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Scambio di coppia, il gran ritorno

di Seb
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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4.815 commenti

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  1. 4101
    Golem -

    Guarda la trasmissione si chiamava “Amore a quattro zampe”, della serie “The body of sex” trasmesso su “Cielo”. Potrebbero rifarla, informati.

    CB, perché avrei dovuto vedere quello che “voglio vedere” scusa. Forse non hai capito che a me non frega niente di chi scambia, guarda, si fa frustare e quant’altro per trarne piacere, lo facciano tranquillamente se non mi infastidiscono direttamente.
    Io giudico un comportamento attraverso la mia di sensibilità, dove mi rendo conto che non servono stimoli “altri” per sentirmi appagato.
    Se pensi che sia io che debba fare tanta strada da quel punto di vista fai pure. Io la mia donna non la scambio con nisciuno. “Pecchè a ‘cca nisciun è fisso”. Tempus fugit.
    Cercati CB, perchè temo tu non ti sia ancora “trovato”.

  2. 4102
    CB -

    Ritengo che molto spesso ci avvinghiamo alle nostre convinzioni per la paura di perderci, rinunciando così alla possibilità di valutare la realtà che ci circonda, in una maniera diversa da quella che ci è data conoscere. Ogni scoperta, invenzione, innovazione, cambiamento che l’uomo ha fatto dalle sue origini ad oggi, è frutto di una visione alternativa della realtà. Oggi ad esempio sento spesso descrivere il nostro mondo, con una sorta di tristezza nel cuore, come se stesse muovendosi verso una deriva apocalittica. Soffermiamoci per un momento a riflettere su come doveva apparire agli occhi dei giovani di un millennio fa: una guerra devastante; un valore della vita infimo in tutti i sensi; nessun futuro degno di essere vissuto. Credete veramente che le cose vadano proprio nella direzione che immaginate? Io credo che oggi l’uomo sia più sociale di quel tempo, la solidarietà è molto più allargata, non è più un valore limitato a pochi intimi, oggi si prende in considerazione il risvolto ecologico delle azioni che facciamo, cosa del tutto sconosciuta prima. Io penso che la molla propulsiva verso il futuro sia la liberazione dell’individuo e la sua capacità a interagire meglio con gli altri; >>>

  3. 4103
    CB -

    >>> proprio ciò che muove queste visioni “trasgressive” del concetto di coppia; che a ben vedere è poi un’idea alquanto nuova nel panorama dell’antropologia umana. Comprendo l’impressione che hanno sollevato alcune mie affermazioni, ma si tratta proprio di una conseguenza del trasgredire quel sentire comune che abbiamo acquisito e che sottende il nostro vivere quotidiano. Accostare elementi che nella nostra visione riduzionistica ci appaiono assolutamente indipendenti e assolutamente scollegati, ci crea una certa apprensione ed un senso di rifiuto, ma mi chiedo quale ragione c’è a non considerarli. Non credo perciò si tratti di un perdersi o di un non ritrovarsi, bensì di un vedere con i propri occhi e non con quelli di qualcun altro.

  4. 4104
    Golem -

    È molto bella la tua visione ecumenica dell’amore e della solidarietà tra gli esseri umani, ma anche ingenua nella sua semplicistica lettura. Purtroppo l’animo umano è troppo ambiguo per essere catalogato in categorie riconoscibili e prevedibili. Persino qui ho potuto constatarne quelle caratteristiche ambivalenti, figuriamoci in ambiti più “reali”. In ogni caso ancora una volta non vedo nessun collegamento plausibile tra quell’ecumenismo pacifista e lo scambismo.
    I rapporti sessuali hanno tali e tante stratificazioni culturali che si sono mescolate a quelle istintuali, che prevederne lo sviluppo nella direzioni che auspichi è più ingenuo che prevedere la pace nel mondo.
    Lo scambismo è e resterà una trasgressione. Se non lo fosse non avrebbe nessuna attrattiva.

  5. 4105
    Yog -

    Ma io ogni tanto vado a quelle fiere tipo mostra-scambio, in genere di vinili e di compagne, ma non lo trovo così trasgressivo.

  6. 4106
    maria grazia -

    CB credo che il tuo limite sia quello di non capire che noi che dissentiamo dalle tue posizioni non ti stiamo giudicando a livello morale, nè tantomeno stiamo condannando moralmente la scelta di coloro che ti seguono. Quello mio, di Golem e di altre utenti che sono intervenute, è un discorso di carattere razionale, ovvero: se tanto mi da tanto, in una coppia dove non ci siano mancanze di sorta la scelta della monogamia dovrebbe venire in automatico, e non perchè si intende obbedire a dettami di ordine religioso, moralistico o convenzionalistico. Quindi, la monogamia può essere una scelta profondamente vissuta e sentita esattamente come lo scambismo o altre forme di trasgressione. Così come le persone che, all’ opposto, volontariamente decidono di fare i voti di castità, non è assolutamente scontato che lo facciano per rispondere a dogmi e imposizioni, come sicuramente tu invece supporresti. A me sembra sinceramente che qui l’ unico ad essere davvero “schiavo” di un autoconvincimento sei tu ( oltre naturalmente a chi ti sostiene pur non avendo esperienza diretta dello scambismo ), e non chi si oppone alle tue considerazioni. Da parte mia, ritengo che nella vita la cosa più importante siano sempre..

