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Scambio di coppia, il gran ritorno

di Seb
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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4.815 commenti

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  1. 4511
    Acqua -

    CB, io credo che sia più “naturale” nel senso di “attinente alla sfera istintuale” desiderare di avere la persona amata tutta per se’ che non “condividerla” con degli sconosciuti e in questo modo giustificare la propria libertà sessuale. Non puoi definire egoistica e moralistica la prima opzione e assolvere la seconda con la teoria dell’amore universale e la comunione con la Natura.
    “Scambiare l’altro” non è altri che una forma di “possesso” subdola che prevede di concedere l’altro non per “generosità “, ma per acquisire automaticamente il diritto di fare sesso con altri o per concedersi delle emozioni forti. Ritengo, inoltre, molto difficile separare la sfera sessuale in modo così netto da quella mentale-emozionale. Fare sesso non è proprio come fare una piacevole ginnastica: perché sia realmente gratificante, al di là dell’effetto tecnico finale, è a mio parere necessario il coinvolgimento emotivo che sarà tanto più elevato, tanto più è profondo sentimento che proviamo per l’altra persona.

  2. 4512
    CB -

    rossana ti ringrazio, non tanto per gli apprezzamenti che naturalmente restano cosa gradita; ma soprattutto per il tuo lucido interesse a comprendere un fenomeno che evidentemente non è una mia fantomatica teoria. Personalmente resto sconcertato ed al tempo stesso disturbato da quegli interventi che negano ogni evidenza in nome di un credo ormai senza più alcuna valenza. Prima di passare ad altre riflessioni, mi accingo a dare seguito alle tue domande che meritano non solo una risposta adeguata, ma una spiegazione al loro perché: 1) noi in Italia, siamo particolarmente sensibili a quei temi che hanno come oggetto la sessualità. Pertanto la nostra legislatura non consente un accesso libero a locali come i privé, che quindi devono necessariamente essere di carattere privato, dove cioè l’accesso può essere consentito solo a persone che aderiscono ad un regolamento restrittivo in tal senso (atti osceni in luogo pubblico). Da qui l’obbligatorietà di un tesseramento che impedisce l’accesso a persone non adeguatamente informate sulle attività in esso svolte. 2) la gran parte dei privé sono realizzati al fine di conseguire guadagni; pertanto le persone che lo frequentano sono suddivise in due categorie: le coppie che sono la >>>

  3. 4513
    CB -

    >>> parte attrattiva dell’attività, pertanto tutta la struttura cerca di rendere la frequentazione il più piacevole possibile, offrendo servizi confacenti alle varie esigenze con costi contenuti; ed i singoli che costituiscono la parte di sostegno dell’attività, a cui si tende a proporre offerte giustificative delle spese da sostenere. Naturalmente tutto viene equilibrato in maniera il più confacente possibile. Le singole sono rare sia perché le donne preferiscono essere accompagnate da qualche amico che non è difficile trovare e che può garantire una certa sicurezza personale, sia perché i privé cercano di evitare il più possibile una tale frequentazione che comporterebbe alcune problematiche funzionali.
    acqua, il senso di proprietà non è insito nell’uomo, ma è solo un elemento acquisito che nasce nel momento in cui esso passa dalla fase di cacciatore/raccoglitore, a quella di allevatore/coltivatore. In questo cambio di paradigma, la difesa e la proprietà degli animali e dei terreni diventa sempre più incisiva ed è poi estesa a tutto ciò che lo circonda, diventando un bisogno di possesso, di proprietà e di potere. La donna acquisisce questo concetto moltissimo tempo dopo, come riflesso condizionato dall’uomo.

  4. 4514
    CB -

    Quando la donna si renderà conto che non è un maschio mancato, ma è una DONNA, ed inizierà a capire che non è una mancanza comportarsi da donna, ma una valenza, l’uomo non potrà far altro che ridimensionarsi. Oggi si parla di quote rosa, di conquista di posizioni di potere, di parità lavorative… e questo va bene per vincere il gap iniziale, ma ciò a cui la donna deve veramente aspirare è la conquista dei suoi spazi naturali. Una donna non è come l’uomo; esso ha una forza fisica istantanea che la donna non possiede, ma lei ha invece la capacità a resistere a stress prolungati. Tutti conoscono i ritmi periodici mestruali della donna e quanto questi possano influire nelle risposte fisiche che possono avere sul rendimento lavorativo. Risulta evidente che la donna, specialmente in alcune attività, non può essere comparata al maschio, ma non è detto che questo sia un ostacolo sempre e comunque, anzi può rivelarsi un vantaggio per certi tipi di attività, allora perché insistere sull’equiparazione di genere, perché non adattare le esigenze a queste rispondenze? Ciò che necessita veramente equiparare sono i diritti come esseri umani, non certo quelli lavorativi, sessuali, sentimentali… che sono e restano differenti. >>>

  5. 4515
    CB -

    >>> Chi ha stabilito che in una famiglia ci debba essere un maschio capofamiglia ed una donna coadiuvante? Chi ha stabilito che l’uomo debba proporre e la donna essere libera soltanto di accettare o meno? Certo questo è un passo avanti rispetto a quando lei doveva soltanto subire, ma non è sufficiente. Anni fa ho letto un bellissimo libro: “Nato di donna”; dove l’autrice Adrienne Rich mostra come un pensiero, attraverso vicende storiche e psichiche della maternità, possa diventare codice, istituto e gravame; una riflessione che proprio tutti dovrebbero fare.
    Ora capisco che per alcune menti semplici, possa risultare difficile cogliere la differenza tra il concetto di una donna libera e una mascolinizzata, ma non comprendere neppure la necessità di capire, mi risulta veramente inconcepibile, ed ancor più quell’arrogante presunzione che conduce a deridere chi vuole suggerire una chiarificazione.

