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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Spunti di riflessione:
1) come dimostrato da testimonianze, basta un minimo di stima e di rispetto per ricavare in coppia dell’ottimo sesso, slegato da prospettive di vita in comune o di prosecuzione del rapporto.
2) può esistere, comprovato da esperienze reali, un sentimento amoroso, + o – intenso/profondo anche se privo o deprivato di vicinanza e di contatto sensuale.
3) il desiderio di assoluta fedeltà resta spontaneamente forte durante la fase dell’innamoramento, che può permanere per decenni ma di solito evapora in media dopo 5-7 anni (tempo standard per portare fuori dall’infanzia un figlio).
4) il bisogno di possesso, essenzialmente maschile, di corpi e di anime femminili, poteva aver senso prima della pillola anticoncezionale: ora non è che residuo barbaro, che crea, fra l’altro, enormi danni.
5) la convivenza, già ampiamente diffusa, non è che un contratto non ufficializzato, che si oppone al “per sempre” imposto dalla Chiesa, restituendo i partner alla libertà di cambiare e a una maggior onestà d’intenti. ogni forma di condivisione si basa su accordi, che variano di volta in volta, a seconda di chi li sottoscrive.
6) assurdo, per me, immaginare di poter conoscere il tipo di emozioni e l’entità dei sentimenti altrui.
A tutti coloro che sentono naturale la famiglia nucleare, legata da affetti amorosi con valenza erotico-sessuale unica verso il proprio partner chiedo: quale elemento oggettivo si ha per giungere ad una simile conclusione?
Nel corso di questo dibattito, si sono toccati diversi campi del sapere, dove si è potuto costatare che quest’idea si è andata via via sviluppando in relazione a contingenze specifiche dell’organizzazione sociale, ma che non ha alcuna attinenza con le specificità naturali della nostra specie. In verità l’idea ha iniziato ad assumere la fisionomia di “monogamia tradizionalmente intesa”, verso la seconda metà del ‘700, con l’inizio dell’era industriale, che ha visto il costante sgretolamento della famiglia allargata tipica del periodo agricolo-artigianale-commerciale. Oggi però, stiamo assistendo ad un’ulteriore riduzione del nucleo sociale, che si fonda sulla singolarità dell’individuo. In questo nuovo assetto, dove le necessità pubbliche e quelle individuali diventano meno dipendenti le una dalle altre, diventa forte la necessità di trovare nuove prospettive in grado di rispondere efficacemente ad entrambe queste esigenze.
Il legame affettivo-emotivo, è una questione prettamente individuale, >>>
>>> quindi non più sociale, pertanto i valori considerati imprescindibili fino alla prima metà del ‘900 decadono. Questo sconvolgimento culturale derivante da una presa di coscienza crescente sui diritti dei singoli, ha visto il suo apice rivoluzionario nel ’68, che ha accomunato diverse iniziative e movimenti: la carta dei Diritti Umani; il femminismo; il naturismo; il movimento LGBT; Greepeace; WWF; il Poliamore; il DBSM. Un pullulare di questioni latenti, esplose con la comparsa dell’individualismo; dove le attività del singolo si dissociano da quelle che erano i principi sociali preesistenti.
Golem, più proseguiamo nel dibattito e più mi avvedo che le tue argomentazioni sono prettamente emotive, ed è sempre più evidente la tua incapacità a valutare la valenza dell’intellettualizzazione dell’argomento che trattiamo. Da ciò ne detraggo che i tuoi convincimenti siano del tutto inconsapevoli. Se non sai darti da solo le risposte alle domande che mi poni, che a me sembrano veramente banali, prova a rispondere a qualcuna delle innumerevoli domande che ti ho posto, ed io ti garantisco che riprenderò a darti delle risposte, che tra l’altro ti ho già ampiamente dato.
realista l’intervento di rossana.
Propongo alla pubblica piazza, questa domanda ironica ,un poco shakesperiana. Scambisti si diventa o si nasce?
Fossero solo questi i problemi di questo mondo del c…o sarei il primo a farci la firma.
Purtroppo ce ne sono molti di piu’ e molto pesanti.
Per me e’ anche il cercare di rompere il senso di solitudine,o di monotonia che ci accompagna nel tempo,e a volte lo sentiamo come un avvoltoio con gli artigli sulle spalle.
La vita di coppia si deve sempre, ravvivare con obiettivi,interessi e via dicendo.L’impegno difficoltoso e’ questo.
E’ una contraddizione,ma Nella trasgressione per chi vuole provarla,(e x prima cosa non e’ e non sara’ mai un obbligo) ci vuole anche buon senso.
I momenti di stagnazione,di blocco, di crisi e delusione sono in agguato,dietro l angolo, anche nei momenti che sembrano senza problemi. Come dire mai abbassare la guardia.
Alb, evidentemente certi partner non “divertono”, e forse non hanno una gran comunicazione con l’altro, pensano che la vita di coppia si possa ravvivare con lo “scambio” del proprio compagno o compagna con altri. Ma non è grottesco, anche nell’ipotesi dipinta del nostro CB?
