delle mie convinzioni.
Se si ha l’accortezza di seguire queste cose, è possibile notare che non si tratta di una mia estemporanea immaginazione, ma di una conquista di consapevolezza su un rapporto relazionale che fino a qui è stato considerato troppo superficialmente e che quindi necessita di una più pacata ed attenta riflessione.
Oggi grazie al metodo della ricerca scientifica, abbiamo appurato che l’uomo non è il centro di tutto, ma uno dei tanti animali che vivono su questo granello di >>>
>>> sabbia che vaga in un universo di granelli di sabbia. L’arrogante egocentrismo che possiede l’uomo è stato, ed ancora lo è, la causa di tanta sofferenza: l’uomo continua a distinguere il suo popolo; la nazione; la regione; la città; la casa; la famiglia; la donna; da quella degli altri. Forse è arrivato il momento di consapevolizzarsi e cominciare a rivedere queste convinzioni e iniziare a considerare la donna un essere vivente al suo pari, e lei deve prendere coscienza della sua femminilità, e che essa non è una subalterna al maschio, come non lo è nessun altro essere vivente. Bisogna disimparare a usare l’uomo come strumento di misura: il gatto vede meglio dell’uomo; il cane peggio; l’orgasmo femminile si differenzia per questo o quest’altro. Non è così che funzionano le cose, il gatto vede come dev’essere per il gatto, ed il cane come è per il cane; la donna vive il suo orgasmo nella maniera che dev’essere per la donna, come ogni altra sua risposta dev’essere per sé.
Chi crede che lo scambismo sia una valenza nuova; una cura all’apatia erotica; uno stimolo altro; un’evoluzione o un regresso; commette un grave errore, esso non è altro che semplice erotismo liberato dall’oppressione sessuofobica.
Sono d’accordo. Basta con le misure a misura d’uomo. Prendiamole a misura di gatto.
Già, Golem, e perché non prenderle proprio, le misure dico? Lasciamo che il gatto rimanga gatto e l’uomo e la donna, quello che sono per sé senza che noi dall’esterno ci mettiamo a misurarli. Vedi tu; qualche tempo fa, ti sei gongolato del tuo passato da viveur, aggiungendo che ora sei diventato un bravo marito. Saresti altrettanto contento di una simile condizione per Sally, o per lei cambieresti metro e misura?
Essere desiderate e contese dagli uomini è una caratteristica femminile, mentre per gli uomini è la conquista, e la competizione nel branco ad affascinarlo. Queste sono tra le molle che spingono verso lo scambismo piuttosto che alla monogamia, la quale deve essere sostenuta da costante coercizione; niente di più naturale quindi nello scambismo rispetto all’innaturalità della monogamia, non si tratta perciò di devianze da chi sa quale morigerato percorso.
È l’uomo che vuole vederci le misure immaginate; usare il metro che ha scelto; ma la natura ha fatto ogni cosa per quella che è, con una misura del tutto diversa, non schematizzata in standard definiti, come l’uomo ama fare.