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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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… Noi non siamo al mondo per vivere per noi, ma per assolvere a un compito sancito altrove e senza neppure sapere bene quale sia. Non dobbiamo desiderare di rispondere ai nostri desideri, ma solo a quei “sani principi”; ma che cavolata è mai questa. Io ho il diritto di vivere come mi pare, certo rispettando gli altri, evitando d’interferire con i bisogni altrui certo, ma ho il diritto di scegliere il mio destino e nessuno può arrogarsi il diritto d’interferire con quanto ho stabilito.
Qui si è parlato del rispetto per il proprio partner, ma questo non significa certo rispettare i “sani principi” a cui si presume esso si debba attenere; piuttosto significa rispettare ciò che esso realmente desidera, lasciare che decida in autonomia e semmai aiutarlo ad essere libero nella scelta.
Si è parlato d’intimità, ma questo significa che nulla dev’esserci estraneo, come dice il Dalai Lama, bisogna agognare all’intimità con il tutto; essere intimi non significa avere un rapporto privato e di sesso con qualcuno, ma significa condividere la propria essenza con ciò che ci circonda.
Prendere consapevolezza di tutto questo, significa liberarsi d’imposizioni culturali e divenire cittadino sociale.
“…Prendere consapevolezza di tutto questo, significa liberarsi d’imposizioni culturali e divenire cittadino sociale.”
E dopo la dotta e lucida descrizione di cui si riporta la conclusione, come si estrinseca socialmente quella nobile aspirazione che in questa vi leggiamo? Facendosi ciulare la moglie da uno sconosciuto mentre tu ti spari “un trimone” guardandoli.
Massì basta con questa mentalità retrogada e pateralistico maschilista.
(, io lo adoro questo sito. È meglio che leggere un immaginario libro di Calvino illustrato da Altan, per l’originalità dei personaggi, che per quello che dicono riescono quasi a mostrar le loro sembianze fisiche sotto forma di comics. Cuori Pazzi. Proprio come l’omonimo libro a fumetti del papà della Pimpa.)
In parte sono d’accordo con questo discorso. Ma non capisco il nesso con lo scambio di coppia. Insomma, come a te non sembra “giusto” rispettare “i propri sani principi”, a qualcun’altro potrebbe non sembrare “giusto”assecondare totalmente i propri sregolati istinti. Non sempre i nostri desideri ci conducono alla felicità e alla pace col mondo. A volte sono ingannevoli ed egoistici. Inoltre il concetto di libertà assoluta mi è molto ostico. La mia libertà si scontra sempre con i miei limiti e interferisce per forza con quella degli altri. Il desiderio o il bisogno di intimità non si avverte per chiunque o qualunque cosa, ma nasce solo con chi o cosa ce lo suscita, in quanto riflette parte della nostra essenza.
Acqua, ti temevamo evaporata e trasformata in nuvole. Anche se sappiamo che prima o poi, sotto forma di pioggia, torni sulLaD terra.
Infatti CB è uscito senza ombrello ? e tu l’hai “bagnato” per bene.
La mia era grandine, come smpre.
Cià
bene
Cioè, fatemi capire… si era partiti con il parlare dello scambio di coppia e si è arrivati ad accennare al Dalai Lama e alla comunione con il tutto? Vabbè cibbì dai, a questo punto mi sembra palese che ci stai solo prendendo per il culo. Dev’ essere un riflesso dovuto all’ “abitudine”. A me personalmente sfugge cosa ci azzecchi il trombaggio di gruppo con le Leggi Universali, ma non importa.
il commento di Acqua ( completamente condivisibile dalla prima all’ ultima riga ) espone in poche righe concetti talmente semplici da capire tali per cui la discussione fatta qui fino adesso in realtà non avrebbe neanche un senso logico..
giusto”assecondare totalmente i propri sregolati istinti. Non sempre i nostri desideri ci conducono alla felicità e alla pace col mondo. Da condividere in pieno.
Cerco di essere breve.
Il concetto di liberta’ per forza,che si voglia o no,e’ relativo,varia da persona,non e’assoluto, dobbiamo sempre confrontarci con gli altri,e la nostra,dimensione fisica,finita, terrena,anche con la condizione sociale. Vedo una casa,una villa con giardino e piscina,un castello,che mi piacciono,non e’ che da oggi a domani,diventano miei perche’ li voglio d’istinto,e ci vado ad abitare,cosi’una qualunque auto di lusso, per entrare in tema,una donna affascinante che sia single o no, la desidero in tutti i sensi,la prendo….assolutamente mai, ma cosi anche una donna che puo’ apprezzare la presenza e virilita’ di un uomo (forse x lei e’meno difficile) .Ci puo’ anche entrare in gioco lo status sociale,l eta’ e altro.
Ho reso l’idea? Poi un eremita tibetano,buddhista,cristiano,al chiuso della loro dimensione possono arrivare a liberta’ trascendenti
sconosciute.
Alb, a parte la sintassi un po’ ostica l’hai resa fin troppo bene. Ma serviva tutto quel pò pò di esempio per farcelo capire? È ovvio.
D’accordo con Alb, la libertà è un concetto trascendente e quindi raggiungibile solo a livello mentale. Golem e MG non ho letto tutti i commenti precedenti, ma mi sembrate un po’ esauriti da questa discussione non CB.
CB quello che stona in queste pagine è che non si trova un solo commento da parte di una donna scambista o exscambista che confermi l’aura dorata di cui parli.Sembrano tutte pentite e molto deluse di aver concesso ed essersi concesse troppe “libertà “.
Agua, io ci scialo con questi soggetti. Si scoprono “minimondi, che contraddicono la tendenza alla globalizzazione in atto con soluzioni assolutamente originali, confermando che tanto più aumenta la “libertà” di esprimere sè stessi, tanto meno si sa sa cosa farne di quella libertà. Diciamo che la sensazione che mi appare evidente è quella che liberarsi di quelle che ci apparivano come “privazioni” lo si fa abbuffandosi del “prodotto” di cui si sentiva la carenza, che finalmente ci appare disponibile a volontà. E i risultati si vedono mostrando non la soluzione del problema, ma solo l’esistenza di un problema.
Mi sembra persino troppo facile da capire che la soluzione che offre lo scambismo sessuale manifesta la presenza di un problema sessuale e non la liberazione da certi schemi “antiquati”. Quella è la solita scusa che ci confezioniamo per giustificare un bisogno “particolare”. Ho spesso parlato dei Bias di conferma che ci cerchiamo nelle “pieghe” della realtà che crediamo di vivere. Questo thread è un esempio perfetto di quella ricerca “pilotata”.
La ricerca di continue conferme che ci confortino della bontà di una scelta mette in luce solo un’insicurezza di fondo sulla medesima, e non il contrario.
Un caro saluto.
Letto i post 1035 1036, ok.
Scusate la sintassi la dovrei migliorare ma —–molto difficile x me che anche da studente (quasi 40 anni fa’) ero piu’ portato x matematica generale che italiano.
La liberta’per la maggioranza non e’ solo nel trascendente,ma piu’ nella pratica nella vita reale,comunque il mio pensiero e’ quello che ho manifestato.
Dimenticavo gli eremiti induisti e musulmani e di tutte le religioni;in piu’ ci metto anche quelli atei e agnostici per par condicio.