Salta i links e vai al contenuto

Scambio di coppia, il gran ritorno

di Seb
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Condividi su facebook: Scambio di coppia, il gran ritorno

La lettera ha ricevuto finora 4.815 commenti

Pagine: 1 41 42 43 44 45 482

  1. 421
    maggio_cp -

    Nel post 417 con garbo e sensatezza CLARICE ci racconta tante cose interessanti ma non mi convince a fondo su questa – non unica ok – matrice gelosia&possesso dello scambio.

    Io credo che la VOGLIA di scambiare (sempre in senso lato), come altre entità psichiche, chi non la sente non riesce a spiegarsela o a spiegarla. Gli appare in modo incolore e sbiadito, mentre a chi è roso dal tarlo (oppure: a chi vi investe la sua libido) appare in modo più vero del vero. Ovviamente noi-rosi-dal-tarlo perderemo interesse in qualche altra cosa, non so in cosa però.

    E’ difficile dire da cosa nasca tale VOGLIA, è un mondo eterogeneo dove il prevalere di istanze diverse produce le espressioni più diverse.

    Vorrei provare a collezionare alcune di queste istanze, senza preoccumarmi di quali siano Jung-compatibili e quali no sperando nella indulgenza del lettore.

    1) nel maschio, spinta evoluzionistica alla diffusione del gene (cioè si vuole sco.... tanto) e relativa introiezione nella femmina

    2) istanze orgiastico-dionisiche di immortalità

    3) un pizzico di maschilismo e/o di piacere nella degradazione della donna (es. gang bang)

    4) rivivere il triangolo primario (mamma papà e io)

    5) bisessualità debole (per esempio i mariti delle hot wives, ma
    quanto li invidio :-))

    6) bisessualità forte (quelle simpatiche signore bi come mia moglie)

    7) i numeri precedenti si mischiano tra loro

  2. 422
    aldebaran -

    Caro Seb
    Io non sarei così negativo e nichilista..ultimamente siamo conoscendo persone appartenenti “a questo mondo” che ci hanno insegnato che esistono anche modi più “gioiosi” e “giocosi” di vivere quest’esperienza…. Certo nulla a che vedere con concetti più elevati di amicizia o addirittura di amore, ma sicuramente molto diversi da quello che definiamo il puro scambio di corpi..tutt’altro.
    In fondo anche il sesso è un modo per comunicare.

  3. 423
    Mari -

    giustiziere della notte abbiamo due cose in comune …..
    piu’ in la’ te le menzionero’

    Clarice bacetto….mi sto ricaricando …..

  4. 424
    clarice -

    Maggio, ho apprezzato molto la tua spiegazione me-oriented. E ho capito le cose che intendi, credo. Tankiù.

  5. 425
    clarice -

    Comunque, Maggio. Ritaglio due minuti per lasciare qui una nota che non mè sfuggita, ma nonavevotempo prima.
    “Gli appare in modo incolore e sbiadito, mentre a chi è roso dal tarlo (oppure: a chi vi investe la sua libido) appare in modo più vero del vero. Ovviamente noi-rosi-dal-tarlo perderemo interesse in qualche altra cosa, non so in cosa però”.
    No, ‘spetta. Secondo me, chi non è roso, non è che gli appare in un modo debole; è che NON gli appare un tubo.
    Poi, non credo che si possa sapere o predire di quale porzione è mutilata la nostra visione del mondo. Se una cosa non la vedo, come faccio a dire che ne difetto? Presumerlo è pura demagogia.
    ciao

  6. 426
    maggio_cp -

    Vorrei dire agli ottimi AWOMANAMAN del post 418 che in mezzo a molte altre cose interessanti (ma tanto a oriente non vi seguo, eh) hanno scritto:

    * I territori esotici dell’eros sono sempre esistiti e sono SEMPRE stati banditi (lo stesso vale per ogni rito di transe, dionisiaco). *,

    che per quello che ho capito io – e posso anche avere capito male –
    non è vero, semplicemente non sono sempre stati banditi, ma erano comportamenti diffusi e normali nel mondo greco-romano. Non nel mondo romano arcaico però. Sono stati banditi nel mondo cristiano, più precisamente nei mondi giudaico-cristiano e islamico. Per avere una immagine colorita, forse un poco estrema potete andare a rivedere il Satiricon di Fellini (mettete voi le y). In particolare, nel mondo tardo romano tali comportamenti avevano raggiunto una diffusione così invasiva da mettere in pericolo la coesione della famiglia *media*. Perdonatemi se mi faccio sempre tentare dai massimi sistemi, ma questa è uno dei (due) fattori che ha preparato un così potente avvento della cristianità. Oggi le carte sono cambiate e i genitori che si divertono sono meglio di una polizza vita per i figli, secondo me.

