Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 411 412 413 414 415 … 482 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 411 412 413 414 415 … 482 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
CB, tu non cerchi di capire cosa sottende lo scambismo, tu VUOI capirlo in un certo modo, e ti confezioni una teoria seguendo una specie di nobile intuizione che non ha una base plausibile. Non è apertura mentale ma il contrario. La testimonianza di Allegramatta, che è stata scambista per anni, dovrebbe bastare per confermarti che quello che penso sull’argomento non è esagerato. Le letture dei fatti, che consolano una tua interlocutrice, saranno anche giuste genericamente, ma non contemplano lo scambismo come evoluzione culturale, semmai sottoculturale, come epifenomeno. È una forma di ufficializzazione di una “tendenza” soggettiva, non universale. Non puoi convincermi che solo perché tu vedi nello scambismo un momento di evoluzione della coppia questo lo sia. Tuttavia, come hai potuto leggere, un obiettivo lo hai raggiunto, come compensatore di frustrazioni. Non è poco di questi tempi.
Szdravo, dobra vece.
Mia convinzione,nella maggioranza delle coppie,subentra con il tempo una sorta di serena rassegnazione,vuoi x ragioni economiche,vuoi per quieto vivere, per abitudine, per anzianita’, e cosi via per tenere viva l’intesa sessuale ….ci si deve ——-lavorare…. anche con fantasia o fantasie varie. Se no spesso rimane il grigio,che non sono le sfumature…..
Quando si dice che il matrimonio e’ la tomba dell amore.C’e’ da dire che la separazione ha un costo in money non indifferente e’ anche un lusso. Per vivere ci vuole un appartamento acqua luce gas mangiare , e altro.
La monogamia rimane un modello legale civile
della societa’ e anche di buon senso, di un bisogno primordiale di possesso, di compagnia,dell’ altro o dell altra, per il rispetto di entrambi i partner. La massa critica irregimentata e gregge, ci sono anch io, va avanti cosi’.
Alcune persone, categorie sociali in genere medio alte, di entrambi i sessi posso no permettersi di avere piu’ partner e anche farci piu’ figli.Certo se tutti potessero fare cio’ che detta l istinto sarebbe un caos infinito, allora la societa’ si deve dare delleregole e leggi anche nell ambito della vita intima e personale Anche se puo’ sembrare un…
imposizione, di un potere forte invisibile, un dio o la societa’ odierna intesa come una nuvola sopra la ns. testa.
alb trovo il tuo intervento interessante, vorrei soltanto puntualizzare che la trasgressione è un fattore che ci accompagna non tanto perché è nella nostra natura, ma in quanto insito nel progresso; non può esserci evoluzione se non vi è un cambiamento nelle condizioni preesistenti.
Riguardo poi al considerare l’altro come soggetto e non come oggetto, ci risulta difficile se non impossibile, perché assoggettati non soltanto dall’istinto, ma anche dai miti. Per quanto riguarda l’istinto, diciamo che oggi c’è un fattore che ne smorza la valenza, infatti la procreazione, che ne è fondamento, ha lasciato al piacere molto della sua incisività. Restano i miti, che la nostra cultura continua ad alimentare, liberarcene aiuterebbe molto a superare questa impasse.
rossana, ti ringrazio per la puntualizzazione, vorrei solo aggiungere che spesso tendiamo a colpevolizzare gli altri dei fallimenti avuti, o motivandoli con ragioni contingenti, difficilmente consideriamo i nostri personali errori. Personalmente ritengo che riflettere sui significati delle cose, come stiamo cercando di fare qui, può permetterci di evitare qualche sofferenza derivante da questi fallimenti o per averne creato immunità emotiva, o per averne eliminato le cause.
Allegramatta comprendo il tuo risentimento per quanto ti è accaduto, ma sarebbe accaduto comunque, scambismo o meno. Il fallimento era insito nella modalità con cui, tu e il tuo compagno, avete affrontato la vostra unione. Avete instaurato un rapporto di coppia seguendo il mito dell’amore per sempre, quel sentimento che avrebbe alimentato ogni vostro passo e fatto superare ogni avversità. L’amore può compiere questo miracolo, difatti sappiamo bene che una mamma amerà per sempre il suo bambino. Nella coppia però c’è di mezzo anche il sesso, ed esso si sa, è alimentato dalle droghe che il nostro cervello produce dietro richiesta dei sensi, che sono sempre attivi. La domanda da farsi è quindi se i miti possono arginare questo meccanismo e la risposta è sotto gli occhi di tutti: non è mai successo e mai succederà. L’unico modo possibile è quello di spegnere la centralina, ma oltre alla difficoltà del compito e la sofferenza che ne deriverebbe, ci sono ancora loro, i miti, che impongono il machismo. Quindi non c’è speranza (?) NO, secondo me una possibilità c’è; rendersi consapevoli che l’amore ed il sesso vivono realtà parallele ma indipendenti, e che i miti devono essere addomesticati secondo il proprio sentire e condividerli.