  7. 4107
    maria grazia -

    ..siano sempre l’ equilibrio e la consapevolezza, quindi la presenza a se stessi. E il mantenimento di questo equilibrio comporta la rinuncia a estremismi di qualsiasi tipo, cioè sia a un rigore e una chiusura eccessivi, ma anche a una sessualità “strabordante” e disordinata che non tiene conto degli aspetti evolutivi e “spirituali” nell’ ambito dei propri rapporti interpersonali. Cioè a quegli stili di vita che ci portano a considerare gli altri come “oggetti” per il nostro mero e puro piacere fisico, ignorando completamente gli aspetti umani e sentimentali delle nostre interazioni con gli altri. Secondo me, pratiche come lo scambismo, il ricorso all’ adulterio e/o alla prostituzione ( sia per chi la pratica che per chi se ne serve ), o l’ optare semplicemente per una vita da single nella quale il sesso ricopre un ruolo di puro sfogo istintivo, espone a questo rischio, con ripercussioni negative non di poco conto sia nella propria sfera emotiva che in quella relazionale.

  8. 4108
    CB -

    Golem, come ho già detto, il ’68 è stato un momento di cambiamento epocale, da esso sono derivate una quantità enorme di nuove concezioni nel modo di vivere: nel ’61 a Morges, in Svizzera, nacque il WWF che fu fucina di molte di quelle idee che esplosero nel ’68; nel ‘71 a Vancouver prese vita Greenpeace; sempre nel ’71 a Parigi nasce Medici senza frontiere. Oggi le associazioni non governative che vanno dall’associazionismo al volontariato, dal femminismo ai gay pride, sono numerosissime nel mondo, cosa assolutamente inesistente prima del ’68. Anche se qualche individuo cerca di nascondersi dietro qualcuna di queste associazioni per fini d’interesse, è evidente la loro reale esistenza; il mondo prende cioè sempre più consapevolezza di quella visione che neghi. Non vuoi proprio renderti conto che è l’umanità nel suo complesso a muoversi verso l’integrazione, la globalizzazione; non è una mia idea bislacca. Lo scambismo era assolutamente inconcepibile nella società romantica che ci ha preceduto, proprio perché l’amore ed il sesso erano ritenute due valenze esclusive e private. Oggi che il trasgredire organicamente quelle visioni isolazioniste e riduzioniste si sta sempre più radicando nella nostra concezione di società, >>>

  9. 4109
    CB -

    >>> il nudismo, il naturismo, il poliamore, lo scambismo nella sua veste attuale, diventano tutte condizioni concepibili e condivisibili; non vedere questo evolversi delle cose, denuncia solo una radicalizzazione egocentrica dell’individuo che gl’impedisce di scorgere la valenza olistica della realtà. Ti fermi ad osservare la distinzione esistente tra un cerchio e un triangolo, e ti sfugge la considerazione che sono entrambe figure geometriche. Dire che non si vede alcun collegamento plausibile tra quell’ecumenismo pacifista e scambismo; è comprensibile se non si fa lo sforzo di considerare l’essenza motivazionale che li unisce, come la liberazione da quelle visioni cancrenizzate nella nostra cultura.
    maria grazia, dire: “è un discorso di carattere razionale, … la scelta della monogamia dovrebbe venire in automatico”; credo che se così fosse, non soltanto quella scelta dovrebbe essere comparsa alle origini dell’uomo stesso, ma anche protrarsi nel tempo; non c’è però traccia di un tale accadimento. In verità pensare di effettuare una scelta consapevole, seguendo un concetto comune, che combacia con la comparsa di questa cultura, sta proprio a dimostrare che non si tratta di una scelta di generale consapevolezza.

  10. 4110
    CB -

    MG, nei tuoi post precedenti hai scritto: “… la scelta della monogamia dovrebbe venire in automatico, e non perchè si intende obbedire a dettami di ordine religioso, moralistico o convenzionalistico”. In verità, è proprio il fatto che tu l’intenda come scelta “AUTOMATICA” che mi crea qualche perplessità. Quando scelgo di mangiare perché spinto dalla fame, è automatico perché l’istinto mi guida; quando invece scelgo di mangiare degli spaghetti, è perché nella mia cultura italiana, mangiare significa rispondere alla fame con la pasta. Riguardo invece alla scelta di castità, la si fa per ragioni dettate da specificità particolari, mentre fare sesso è un richiamo naturale; farlo poi distesi sul letto o in piedi è una scelta personale. Se vengo indotto a credere che sia valido farlo soltanto seguendo un certo rituale, quello è un sopruso da superare. Come vedi ci sono delle diversità che decretano la valenza di ciò che faccio, si tratta di farlo da persone libere o meno. Altro punto toccato è il concetto di estremo; domanda: è estremo per una donna stare su una spiaggia coperta soltanto con due stringatissimi pezzetti di stoffa? Chiunque mi direbbe che no! Non lo è; ma se potessi tornare indietro di cent’anni, >>>

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