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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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E come sempre, cb: ciance, ciance, ciance contorte. E che hai detto alla fine? …il nulla più assoluto.
Sei solo un vecchio sporcaccione sessantenne senza contenuti. Dal vivo nessuno ti dà retta e ti sfoghi qui, ma non sai scrivere bene, non illuderti.
Ricorda Giulio Cesare: la prima regola per una buona comunicazione scritta è la semplicità.
Rossana ri condivido.
CB gia’ sei un riferimento, i tuoi commenti sono frequenti e hanno radici in materie di studio, anche profonde.Giusto cio’ che dici,ma Personalmente preferisco che non ci sia una figura professionale che dia una valenza,una direzione,
mi affascina il salto senza rete, si, anche se e’ rischioso, l opinione sul campo, della gente comune,per me e’ piu’ formante, e di molto.
Buon proseguimento.
San Giuseppe mi rallegro delle tue doti di chiaroveggente e studioso di ciance. Mi ricordo che all’età di 13 anni, ho letto “Totem e tabù” di Freud ed ho pensato che dicesse ciance, nient’altro che ciance, il nulla assoluto. Per fortuna ho avuto modo di crescere e capire.
Ti garantisco che finora almeno, non ho avuto mai bisogno d’illudermi su nulla.
Mi piacerebbe capire il perché di tanto astio, forse perché, come ha scritto Friedrich Nietzsche: “A volte la gente non vuole ascoltare la verità perché non vuole vedere le proprie illusioni distrutte. Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.”
alb ho voluto sottolineare che se si hanno gli strumenti e le guide giuste, le cose possono presentare molti meno pericoli a perseguire la strada della crescita.
Golem vedo che hai studiato attentamente il caso e sei riuscito a vederci dentro ciò che faceva al caso tuo naturalmente. Peccato che mi mancano gli strumenti (spazio come al solito) per indicarti le molte cose che ti sono sfuggite: “…rendono ancora più acuto il dolore di una persona che per amore ha dovuto sottostare ad un ricatto pur di tentare di tenere un uomo che aveva creduto diverso quando se ne innamorò”. Primo, una persona che rispetti sé stessa non subisce ricatti; secondo, una persona che si avvede col tempo, dell’incompatibilità con il partner di cui si era “innamorata”, significa che non l’aveva scelto con ponderate cognizioni, ma secondo un credo; terzo, nel momento in cui ci si accorge che il proprio partner non corrisponde a quello che si credeva di aver scelto, dovrebbe smettere di sognare per rispetto di sé. È evidente che anche il marito l’aveva scelta con la stessa modalità. In questo caso ovviamente lo scambismo non era una scelta ponderata, ma soltanto, come dici tu, una via di fuga.
Continuo a ripeterlo, lo scambismo non è una medicina per curare un male; come il sesso non è un collante dell’amore, semmai è l’amore un incentivo al sesso. Il sesso è un piacere e si desidera farlo sempre e comunque, …
…se poi c’è anche l’amore, esso ne guadagna.
Dato che mi sono stufato di continuare a portare supporti culturali non degni di essere presi in considerazione, come dici, perché non mi dai tu qualche degno supporto su cui riflettere e che è da una vita ti chiedo?
Dici che qui e altrove ci sono tante testimonianze che smentiscono la mia tesi e che mi rifiuto di considerare; in verità le ho considerate e come, ne ho infatti denunciato i punti in cui smentiscono te e loro stesse, ma non ci sono spazi sufficienti per elaborarle nei particolari; confidavo nell’intelligenza che tu tanto ti vanti d’avere, affinché le risolvessi.
La tecnologia che c.... c’entra? Forse perché mette a disposizione tanti strumenti per svincolare il sesso dalla procreazione? Credo, non so.
Fantastico: “Lo scambismo è una triste aberrazione del rapporto d’amore”; forse volevi dire “aberrazione del sesso”, ma anche in quel caso il termine “aberrazione” mi sembra inadeguato; a me questo termine suggerisce distanza estrema da una visione mitologica, neppure il DBSM si può ritenere realmente tale.
In verità, caro Golem, sono io a ritenere che il tuo giudizio razionale venga distorto da quella visione mitologica che ti affligge, e a ragione.
