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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Vorrei evidenziare una questione che coinvolge tutti: siamo portati a credere che il mondo che ci circonda è quello che direttamente conosciamo, tutto ciò che si differenzia, ci appare come non appartenere ad esso e che il modo più semplice per risolvere la questione è disconoscere questa diversità. È molto più facile negare, piuttosto che cercarne una ragione.
Non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori per avermi dotato degli strumenti necessari per comprendere che io non posso conoscere tutto il mondo e che le diversità che mi si pongono d’innanzi appartengono a quella parte di esso che ancora non conosco, inducendomi a comprenderle.
alb, tu dici che: “avere un riferimento sicuro e serio nel proprio partner è importante”; sicuramente. Ma perché limitarlo. Amare significa proprio condividere con altri, come dice il Dalai Lama: entrare in intimità col tutto. Certo come sottolinei, l’umanità non è tutta disponibile per questo; ma perché non iniziare ad allargare quella parte che ci circonda. Per quale ragione limitarla ad un solo partner, perché non espanderla a parenti e amici, certo con le dovute diversificazioni, del resto quello ufficiale, non è nelle condizioni di rispondere da solo, a tutte le nostre esigenze.
Golem come ho già detto, non serve che una, dieci, cento persone condividano un credo perché questo diventi vero; anche perché non si conoscono le ragioni che le hanno spinte in quella direzione. La realtà è quella comprovata da indagini profonde; da dati; da verifiche. Mi dispiace, ma Masha esprime una sua realtà dicendo che: “ho girato un pò tutti i privèè d’italia, anche in vacanca a cap d’adge…ho molta esperienza e sinceramente “l’andazzo” è sempre così”; ovviamente gli occhi con cui vede e le sue emozioni, sono sempre le stesse, ed ovviamente anche le conclusioni lo sono. Se a me piace il caldo, vedo bello tutto ciò che rappresenta l’estate e l’inverno diventa brutto, con la neve e tutto il resto; ma se amo sciare, non vedo l’ora che venga il prossimo inverno. Due visioni contrapposte degli stessi fenomeni.
MG come ho già detto, le convinzioni, se non si è disposti a verificarle, sono difficili da superare. Tu hai fatto un passo importante nel non credere ciecamente alla terra tonda, ma ora ti resta da fare il passo successivo, quello di verificare come essa sia realmente, perché se no, sei passata semplicemente da un credo ad un altro.
Ho detto che vivere senza saper spiegare la propria scelta equivale a un credo.
Alb,
mi sono piaciuti i tuoi ultimi tre commenti, aperti, equilibrati, frutto di esperienza diretta e privi di pregiudizio.
una sola puntualizzazione, secondo il mio punto di vista: l’onestà e la chiarezza sul proprio sentire, quando non spinto all’eccesso e al puro e semplice egocentrismo, non è di per sé una perdita di valori di cui rammaricarsi. ora sono esercitabili in libertà grazie alle migliorate condizioni economiche di maschi e femmine, rispetto a mezzo secolo fa, e alla parità d’espressione e di gestione della propria sessualità conquistate negli anni ’60 dal genere femminile.
CB,
i commenti 878 e 879 sarebbero da porre in prima istanza a ogni coppia che si appresta a un’unione stabile.
anche secondo me l’uomo che ha “portato a casa” la sua conquista dimentica che la donna va riconquistata ogni giorno, coltivando costante armonia d’insieme da trasporre, poi, con slancio e reciproco piacere, nella conferma dei preliminari al rapporto sessuale.
così come la donna, che di solito si dimostra sessualmente invitante e coinvolgente durante il corteggiamento, non dovrebbe trasformarsi poi, soprattutto dopo la maternità, in un essere femminile raggelante e refrattario alla sessualità.
molte coppie si perdono non tenendo abbastanza conto delle diverse dinamiche che conducono al sesso piacevolmente interscambiato e condiviso, che rappresenta il legame primario dell’unione fra i generi.
CB, giusta osservazione la tua, e infatti io non ho affermato che la Terra sia piatta con carattere di matematica certezza, ho detto solo che gli elementi fattuali che ho al momento a disposizione per una ricerca analitica sull’ argomento, mi suggeriscono che la tesi della Terra piatta è quella più plausibile. Ma certezze assolute in questo caso ovviamente non potremo averle fino a che qualcuno non farà e trasmetterà riprese VERE E REALI ( non come le elaborazioni gradfiche della NASA ) del nostro pianeta dall’ orbita spaziale.
io non vivo di “credi”, nè tantomeno di illusioni. Non mi costruisco delle “verità” su misura per farmi tornare i miei conti. Perchè questo non serve a nessuno e in primis non serve a me stessa.
Tutto ciò che avvaloro lo avvaloro perchè l’ ho sperimentato e verificato con i fatti, comprese le questioni di ordine spirituale che ho affrontato anche in questo forum. Ciao.
Gli esseri viventi, più complessa è la loro struttura, e di più energia necessitano per la procreazione e il mantenimento di un ambiente idoneo allo sviluppo. L’essere umano presenta quindi caratteristiche tali per rispondere a queste esigenze, come la creazione di un solo individuo per volta, e di un legame più saldo tra i partner per il sostegno prenatale e natale del nascituro. Oggi la tecnologia e la società, permettono al genere umano di liberare la gran parte di queste energie dal gravoso impegno richiesto, consentendo di rendere le prospettive verso il sesso e l’amore diverse da quelle originarie. Oggi il sesso è più ludico e l’amore più sociale di quello dei nostri progenitori.
CB, aridaje. È chiaro che oggi la maggior libertà consente di sbizzarsi come si vuole, ma tu non consideri che chi si ama veramente non se ne frega niente di certi svaghi, perchè li ha tutti di fronte. Se tu avessi la fortuna di provare quella sensazione che ho appena descritto, non dovresti sforzarti di capire, cosa che peraltro non vuoi.
Sull’altro thread sullo scambismo in questi giorni si sono presentati altri tre ex scambisti, tutti intristiti dall’esperienza che tu pubblicizzi, e c’è anche Seb, un uomo che ha capito che quella soluzione era una fuga dalla realtà e non la formula magica dell’amore. Lo ha capito quando si è innamorato di un’altra donna che non scambierebbe per nessun motivo al mondo. Ed era scambista. Ma lo era per noia, disamore verso la moglie e in fondo solitudine. Solitudine che porta spesso a gettarsi nella “folla” o nel gruppo per soffocarla.
Ieri sentivo un frase di Pasolini che diceva che ci si interessa dei conformismi degli altri perchè non si ha il coraggio di guardare il proprio. Ce n’è di gente così quanto non immagini neppure. Nel reale e nel virtuale.
Allora, sei andato a leggerti gli interventi di Seb, Violet, Anna e Alb? Vacci va, e leggi bene cosa dicono.
Riciavo.
Vabbè, adesso passiamo dai Sumeri alla biologia applicata. Annichilente.
Arriveremo al sesso dei Sumeri applicati, vedrà Professore. I primi burocrati assenteisti del passato (di pomodoro)
Mi riferisco solo alla parte maschile del parallelismo sangiuseppettiano, per carità, ma il delirium se non è tremens siamo lì lì (marlene).
(Amo delirare a mia volta, ma scientemente però)
E l’homo afarensis scambista? Sapete che fra gli australopitechi non esisteva il dilemma del tradimento, dato che si ammucchiavano in grotte apposite? Ci sono i dipinti rupestri a testimoniarlo. La monogamia nell’antichità non fregava nessuno!