  7. 427
    gnosì69 -

    Bene comincio a riconoscere toni garbati ma soprattutto costruttivi…

    CLARICE non trovo affatto fuori luogo la tua dissertazione sul possesso e la gelosia…sono concetti verso i quali nutro ed ho sempre nutrito una forte ideosincrasia, eppure sono componenti del rapporto di coppia tu stessa dici nel post 417 dici il “MIO compagno”. Mio è un’aggettivo possessivo che spesso usiamo quando presentiamo qualcuno esempio: “il mio amico, mia moglie, la mia fidanzata, mia madre, ecc ecc.” c.... ste persone hanno tutte un nome eppure ci preme collocarle precisamente nel nostro ambito vitale e comunicarlo al nuovo interlocutore come la pisciata del cane che delimita il suo territorio.
    Non so quanto questo c’entri con lo scambismo ma credo ne sia una sua componente fondamentale, una ulteriore “devianza” tanto per inflazionare ancora più questo termine.
    Poi ben vengano le elucubrazioni di tutti Mi sono piaciute molto le utlime di ALDEBARAN, di MAGGIO, le tue e quelle di SEB, mitiche quelle di AWOMANAMAN….(elucubrazioni non ha alcuna valenza dispreggiativa… anzi) fin quando metti quialcosa di tuo in compartecipazione va bene tutto.

    MARI sono curioso di sapere cosa abbiamo in comune, una delle due cose la sò già: la vanità. eheheheheheh.

  8. 428
    orfeo -

    Forse questa e una bacheca di ultracinquantenni impegnati tra lavoro e famiglia (nulla in contrario) che perdendo il potere seduttivo immdiato (la bellezza fisica) trova lo scambio un modo + facile per erotizzare e continuare a sentirsi giovani. Un testamento senile. Provo con un interpretazione superficiale e poi vado in profondita’, se si puo’. Ho conosciuto molte coppie ultracinquantenni forti della loro stabilita’ in quanto si e’ gia’ condiviso la vita da giovani, ed affrontato le asperita’ delle forze centrifughe, che…scambi o no, sono forti: amici, colleghi, vicini di casa e conoscenze di vacanze e congressi e viaggi di lavoro. Di donne che hanno gia’ 3 figli, molto larghe di …vedute. Insomma ci siamo capiti. Si diventa + esigenti in termini di dimensioni del pene. Meno male che avevo detto di diventare + profondo…hehehe. Nn me ne vogliate, vi adoro, il mondo ha bisogno di gente come voi. Mi piace stuzzicare alcuni aspetti che nn vengono anche evidenziati. Trovo comunque il dialogo molto stimolante: il Satyricon, Pompei ed i baccanali. Perche’ nn citare anche gli scimpanze’ bonobo, che usano il sesso promiscuo per pacificarsi e non sono possessivi. Per questo siamo ancora lontani, forse il bonobo umanoide o l’umano bonoboide, sara’ la risposta del futuro. Comunque il discorso non mi annoia e vi trovo belli.

  9. 429
    clarice -

    “ciao ti/le/vi presento MIA moglie”…?!? No dai.
    La questione del mio, suo, nostro, è tirata per i capelli. Il possessivo è normalmente utilizzato per identificare. Il mio panettiere (e te pareva!) non è mio ovviamente ma sta vicino a dove abito ed è il panettiere deputato a sorbirsi la mia faccia da schiaffi quasi ogni giorno ( e quella è mia per davvero, garantisco).
    Il mio compagno potrei chiamarlo, qui dentro, compagno , ma poi qualcuno mi bacchetterebbe le dita per via che tiro in ballo la politica (è già capitato), potrei chiamarlo per nome ma allora dovremmo chimarci tutti per nome, potrei chiamarlo lui/egli/l’uomo/il dirimpettaio di copula/colui a cui mi accompagno ma mi mangerei un sacco di caratteri più utili a dire altro che a definire le proprietà.
    Non mi è mai capitato e non mi capita mai di presentarlo, collocarlo, appellarlo “MIO” , nel quotidiano. Fammi pensare…”ciao, ti presento il mio compagno..””ciao, ti presento il mio compagno Giovanni”…?!?! (..e allora perchè non passare direttamente al compagno Ilic?!?)…”lo vedi? quello è il mio compagno…” …naaaaa…mai fatto.

    I genitori che si divertono fanno bene a sè stessi e ai figli in tanti modi diversi, anche quando si divertono da soli, o in mezzo alla gente o semplicemente nelle cose che fanno. Ci sono io che mi diverto della vita e perciò mi diverto nel sesso, con te, con me, all’ufficio, alliperstanda, per terra e per mare.
    Il divertimento parte prima di una sessualità che gira nella coppia. Il divertimento parte da me divertita.
    Mari, ciao:-)

  10. 430
    aldebaran -

    x orfeo
    non credere che sia tutto così. Per esempio io e mia moglie siamo ancora distanti dai 40 anni e abbiamo incontrato anche ragazzi più giovani.
    Non abbiamo nulla da erotizzare di più di quello che già avevamo prima anche se concordo con te sulla necessità della stabilità.
    Però se ti fa piacere pensare ad ultracinquantenni decadenti nel fisico e nella mente, ormai stanchi della vita coniugale…fai pure, se ti fa sentire meglio….. se ti semplifica lo schema di ragionamento ok….ma è solo la tua mappa…non il territorio
    ciao

Pagine: 1 41 42 43 44 45 482

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili