Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 403 404 405 406 407 … 482 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 403 404 405 406 407 … 482 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
>>> mentre per la donna è improbabile assumere una posizione di leadership. Ancora oggi è in atto la discussione sulla posizione di Laura Boldrini in rapporto alla declinazione di genere. Comprendo quanto sia difficile vincere la resistenza creatasi in millenni di stereotipata cultura maschilista, di certe visioni, ma credo che sia giunto il momento di considerare con attenzione questi miti ormai obsoleti. Comprendo quanto sia difficile immaginare una donna prendere iniziative di carattere scambista, eppure posso assicurare, per un’adeguata esperienza diretta, che sono per lo più, vinte le resistenze iniziali derivanti dai tabù, proprio le donne a farla da padrone in questo ambito. Eppure, se ci si pensa, nei fatti è la donna a scegliere l’uomo e non viceversa come si è tentati a credere. Anche nel mondo animale, il maschio si propone e tenta di sedurre la femmina con il suo savoir faire, ma è questa che effettua poi la scelta. Come ben sappiamo dalla storia; dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna.
Mi auguro che CB abbia ragione almeno su un punto: le donne oggi dovrebbero avere sufficiente consapevolezza di sé per selezionare solo le esperienze che desiderano. Per il resto, immagino possano esistere anche donne che provano piacere in questa pratica, così come in molte altre poco frequenti. Non siamo tutte uguali per fortuna! Io preferisco di gran lunga i miei scenari atlantici e avventurosi, perlomeno ho massima libertà di scelta…
io sono stata complessivamente in quattro Privè differenti, ma non cambia dall’ averne visti 50 o 100. in quei posti le dinamiche sono sempre le stesse. Visto uno visti tutti. Possono cambiare i contorni, le atmosfere, gli arredi, ma non la modalità con cui si svolgono le situazioni. I privè sono MONOTONI, esattamente come i bordelli, le discoteche, ecc..
La questione dello scambismo non sta nel modus con cui i protagonisti maschili e femminili vivono questa esperienza in termini prettamente pratici, ma nell’ essenza stessa della cosa. Il condizionamento è intrinseco, di base. E’ una contingenza nella quale l’ espressione pura e spontanea dell’ individuo si adatta e si annichilisce per obbedire a una “forzatura”: la trasgressione studiata a tavolino. Ecco perchè dissento da CB e dalle sue posizioni.
Suzanne, non posso impedire a qualcuno di dedurre che io sia una donna incapace di fare scelte consapevoli. Così come non posso impedire a qualcun altro di pensare/affermare/insinuare che io sia immatura. Del resto, quando ricevo un giudizio, ho imparato da tempo a valutare anche e sopratutto la qualità della fonte da cui esso proviene. Non parlo di te. Parlo in generale. Premesso ciò, una persona può fare una determinata esperienza anche solo per curiosità, semplicemente perchè non l’ aveva mai fatta prima. Non centra la mancanza di capacità di discernimento. Poi certo sta al nostro spirito critico e al nostro sentire, comprendere successivamente se quella esperienza ci completa realmente o se è da non ripetere. io sono disposta a qualsiasi confronto e a considerare seriamente qualsiasi punto di vista, compresi quelli in netto contrasto con i miei, a patto però che mi vengano forniti argomenti logici e concreti al riguardo. E obiettivamente, qui non ne vedo. Noto invece, come afferma anche Golem, un perdurare..
..un perdurare della demonizzazione del semplice desiderio sessuale ( specie quello della donna ) e un voler chiarire “a tutti i costi” le proprie esperienze e le proprie scelte, che alcuni cercano di presentare come più “nobili” ed edificanti rispetto a quelle di altri, o rispetto a quello che effettivamente sono state. Sono appunto quei “condizionamenti” inconsci e istintivi cui accenna Golem.
CB, io credo che la condizione di libertà e di emancipazione, per una donna, sia sopratutto uno stato mentale, interiore. E non tanto la conquista di ruoli esterni e rappresentativi. Secondo me il fatto stesso che non tutte le donne siano d’ accordo con qualcosa o con qualcuno ( ad esempio a proposito dello scambismo ) dovrebbe farti capire che siamo più “libere” di quel che pensi.
