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Scambio di coppia, il gran ritorno

di Seb
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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4.815 commenti

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  1. 4011
    CB -

    Golem, che dire, io ti ho già spiegato tanto, ora posso solo aiutarti indicandoti dei link utili, oltre al precedente, qui trovi una biografia di René Girard: https://it.wikipedia.org/wiki/Ren%C3%A9_Girard
    mentre qui il libro indicato: https://www.ibs.it/origine-della-cultura-fine-della-libro-generic-contributors/e/9788870788273
    Qui la biografia di Otto Kernberg: https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_Kernberg
    E qui il libro indicato: http://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/kernberg-otto-f/relazioni-damore-9788870783728-407.html
    qui trovi il libro “Considerazioni sul tema delle relazioni poliamorose: https://reader.paperc.com/books/considerazioni-sul-tema-delle-relazioni-poliamorose/726418/cover
    Qui altre pagine:
    Link

    Ce ne sarebbero molti altri, basta cercare.
    Annuz, mai stato in privé di Roma.
    maria grazia, in verità ciò che descrivi necessiterebbe di molto più spazio, che non ho, quindi mi riservo di trattarlo in seguito.

  2. 4012
    Golem -

    Grazie.

  3. 4013
    CB -

    maria grazia, eccomi a rispondere al tuo post 557 come promesso. Ovviamente parliamo sempre in modo personale, anche se cerchiamo qualche elemento che avvalori le nostre visioni. Personalmente credo che la valenza del tradire contiene un elemento per me gravissimo ed insopportabile che è proprio insito nel venir meno ad un patto, annullando la propria essenza di persona, nel tradire io perdo me stesso, indipendentemente se vengo scoperto o meno. Ciò detto, credo che si debba considerare il fatto che una persona che tradisce, lo fa perché in qualche modo è sicuro di farla franca, quindi il timore come dici di essere scoperto ha una valenza minima, ridotta al fatto che c’è sempre la remota possibilità di essere scoperto. Se ad esempio sto con il mio partner abituale al mare, e ci prende la fregola di farlo in acqua, ovviamente proverei la stessa condizione adrenalinica che descrivi in quanto, se venissi scoperto, mi troverei, a dir poco, in una condizione di estremo disagio. Ovviamente anche lo scambista può tradire, ma credo che si tratti del caso di chi non ha colto la vera essenza della pratica, che è proprio quella di liberarsi da quel tipo di oppressione, di quella paura di essere scoperti, >>>

  4. 4014
    CB -

    >>> anzi il bello sta proprio nel fatto che si possa fare sesso, cioè una cosa così intima, tranquillamente senza il timore di essere messo alla gogna. Non credo che lo scambismo scongiuri il pericolo del tradimento perché gli si oppone, come uno scudo, ma piuttosto perché ne smonta l’essenza.
    Acqua, vorrei sottolineare che gli scambisti vivono una vita assolutamente normale, con tutti quei sapori di unicità che tu dici, quel dialogo intimo non scompare affatto. Lo scambista è come una persona che pur apprezzando la cucina di tutti i giorni, non disdegna di andare qualche volta a provare una cucina esotica. Io lo vedo come un arricchimento, non come una perdita. Riguardo poi al naturismo e al nudismo, è proprio come dici, solo che non devo vivere con la paura di sguardi indiscreti, questo sì che è innaturale; farlo liberamente senza paure perché sono nella natura condividendola, questo invece è naturale.

  5. 4015
    maria grazia -

    Ciao CB, nessun problema. Qui di fretta non ne abbiamo.

  6. 4016
    rossana -

    CB,
    concordo con i post 561 e 562 (non avrei saputo esprimermi in merito altrettanto bene), pur riconoscendo che in un’amante TALVOLTA si possono trovare qualità, non sempre solo superficiali, alternative o integrative a quelle del partner che si sta ingannando, per i più svariati motivi, non necessariamente soltanto quelli di provare forti emozioni, derivanti dal timore di essere scoperti.

    anche per me lo scambismo, se effettuato in pieno accordo e con almeno un elevato grado di consapevolezza condiviso, è arricchimento, e non perdita, in quanto prevede la non comune capacità di scindere il sesso dal sentimento e di dare a ognuna delle due componenti di un relazione la valenza che gli compete.