CB, questo sito è interessante perchè offre uno spaccato sociale che permette di osservare come la perdita di riconosciuti “valori” di riferimento, se da una parte apre le porte alla possibilità di fare delle scelte “proprie”, da un’altra mostra il disperato bisogno di attaccarsi a un qualsiasi credo pur di non vivere l’angoscia della scelta. E’ un po’ la “Fuga dalla Libertà” di cui parla Eric Fromm nel suo libro. Il bisogno umano di avere un sentiero tracciato ha condotto l’umanità a credere a dittatori, santoni e ciarlatani di ogni genere che hanno fatto credere di avere scoperto la formula giusta per qualunque problema. Ecco, tu più o meno consapevolmente sei in quella posizione: sei il santone di te stesso, la Vanna Marchi del sesso. Solo che il pacco lo vendi a te stesso, e a quel paio di “vite teoriche” che ti hanno seguito all’inizio e ora tacciono mano a mano che le evidenze sulle assurdità che dici si fanno numerose.
Ma io mi chiedo dove vivi quando scrivi: “Primo, una persona che rispetti sé stessa non subisce ricatti”. Ma non ti è chiara la posizione emotiva di una donna con una relazione sentimentale a cui viene chiesta una prestazione con estranei da un compagno che ha voluto per amore >>>
>>> e che un bel momento le chiede di offrire il proprio corpo a uno sconosciuto per “ravvivare” il loro rapporto? Niente? Secondo te, questa donna, di fronte al rischio di perdere quella residua speranza di tenere in vita un sentimento che le ha impegnato molta parte della vita, rifiuta con sdegno da eroina di romanzo una condizione da ob torto collo?
Vedi, qua di tuttologi della teoria che hanno vissuto la loro vita nel paesello, ma che come Salgari si inventano una Mompracem senza mai essere usciti di casa, ne abbiamo visti e ne vediamo ancora, ma tu sei speciale, e non sei Salgari tra l’altro.
CB, non ho testi da consigliarti nel merito, perchè non esistono; é da questa ricerca che si vede che tu stai cercando una via per tenere in piedi una condizione che, a mio parere, in qualche maniera devi “subire” facendo di necessità virtù, ma sei entrato in un vicolo cieco, e malgrado tu sia arrivato al muro, cerchi di scalarlo con quello che ti capita per le mani, senza riuscirvi.
Cercare risposte scientifiche che giustifichino lo scambismo come la soluzione che coniughi sesso e sentimento in una coppia, non ha alcun senso. Quando una coppia è davanti a quella scelta, la storia tra loro è fernuta. O non è mai cominciata.
Golem ,Non mi sembra proprio che CB esponga le sue opinioni
in modo da essere obbligati a seguire le sue convinzioni,che fanno anche capo ad analisi di studio antropologiche scientifiche documentate.
C’e’ un ampia liberta’ di scelta.
poi in coppia o individualmente si puo’ essere,
scambisti :
convinti,una tantum,simpatizzanti,pentiti,bruciati, curiosi,
praticanti,non praticanti,cerebrali,solo col pensiero,solo x parlarne, non d’accordo,bla bla etc. e via dicendo e chi piu’ ne ha ne metta,
ma il cielo e’ sempre piu’….blù uuh uuh
W le coppie fedeli nell amore nei sentimenti nei secoli dei secoli ok
pero come dicevano una coppia di comici popolari di tanti anni fa…………….che barba che noia
Golem sei paradossale, parli di Fromm e parli come se avessi realmente compreso il suo pensiero (a proposito, non immaginavo che avessi letto Fromm, anzi pensavo che non avessi letto proprio un bel nulla). Dici che non esistono testi che avvalorano la tua tesi, come se fosse talmente acclarata da non averne bisogno, ed invece io ti ho indicato anche due teorie che spiegano le ragioni della monogamia, che tu ovviamente, così preso da te stesso, non ti sei neppure dato la briga di verificare. Insomma tu non hai nulla e dici a me che sono un insensato, incapace, perché ho soltanto indicato scienziati, teorie scientifiche comprovate, libri, ricerche, dati che smentiscono l’universalità del mito della monogamia che non è una realtà neppure dove è presente. Parli di cose che neppure conosci come tipicamente fa chi si assurge a posizioni non compatibili, esprimi un sentimento senza neppure sapere cos’è e dici che io non posso conoscerlo perché si concretizza soltanto agli occhi di chi lo prova. Io secondo te, sono alle strette e sono arrivato di fronte ad un muro, capisco che tu non possa mai correre questo rischio, perché girando in tondo, non ti troverai mai in una posizione di stallo, peccato però che pur correndo, >>>