Maria, che collegamento c’è scusa tra la tua risposta e quello che ho scritto io? Se mi auguro che una donna sia in grado di fare le proprie scelte in totale autonomia, presuppongo anche la possibilità di sperimentazioni “altre”, come quella scambista, con qualsiasi motivazione che escluda il compiacimento del partner. È lecito soddisfare le proprie curiosità così come le PROPRIE fantasie. Dove sta il riferimento a te? Concordo sull’emancipazione come stato mentale, e nutro a tal proposito qualche dubbio sulla raggiunta libertà sessuale della donna. Spesso ci si sente in dovere di assecondare l’uomo, facendo l’amore quando non si ha voglia, accettando tradimenti che mai concederemmo a noi stesse o prestandoci a fantasie che non combaciano con le nostre. Come ben sai, non amo assecondare il prossimo, quindi trovo più grave questa forma di schiavitù rispetto a disuguaglianze sociali di genere. La prima è una sottomissione più subdola, di cui noi siamo ampiamente colpevoli, e per questo difficile da scalfire. Non mi trovi d’accordo sulle solite dietrologie alle affermazioni di chi scrive, in questo caso di CB. Non mi pare si stia giustificando di alcunché, sta semplicemente argomentando sulla tematica di questo spazio.
Su cosa dovrebbe scrivere, ricette di cucina? Per te lo scambismo è una forzatura e per lui una liberazione, dove sta la Verità? Chi lo sa, trallallà
Suzy, ti ho dato quella risposta perchè mi era sembrato che nel tuo precedente commento tu volessi contestare il modo con cui mi sono posta di fronte all’ esperienza dello scambismo. Ma se mi sono sbagliata e da parte tua non vi era alcun riferimento al riguardo, mi scuso. Anche se francamente non è questa la mia impressione. Ma non fa niente.
io non parlerei di schiavitù sessuale della donna, ma piuttosto di “coercizione”. Alcune donne sono indotte a fare determinate cose perchè temono di perdere l’ interesse dell’ uomo a cui si accompagnano. Si tratta di un atteggiamento dettato da una propria insicurezza e fragilità personale, e non da una reale capacità di sottomettere la donna da parte dell’ uomo in questione. Nessuno in realtà ha il potere di assoggettare nessun altro, se questo altro non si lascia assoggettare. Ma appunto tutto si rimanda alla liberà volontà dell’ individuo. La volontà di alcune donne è debole e plasmabile perchè sono emotivamente dipendenti dagli altri, perchè soffrono di dipendenza affettiva e perchè non sono capaci di stare bene anche da sole..
..Pensiamo a quelle che accettano per lungo tempo il ruolo di amante, anche se quella situazione le fa soffrire, le mantiene in uno stato di prostrazione e vana aspettativa. E, ritornando al tema, alcune donne accettano lo scambismo a mio avviso più per non scontentare i loro partners piuttosto che per profonda e vera convinzione personale. Anche qui però si tratta di fare appello alla propria volontà e alle proprie vere istanze. Mentre le discriminazioni sul piano sociale e professionale sono più complesse da combattere, in quanto non dipendono solo dalle nostre scelte e dal nostro atteggiamento. Ciò non toglie però che anche in questo caso possiamo difenderci dalle inevitabili conseguenze di questa situazione perlomeno sul piano psicologico, rimanendo persone equilibrate e ferme anche davanti alle prove e agli eventi più difficili da affrontare.
CB ( e chiunque altro ) ha il pieno diritto di usare il forum per parlare di ciò che vuole. Mi sembra altrettanto ovvio che io e altri abbiamo a nostra volta il pieno diritto di esprimere la nostra opinione nel merito, dato che CB ci espone le sue ragioni pubblicamente. Quindi dove sta il problema? Nel fatto che ciò che asserisco può non piacere? I drammi dell’ esistenza sono altri su!
La vera differenza che esiste tra l’essere umano e tutte le altre specie viventi, è la trasgressione. Il significato del termine è: oltrepassare i limiti, superare il pensiero abituale, la conoscenza del momento; l’uomo difatti non si accontenta di soggiacere alla natura come fa qualsiasi altro vivente, ma cerca costantemente di superarla, per l’uomo la trasgressione è congenita, fisiologica, naturale. Questa sua caratteristica gli ha consentito lo sviluppo che lo contraddistingue, ma si contrappone ad esso il credo, che tende ad imbrigliare questo suo bisogno, costringendolo ad andare contro la sua natura.
Suzanne, nella chiusa del tuo ultimo intervento ti poni una domanda: “Per te lo scambismo è una forzatura e per lui una liberazione, dove sta la Verità?”. A ben pensarci, la valenza di scambismo è la trasgressione che ne deriva, quindi è, sia una forzatura di una regola, sia una liberazione da essa. La domanda giusta da porsi è quindi se è più giusto seguire un credo che tende a mantenerci fermi nel nostro sviluppo, o evolverci seguendo la nostra natura trasgressiva, in definitiva essere animali o umani?
In proposito io non ho dubbi!