    L’alternativa è la frequente insoddisfazione sessuale di uno dei partner, che, NON volendo imporre all’altro, che ama e rispetta, i suoi ritmi ottimali, finisce con il cercare altrove, in segreto, la possibilità di sfogo che meglio si adatta alle sue esigenze.

  7. 4017
    Acqua -

    Grazie CB. Leggo meglio l’approfondimento che mi hai mandato prima di rispondere, tuttavia tra scambismo ( inteso sul piano sessuale) e poliamore (concetto, credo, più ampio) intravedo già delle sostanziali differenze concettuali.

  8. 4018
    maria grazia -

    Acqua, commento azzeccatissimo. che poi, diciamolo… la vera libertà e trasgressione è l’ avere un legame esclusivo e simbiotico con un’ unica e sola persona, anche sul piano sessuale. perchè in quel caso significa che abbiamo POTUTO SCEGLIERE il massimo e il meglio per noi, e che al tempo stesso siamo il massimo e il meglio per l’ altra persona, la quale quindi non sente la necessità di rivolgersi “altrove”. Privilegio riservato a pochi eletti, indubbiamente. E’ come poter mangiare il filetto pregiato. I più, devono sfamarsi con pane e mortadella. Nulla di male. Basta essere di BOCCA buona. Non ti faccio gli auguri, presumo questa non sia la tua festa 🙂

  9. 4019
    CB -

    Ritengo che le convinzioni abbiano una grande valenza positiva e che quindi bisogna averne, anzi bisogna anche alimentarle e curarle come ogni cosa viva. Ciò che però è necessario tenere sempre presente, è che c’è anche qualche aspetto negativo e che bisogna quindi evitare di perpetrare la loro esistenza oltre ogni limite, come in una sorta di accanimento terapeutico. Quando cioè si inizia a disconoscere altre visioni solo perché contrarie alla nostra, anche quando mostrano chiaramente valenze concrete e performanti, si cade nel patologico.
    Ho iniziato a valutare il poliamore e riscontro in esso dei valori che ritengo estremamente interessanti, ma ciò che ancora mi spaventa è la complessità dei valori emotivi che si generano in esso. Mentre nello swinging si rimane ancora emotivamente in un rapporto a due che in qualche modo è abbastanza simile a quello monogamo, quindi sperimentato e conosciuto, anche se in molti casi si è ancora incapaci di gestirlo con sufficiente padronanza; in esso però vi è la possibilità di ampliare il dialogo proprio per la necessità di chiarire con più incisività quei limiti che invece nel monogamo vengono dati per scontati, anche se così non è. Nel poliamore credo invece, >>>

  10. 4020
    CB -

    >>> che la complessità delle valenze emotive che si vengono a creare, siano più difficilmente gestibili. Ad esempio, si pensi alla difficoltà che si prova a gestire due o più figli rispetto ad uno soltanto, probabilmente questo somiglia in un certo qual modo a ciò che si prova a gestire i diversi partner poliamorosi; se con uno è difficile, figuriamoci averne più di uno. Nello scambismo invece, il rapporto resta comunque uno ad uno, ma con la possibilità di risolvere più facilmente i contrasti, per l’insita comunicabilità e condivisione che esso richiede. In più, il rapporto scambista ha una maggiore discrezionalità esteriore ed è quindi più facilmente gestibile rispetto a quello poliamoroso che risulta più difficoltoso nascondere agli occhi degli estranei, soprattutto dei familiari che potrebbero non comprenderlo e perciò condannarlo.
    rossana, nel caso che citi, forse è poliamore.
    maria grazia, ritenere che nel rapporto monogamo ci sia la possibilità di una maggiore comunicabilità tra i partner, sono propenso a crederlo sbagliato. Penso che ad esempio, in una coppia monogama, dire al proprio partner che una certa persone ci stimola certe voglie sessuali, sia più difficile che palesarlo in una coppia scambista.

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