Un rapporto si esaurisce perchè non lo si riempie regolarmente, come si fa con il serbatoio dell’auto. E se non si fa questo è chiaro che non ve ne frega niente che il “mezzo” cammini o si fermi.
Comunque scambisti si diventa. E dirò di più, quella pratica che sembra così all’avanguardia nella gestione dei rapporti sessuali, in realtà denuncia un remoto problema non risolto verso il sesso. E forse della propria identità.
Poi sono d’accordo, i sei punti realistici sono straordinariamente veri oltre che originali come scoperta.
CB, “detrai” quello che ti pare.
Tu hai una visione della realtà sociale, per come si è formata, evoluta e “normata”, e di come “dovrebbe” evolversi, che definirei oniro-stereotipica. Ed è incredibile come giungi a conclusioni gratuite con una convinzione quasi paranoica. Sei chiaramente uno che vive di teorie, si capisce. E capisco per questo anche il perchè di certi tuoi tifosi.
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Il WWF e lo scambismo c’entrano tra loro, come nuovo fenomeno emergente di certe sensibilità, quanto un attore come Marlon Brando c’entra BomboloCB, lo scambismo, anche quello nobile a cui pensi tu, non sarà mai la forma di relazione del futuro, e neanche del gerundio. Rassegnati, in sei punti.
Ciacciacciavo semper.
alb, sono d’ accordo con te. Esistono problemi ben più gravi che non il doversi trovare spiegazioni consolatorie perchè non si è riusciti pienamente a realizzare il proprio progetto amoroso.
Scusate, stavo cercando di rispondere agli ultimi post, ma trovo che dare seguito a MG, rossana, Alb e Golem, servirebbero almeno una decina di pagine dattiloscritte che non ho disponibili. Osservo invece che qui tutti se ne fottono allegramente di dare risposte, limitandosi ad una sorta di autofelicitazione che proprio non capisco, eppure basterebbe rileggere quanto scrivono per rendersi conto che non c’è proprio nulla da rallegrarsi.
MG lo schema che adotti è lo stesso usato da Golem: presumi una cosa, e su quella ci costruisci una teoria, e se rispondi, lo fai solo su cose che ti fanno gioco e comunque adottando lo stesso schema. Vedi se uno fa una scelta ponderata, sa anche spiegarne i motivi, mentre se adopera frasi come: “non credo proprio” o “Penso” o “escluderei”; beh, allora è evidente che si tratta di un assoggettamento. Dici che qui non ci sono donne che confermano le mie tesi, ma poi quando elenco quelle che invece di scrivere qui, si espongono con dei best seller sull’argomento, non ne tieni conto; oppure se qualcuna mostra di voler comprendere, al massimo esprimi con disgusto che non è da considerare in quanto mia fan. Questo a te non sembra un gioco sporco?
rossana, scusa ma visto che nessuno ha preso in considerazione la possibilità di riflettere sui sei punti che hai posto; ti dico che io l’ho fatto, ma dovrò postarlo su quattro post, e mi riservo di farlo appena possibile.
Alb, come ampiamente dimostrato; scambisti si nasce, monogami si diventa e precisamente dalla seconda metà del ‘700 fino alla seconda metà del ‘900, poi compare la convivenza, il divorzio e via via tutte le altre forme di trasgressione a quel: “matrimonio per sempre”; che è un’assurdità innaturale. La vita è piena di problemi proprio perché le persone si negano il piacere di sapere le cose. Io però nutro speranza, perché l’umanità consapevolizza sempre più, lasciando meno spazio al potere dell’inedia.
Golem il mio elenco raccoglie fenomeni nati nella metà del ‘900 come ribellione a quella cultura vittoriana che incitava ad un’accettazione passiva nei confronti della negazione di rispetto e diritti verso la natura, donne, diversi in genere, matrimonio e via dicendo. Come vedi non è poi così difficile capire che si tratta di tasselli diversi appartenenti allo stesso puzzle.
Vorrei sottolineare che rossana ha posto sei punti di riflessioni, e tu rispondi che sei d’accordo, ma di cosa; che sono sei punti?
Alb,
grazie per l’apprezzamento di realismo.
i miei spunti di riflessione non sono rivolti a chi già ha raggiunto ben definite visioni amorose ma ripetuti, di tanto in tanto, per nuovi utenti oppure per chi ancora sta esplorando il complesso e variegatissimo universo della sessualità e dei sentimenti.
in questi contesti, per me, non esistono né verità né menzogna, né successo né fallimento, ma pura e semplice temporanea evoluzione soggettiva, possibilmente unita ad almeno un minimo di consapevolezza, di sé e dei propri obiettivi.
non ho il minimo senso d’invidia per chi ha certezze assolute o aspira a precisi ideali personalizzati. preferisco di gran lunga l’ondeggiare di costanti cambiamenti e incertezze, in tutti i sensi.
niente resta per sempre immutato, nemmeno i sassi!