CB,
per evitare malintesi: le frustrazioni a cui alludevo non sono quelle che hai immaginato.
non considero niente di quanto possa essermi successo in coppia di poco positivo un ERRORE o un FALLIMENTO. tutto era parte del mio iter di crescita, a responsabilità condivise.
ho scelto senza essere sottoposta a costrizioni esterne, seguendo, quindi, i miei bisogni di vario genere, essenzialmente interiori. quelli che mi permettevano sul momento il miglior equilibrio di benessere d’insieme. nel tempo, con sempre maggior livello di consapevolezza. ho rimpianti minimi e nessun rimorso in merito alle mie relazioni amorose.
concordo sul peso del MITO, e sul DIVENIRE di netta separazione fra sensi e sentimenti. poichè non si muore più in media fra i 45 e i 55 anni, ha ragione Alb, dopo 15/20 anni di vita di coppia, ci si SFORZA di ravvivare i rapporti intimi (spesso con scarsi risultati), ci si adatta oppure si comincia a guardarsi intorno. SE e COME farlo o NON farlo dipende dai temperamenti e dai valori in cui si crede, che non sono omologati, così come non lo sono e non lo saranno mai i sentimenti.
è l’incidenza dell’esperienza del tempo a cui alludevo tempo fa, anche se pure questa non ha per tutti gli stessi effetti.
Insomma, come dire che nella vita di sicuro c’è solo la muerte (e…Equitalia).
Discutere quindi sulle cose dell’ammore, anche su quelle che tutti accomuna, come l’istinto sessuale e le sue manifestazioni sia pure ovviamente soggettive, è del tutto inutile.
Tutti a berci un bianchino al bar allora.
io invece penso che riconoscere con onestà e senso della realtà i propri limiti e i propri fallimenti, senza avere la pretesa di essere ( o di essere stati ) perfetti/e, equivale a un segno tangibile di maturità e di presa di coscienza, che portano poi il soggetto a un’ evoluzione autentica. Ma certo per far questo occorre un’ umiltà VERA CONCRETA E COSTRUTTIVA, e non quella di facciata che serve solo ad ammiccarsi gli altri. Penso che tutto ciò possa e debba essere applicato anche al tema dibatutto, proprio perchè si possa guardare alle proprie esperienze con occhio critico, quindi serenamente aperti ad un serio confronto.
Secondo me la testimonianza di Allegramatta non è quella di una donna insoddisfatta “a prescindere” del proprio rapporto, ma quella di una donna che ha descritto in termini realistici e trasparenti l’ esperienza dello scambismo inteso come “coadiuvante” della coppia. Anche secondo me la dimensione della promiscuità trasgressiva può “funzionare” solo tra persone che, di comune accordo, stabiliscono a priori che il loro rapporto debba essere basato sul disimpegno ( come ad esempio tra due amanti clandestini che intendono rimanere tali ) ma è pressocchè deleteria o comunque inapplicabile nelle unioni ufficiali e consolidate, o se c’è un sentimento di coinvolgimento almeno da parte di uno dei due.
Ho trovato molto interessanti anche gli interventi di alb.
Grazie del vs. interessamento.
per ridere quando sento Equitalia mi prende l ansia. Aggiungo altri spunti,in questo ambito come in altri l’ipocrisia spesso la fa da.. padrona. In un costanzo show del passato,che aveva come tema l’infedelta’,a supporto c’era un ospite cantante,sul palco, lo stesso conduttore sentendo la platea che parlava in sottofondo,provoco’ e sfido’, il pubblico in sala,chi voleva poteva, intervenire dal vivo, segui’ un silenzio assoluto,da questa situazione imbarazzante, il commento conseguente.. ci si puo’ immaginare.
E’ cosi’.
Passo e chiudo……x ora