Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 428 429 430 431 432 … 482 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 428 429 430 431 432 … 482 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
CB, mettersi nella prospettiva dell’ altro non significa dargli necessariamente ragione.
Il discorso che fai sulla psicologia non ha molto fondamento, in quanto la tattica mentale cui tu accenni è valida fin tanto che una certa situazione rimane provvisoria, cioè con carattere di “straordinarietà” dovuta a contingenze particolari. Ma poi l’ equilibrio autentico e duraturo ovviamente si ottiene solo prendendo coscienza di certe dinamiche e rivedendo certe scelte e certi stili di vita.
MG certo che mettersi nella prospettiva dell’altro non significa dargli necessariamente ragione, significa semplicemente comprendere meglio la propria e quella dell’altro, mettendosi nella posizione più giusta, anche a rischio di rivedere le proprie ragioni. Quello che io so è che la realtà che percepiamo non è mai universale, è solo una piccola parte del tutto ed ogni volta che mi viene proposta una nuova prospettiva, mi si offre la possibilità di vederne un’ulteriore parte; ampliarne cioè la mia conoscenza, e crescere. Come dici nella chiusa del tuo intervento: “l’equilibrio autentico e duraturo ovviamente si ottiene solo prendendo coscienza di certe dinamiche e rivedendo certe scelte e certi stili di vita”.
Io ho vissuto nella dinamica monogamica per la gran parte della mia vita, ma poi mi è stata offerta la possibilità di vedere una nuova prospettiva che io sto valutando con attenzione, scorgendo molte falle delle mie convinzioni precedenti, che sto appunto modificando. Credo che l’amore ed il sesso, per loro natura, sono polivalenti; non è possibile racchiudere l’amore in un ambito ristretto come l’esclusività, come non lo si può fare con il sesso. Il primo ha bisogno di essere esteso al mondo intero, >>>
>>> non posso amare soltanto un figlio o solo mia madre o solo la mia donna, devo poter amare ogni cosa che mi circonda, secondo le modalità che questo richiede. L’errore più grave e comune che si commette, è considerare l’amore come qualcosa di limitato, come se provando questo sentimento per una persona, debba toglierne necessariamente ad un’altra. Il sesso poi ha bisogno di stimoli sempre nuovi, e non mi è possibile trovarli in un mondo cristallizzato ed immobile come quello dell’esclusività monogama.
Ho analizzato con attenzione il link che mi avevi proposto, trovando interessante un’altra lettera:
https://www.guidapsicologi.it/domande/sono-un-uomo-poligamo-e-chiedo-aiuto
ovviamente la questione proposta qui, nasce da problematiche legate alla totale ignoranza su alcune dinamiche psicologiche dell’autore e delle donne coinvolte; ma anche gl’interventi degli psicologi, presentano una carenza dovuta alle loro posizioni culturalmente fissate. Purtroppo il metamore è qualcosa che non è compreso nella nostra cultura, e questo non permette di analizzarlo adeguatamente, anche se c’è una preparazione specialistica di base in chi analizza i fenomeni associati.
Caro CB, ma tu proprio non concepisci che “mediamente” l’amore per il partner sessual sentimentale contenga componenti di SANO possesso che non coincidono con quelli per la mamma, la figlia o l’Inter? (che bisogna proprio amare per accettarla ultimamente).
Vedi, il problema di questo estenuante dibattito è quello che tu stai professando lo scambismo come soluzione sincera all’immanente bisogno dei monogami di schiopparsi la donna o l’uomo altrui. Ergo la monogamia non è “naturale”.
Ma questo lo sapevamo guagliò, lo sappiamo che a tutti piacerebbe più o meno folleggiare a destra e a manca. Ma come di recente si è scoperto, noi non abbiamo solo il cervello rettiliano, ma ben altri due strati, che ci hanno reso senzienti, cioè di “elaborare” delle convinzioni su valori che provengono da una lunghissima produzione culturale, nella quale si colloca anche l’amour. In mezzo a tutte le sfumature col quale il verbo amare trova coniugazione vi è quella che vede i due SCEGLIERE di essere fedeli. Ma non come imposizione (sotto)culturale, quanto come risultato di una COMPLETA maturazione sentimentale, laddove le emozioni fisiche dipendono da quelle spirituali e vicevesa.
Quando raggiungi quelle condizioni non SERVE altro, capisc? Cià
Golem già tempo addietro ho chiarito che l’amore che c’è tra due partner è una cosa che non dipende assolutamente dall’essere o meno scambista. Sei tu che continui ad insistere che se c’è scambismo non può esserci amore, perché questo sentimento contiene l’esclusività del possesso. Insisti sul fatto che l’amore si suddivide in tante forme diverse confondendo amore, passione, gelosia…. Io ritengo che l’amore è una sensazione che si prova verso ciò che è al di fuori di noi, può avere intensità e modalità di espressione diverse, ma è sempre lo stesso tipo si sentimento, che nasce nella stessa area celebrale e che si esprime con gli stessi tipi di reazioni corporee. Amare mia madre o la mia donna, è la medesima cosa, ciò che ci fa apparire diversa la nostra reazione, sono elementi esterni ad esso. Se tu confondi l’amore per tua figlia con la passione per l’inter, è una tua incapacità interpretativa delle sensazioni che ti assalgono e non certo una diversità dell’amore.