  6. 4516
    rossana -

    CB,
    grazie per i riscontri.

    come è svanito nel tempo il mito della verginità femminile, spero che anche l’idea di possesso della partner acquisita da parte degli uomini perda rapidamente la sua ASSURDA valenza. possesso di terra, animali e donne (nell’ultimo aspetto, spesso non solo fisico ma, purtroppo, ancora anche mentale).

    i cornuti sono ovunque, da sempre, dal più al meno in egual misura delle cornute, con la sola differenza che nel primo caso gli eventi “delittuosi” sono accuratamente nascosti mentre nel secondo continuano spesso a essere sbandierati come un vanto.

    molti cambiamenti in atto. ovviamente, non tutti positivi, ma, per me, tendenti alla consapevolezza di sé e dei propri sentimenti, addizionando in un primo tempo attrazione fisica ad attaccamento effettivo e scorporando in seguito la prima dal secondo, senza arrecare danno a nessuno ma, anzi, coronando una relazione. non per niente la ragazza che ha effettuato l’esplorazione del fenomeno per Giletti asseriva che un buon numero di coppie stabili, insieme da decenni, frequentano i privé.

    quindi, come precisato dalla sessuologa, niente rimedio a coppie zoppicanti ma evoluzione finale per coppie molto unite, che condividono, senza forzature, la momentanea evasione.

  7. 4517
    Giuseppe -

    1) in tutti i privé è necessario essere iscritti; 2) quelli in cui può essere ammesso un uomo o una donna non accompagnati sono la minoranza?
    1) no. Fashion Milano, locale top nel campo, in coppia si paga 50 se tesserati e 90 senza tesseramento. I singoli invece 150. Poi aggiungi bar, cena ecc
    Donne singole nei privè non se ne trovano.
    Singoli quanti ne vuoi, sono il vero motore economico dei privè, dato il prezzo d’ingresso. Nei locali di livello come il Krystal o Fashion ci sono però serate x sole coppie. Privè più bello d’Italia: il Flirt di Roma, una volta x sole coppie belle (bisognava essere preapprovati via mail con tanto di foto varie), adesso ha aperto anche ai singoli, per evidenti motivi economici.
    Cb sinceramente tu parli parli ma non sembri molto dentro all’ambiente, infatti dai risposte molto contorte e prolisse, tutta fuffa, e info inconcludenti. Mah…non è che ti stai inventando cose per passare il tempo? Che locali frequenti,ancora non s’è capito. E non si capisce perchè non fai i nomi. Mah

  8. 4518
    CB -

    Giuseppe mi compiaccio per la tua ferrata conoscenza in materia, dici che al Fashion si può, con 90 euri, accedere anche senza tesseramento. Personalmente non conosco bene l’escamotage adottate dalla direzione, visto che da diversi anni non frequento più privé, ma posso garantirti che in base all’art. 187 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), nei pubblici esercizi può accedervi chiunque, ed il proprietario non può impedirne l’accesso, mentre i circoli privati, godono della stessa tutela accordata al privato domicilio, pertanto l’ingresso è concesso solo previo tesseramento. In base a questo si evince che l’accesso di una persona non tesserata, fa sì che il privé in oggetto venga equiparato ad un pubblico esercizio, nel qual caso, in base all’art. 527 (atti osceni in luogo pubblico) e art. 529 (atti e oggetti che secondo il comune sentimento offendono il pudore), si creano i presupposti per azioni legali nei confronti della direzione del locale.
    Giusto per informarti sulla mia incompetenza in materia, ti dico che ho realizzato ben due privé: il primo, dopo pochi mesi di attività, ha decretato la chiusura di tutti i concorrenti di zona (nove in tutto, il più lontano a 45 Km); >>>

  9. 4519
    CB -

    >>> il secondo, veramente spettacolare, è stato invece chiuso proprio perché la direzione non ha opportunamente rispettato le mie indicazioni sulle normative vigenti, che ovviamente non sono soltanto quelle qui semplicisticamente indicate.
    Sei sicuro di avere realmente una ferrata conoscenza in materia, o sei soltanto un frequentatore che avendo conosciuto quel poco che ha visto si ritiene adeguatamente informato? Vedi qui ci sono molte persone che esprimono i loro pensieri personali credendo di possedere delle conoscenze appropriate.
    Mi scuso per il mio prolisso ciarpame, ma personalmente ritengo sia più confacente un tale agire piuttosto che sparare a caso idee senza adeguata ed oggettiva valenza.

  10. 4520
    Yog -

    Bah, un minimo di preapprovazione mi sembra equo. Chi potrebbe frequentare un posto dove entra gente grassa, tanto per fare un esempio e senza discriminare gli obesi e quelli in sovrappeso.

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