Un monogamo scambista può provare lo stesso amore di un monogamo esclusivista, con le stesse modalità espressive, anche se le sensibilità personali, essendo soggettive, possono farcele apparire come diverse. >>>
>>> Se ti interessa avere qualche idea più chiara sull’argomento, prova a leggere questi articoli che non parlano nello specifico dello scambismo, ma più in generale del poliamore, anche se in maniera non del tutto esaustiva e semmai anche alquanto approssimativa, ma comunque indicativa sul significato di un rapporto amoroso:
http://www.poliamore.org/una-visione-piu-ampia-sul-poliamore/;
https://www.alfemminile.com/coppia/poliamore-cosa-e-come-funziona-s2297621.html;
https://d.repubblica.it/life/2018/01/31/news/cosa_e_poliamore_significato_triangolo-3804302/;
https://lamenteemeravigliosa.it/che-cose-il-poliamore/.
Prova anche a vedere questa intervista:
http://www.video.mediaset.it/video/lucignolo/clip/435096/il-poliamore-trasparenza-o-scelta-comoda-.html.
MG questi link confutano anche la tua idea che le persone non monogame siano tristi.
CB, onestamente penso che provare un “amore” limitato significhi proprio non voler vivere le proprie sensazioni erotiche unicamente con il proprio partner. Ma forse sarà strana io, per carità..
Ammetto che non sono un’ esperta di metamore, poliamore e quant’ altro. L’ unico AMORE che conosco e che vivo come autentico è quello monogamico, cioè quello che mi porta a VOLER copulare con un’ unica e sola persona. Tutto il resto? Buon vecchio SESSO, come ci dice saggiamente il nostro san giuseppe, seppur con toni un pò rudi.
Quegli psicologi intervenuti nell’ articolo secondo me volevano sopratutto tirare acqua al proprio mulino e richiamare nuovi clienti. Ma ciò non toglie che quello della promiscuità sessuale si è rivelato uno stile di vita non soddisfacente e poco gratificante, sia a livello erotico che sentimentale. Questo, perlomeno, per chi cerca la qualità e non la quantità.
“Amare mia madre o la mia donna, è la medesima cosa, ciò che ci fa apparire diversa la nostra reazione, sono elementi esterni ad esso…”
Direi che non ci siamo proprio. Come ho detto mille volte il termine amore è talmente inflazionato che lo si usa come contenitore per qualsiasi “moto”, sentimentale e non.
No, il sentimento per mia madre non è lo stesso che ho per la mia donna. Neanche lontanamente. Pur “amando” entrambe
Lo sarà per te, ma tu ti stai costruendo una teoria cervellotica intorno all’amore che giustifichi certi tuoi desideri “periferici” rispetto al semntimento.
Tu semplicemente ami scambiare, ami vedere la tua donna accopiarsi con altri, e ti eccita la cosa, ma vuoi dare allo scambismo una dignità che non ha. E non vuole.
Hai letto le ultime epistole di San Giuseppe?
Ciavo.
CB,
“la realtà che percepiamo non è mai universale, è solo una piccola parte del tutto ed ogni volta che mi viene proposta una nuova prospettiva, mi si offre la possibilità di vederne un’ulteriore parte; ampliarne cioè la mia conoscenza, e crescere.” – questo è da sempre anche il mio punto di vista. un piacere mentale nell’interpretazione di temperamenti e situazioni diversi dalle mie esperienze. secondo me, evitare la rottura dei propri schemi può essere indice di debolezza nelle proprie convinzioni.
se la monogamia fosse una soluzione così valida per il rapporto di coppia, non ci sarebbero tanti “tradimenti” (anche da parte di chi afferma di amare il/la partner), tanti femminicidi (molti dei quali basati sul possesso della donna più che non viceversa), né tanti divorzi o separazioni (che ormai, condizioni economiche permettendo, sono quasi la norma). è innegabile che il “sistema” in atto stia mostrando la corda.
non so se lo scambismo potrà sfociare in una nuova impostazione di relazioni amorose ampiamente condivisa. né se il poliamore potrà essere accettato a breve termine, vista la cristallizzazione di millenni sul possesso e sull’unicità, ma di sicuro qualcosa cambierà, non certo in senso aggregante.
Ehh si, sono d’ accordo! Non uscire mai dai propri schemi è davvero un enorme handicap. E’ proprio vero..
Comunque dai, da domani proporremo a tutte le coppie monogame con qualche problema di fare scambismo a gogò. Sono certa che saranno entusiaste di questa soluzione. Ma sopratutto, sono certa che così facendo nessuno dei due potrebbe mai più tradire l’ altro di nascosto!
CB, ma infatti io non ho detto che le persone non monogame siano tristi. Ho detto che vivono un rapporto triste. E’ ben diverso. Sono persone che hanno semplicemente sbagliato partner, tutto qui. Ciao.